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L’Amministrazione del Comune di Parma prosegue nel percorso per potenziare la sostenibilità e l’innovazione nel settore agricolo con la presentazione dell’Agenda 2025/2027 del Tavolo per l’Agricoltura. Il piano, sviluppato in sinergia con associazioni di categoria, aziende, Università ed esperti tecnici, mira a supportare il comparto agricolo attraverso politiche integrate che valorizzino le eccellenze locali, incentivino la transizione ecologica e aumentino la competitività delle imprese. L’Agenda 2025/2027 del Tavolo per l’Agricoltura delinea una serie di interventi che promuovono pratiche agricole avanzate e una maggiore integrazione con le politiche energetiche. Tra i principali punti strategici spiccano l’introduzione dell’agricoltura 4.0, con l’impiego di tecnologie per ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi; il sostegno alle fonti rinnovabili, con particolare attenzione all’agrivoltaico, biogas e biometano; le iniziative per il risparmio idrico e il recupero della fertilità del suolo; gli incentivi per la biodiversità vegetale e animale, con il recupero delle razze autoctone; la promozione di canali alimentari alternativi e di mercato a chilometro zero, per favorire un rapporto diretto tra produttori e consumatori, e il rafforzamento della collaborazione tra istituzioni, aziende agricole, centri di ricerca e formazione. “Parma vuole essere un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo per la transizione ecologica nel settore agricolo, assolutamente imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi di Parma Climate Neutral e di vitale importante per l’economia di tutta la città” commenta Gianluca Borghi, Assessore alla Sostenibilità Ambientale, Energetica e alla Mobilità. “L’agricoltura sostenibile non è solo una scelta ambientale, ma un fattore di crescita economica per le imprese del territorio. Il Comune di Parma si impegna a coordinare le istanze del settore agricolo nel quadro delle politiche urbane e regionali, promuovendo un dialogo continuo con le istituzioni e le realtà produttive locali. L’Agenda presenta oggi rappresenta un passo decisivo in questa direzione, con una visione integrata che unisce sostenibilità, innovazione e valorizzazione delle eccellenze locali”. Uno degli strumenti chiave per la realizzazione di questi obiettivi è il Distretto Parma Bio Valley, una rete virtuosa che coinvolge agricoltori, trasformatori, associazioni, istituzioni e operatori del settore agroalimentare. Il distretto si pone l’obiettivo di incrementare la superficie biologica, migliorare la sostenibilità ambientale e facilitare l’accesso ai prodotti di qualità per la cittadinanza. Tra le azioni previste per il potenziamento: miglioramento della commercializzazione delle produzioni agricole biologiche; sviluppo di buone pratiche agro-ecologiche per contrastare i cambiamenti climatici; potenziamento della logistica dei prodotti freschi attraverso il Centro Agroalimentare e Logistico di Parma (CAL) e la ReteBio; sensibilizzazione dei cittadini al consumo di prodotti biologici e agro-ecologici tramite visite aziendali e laboratori didattici; creazione di un marchio collettivo per i prodotti del Distretto.
I punti individuati nell’agenda sono 23, di seguito la lista completa:
- Coordinamento delle istanze del settore agricolo in relazione alle previsioni del nuovo PUG;
- Nuove adesioni di organizzazioni agricole al Contratto Climatico di Città di Parma 2030;
- Promozione dell’agrivoltaico avanzato;
- Promozione della realizzazione di impianti di Biogas e Biometano per le aziende zootecniche che si mettono in rete tra loro nella gestione comune dei reflui;
- Coordinamento delle azioni derivanti da sistemi di monitoraggio per accertare e controllare il risparmio idrico, la continuità dell’attività agricola, il recupero della fertilità del suolo, il microclima creato dalla presenza dell’impianto fotovoltaico, la resilienza ai cambiamenti climatici;
- Supporto alla strutturazione di servizi innovativi di assistenza tecnica e formazione riguardo a pratiche agricole biologiche e agroecologiche, salvaguardando le risorse naturali e la biodiversità;
- Incentivare la Biodiverità vegetale ed animale, implementando le siepi e sostenendo gli allevamenti delle antiche razze autoctone (Suino nero di Parma, Pecora Cornigliese, Tacchino di Parma e Piacenza);
- Creazione di un meccanismo logistico che veda al centro CAL e ReteBio volto al miglioramento della commercializzazione e della logistica dei prodotti freschi ottenuti da agricoltura convenzionale e biologica;
- Sostegno alla nascita di canali alimentari alternativi (Alternative Food Network), modelli di marketing innovativo e di B2B di qualità;
- Sensibilizzazione al consumo di prodotti biologici e agroecologici, attraverso visite aziendale, incontri informativi, laboratori, e il coinvolgimento delle scuole;
- Sostegno ad incontri per favorire lo scambio di conoscenze ed esperienze tra i membri del Distretto Parma Bio Valley e le altre realtà agricole;
- Promozione del marchio collettivo che identifica i prodotti del Distretto Parma Bio Valley;
- Valorizzazione della “rete” di associazioni e attori che aderiscono o che intendono aderire al Distretto Parma Bio Valley;
- Sostegno a politiche alimentari integrate tra loro che seguano un approccio inclusivo e cooperativo (coinvolgendo le mense scolastiche, e favorendo la diffusione di nuovi mercati contadini);
- Favorire il rapporto diretto produttore-consumatore, commercializzando i prodotti in canali dedicati, al fine di limitare le pratiche commerciali sleali, e sviluppando mercati contadini a km zero;
- Promozione di politiche alimentari integrate tra loro che seguano un approccio inclusivo e cooperativo, con la partecipazione delle istituzioni (pubbliche e private) e degli enti territoriali che si rispecchiano in questi principi al fine di contribuire al rafforzamento di una identità territoriale verso i prodotti alimentari;
- Azioni verso Regione Emilia-Romagna ed AIPO per la valutazione di utilizzo ad usi plurimi delle opere di sicurezza in corso di realizzazione sul Torrente Baganza;
- Interlocuzione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna per l’adozione di misure finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale all’interno del PSR;
- Azioni di coordinamento per facilitare l’arrivo di risorse finanziarie già in capo agli Enti sovraordinari che hanno specifica competenza in materia, con l’intento di semplificare ove possibile gli aspetti burocratici;
- Interlocuzione con l’OI del Pomodoro da Industria Nord Italia per facilitare l’introduzione di pratiche agronomiche più sostenibili e migliorare il reddito delle imprese agricole del settore del pomodoro;
- Azioni volte al miglioramento della distribuzione e della pianificazione dei mercati contadini in città, così da renderli maggiormente fruibili ai residenti;
- Rafforzamento della collaborazione e delle sinergie con l’Azienda Stuard;
- Attiva partecipazione alle iniziative realizzate dal Consorzio KM Verde
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