Il Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), l’11 marzo ha presentato alla Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati una serie di osservazioni e proposte di modifica al Decreto Legge 28/02/2025 n. 19 (o Decreto Bollette), attualmente in fase di conversione. L’obiettivo principale è rafforzare la tutela dei consumatori, migliorare la competitività delle imprese, garantire maggiore sicurezza energetica, aumentare la trasparenza del mercato e accelerare la transizione verso le fonti rinnovabili.
Un sistema energetico più equo ed efficiente
“Le nostre proposte mirano a un sistema energetico più equo ed efficiente, capace di garantire stabilità dei prezzi, riduzione della spesa per famiglie e imprese e una minore dipendenza dal gas fossile“, ha dichiarato Dario Di Santo, vicepresidente di FREE. “Confidiamo che Governo e Parlamento accolgano queste misure, fondamentali per rispondere concretamente alle esigenze di cittadini e aziende“.
Tutela dei clienti vulnerabili
Tra le proposte avanzate, il Coordinamento suggerisce di destinare gli acquisti di energia per i clienti domestici, con priorità ai soggetti vulnerabili, esclusivamente alle fonti rinnovabili già operative. Questo avverrebbe attraverso contratti bilaterali volontari gestiti dall’Acquirente Unico (AU), in un quadro che tutela il libero mercato.
Maggiore trasparenza nelle bollette
Sul fronte della trasparenza, FREE sollecita l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) a migliorare la leggibilità delle bollette e la confrontabilità delle offerte, proponendo una pagina standardizzata che illustri chiaramente le componenti del prezzo e il divario con il valore di riferimento basato sul PUN o sui prezzi zonali.
Incremento delle rinnovabili e riduzione della dipendenza dal gas
Per ridurre la dipendenza dal gas e incrementare l’uso delle rinnovabili, FREE punta ad aumentare la quota di energia verde oltre il 60%, sottolineando l’esempio della Spagna, dove un’alta percentuale di rinnovabili ha portato a un calo dei prezzi fino al 40%. Tra le misure suggerite, figurano:
- accelerazione dello sviluppo di impianti rinnovabili;
- potenziamento dei contratti di acquisto bilaterali a lungo termine (PPA) e dei contratti per differenze (Cfd);
- adozione tempestiva del passaggio dai prezzi unici nazionali (PUN) ai prezzi zonali (PZ) per valorizzare la produzione locale e ridurre i costi;
- semplificazione dell’accesso ai contratti PPA per le PMI, con supporti adeguati e contratti standard.
Efficienza energetica e risparmi per famiglie e imprese
Un altro punto centrale riguarda l’efficienza energetica, che dal 2000 al 2022 ha permesso di ridurre i consumi di 25 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, con un risparmio di 40 miliardi di euro sulle bollette di famiglie e imprese. FREE chiede l’attuazione rapida di provvedimenti come i certificati bianchi, il conto termico e il fondo nazionale per l’efficienza energetica, nonché la stabilizzazione delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica fino al 2030, con aliquote bilanciate per la finanza pubblica, stimate tra il 50 e il 55%.
Più partecipazione e controllo del mercato
Per garantire un mercato più competitivo e partecipato, il Coordinamento evidenzia la necessità di:
- ampliare la consultazione degli stakeholder sulle normative per le rinnovabili e l’efficienza energetica;
- ridurre le garanzie richieste agli operatori per il dispacciamento in media tensione (MT);
- incentivare i meccanismi di demand-response, per consentire ai consumatori di modulare i propri consumi in base alla produzione;
- rafforzare il monitoraggio di ARERA, per contrastare eventuali speculazioni sui prezzi dell’energia.
Interventi sulle reti e connessioni elettriche
Infine, FREE chiede interventi urgenti sulle reti elettriche, con norme chiare per sbloccare le connessioni, garantendo una quota riservata agli impianti di autoconsumo e consentendo la coesistenza di impianti differenti sotto un unico punto di connessione, compresi quelli ibridi.
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