“A giugno nuovi bandi” • Nove da Firenze


Continua a piovere sul bagnato in Toscana dove i danni alle aziende agricole causati dall’evento calamitoso dello scorso marzo hanno superato i 2 milioni di euro secondo le segnalazioni raccolte da Artea. La lunga ondata di maltempo che sta attraverso la Toscana ha “spazzato” via la primavera lasciandosi dietro una nuova scia di devastazioni, disagi e preoccupazioni nelle campagne. Danni si registrano nel pistoiese e sulla costa apuo-versiliese con campi appena seminati e vivai di piante sommersi da acqua e fango, numerosi gli smottamenti nei comuni di Stazzema e Seravezza dell’Alta Versilia. Una serie di frane hanno interrotto la viabilità dell’unica via di accesso ai terrazzamenti del Candia dei Colli Apuani Doc nel comune di Massa. Non c’è pace nemmeno per i vigneti apuani il cui eroismo è sempre più minacciato dai cambiamenti climatici. Un incubo già vissuto da queste parti nel 2012.

Nelle zone già martoriate dalle calamità delle scorse settimane le aziende agricole stanno faticando a rialzarsi. Resta drammatica e complicata la situazione nell’Alto Mugello colpito lo scorso marzo dalla seconda alluvione in pochi anni. I due eventi calamitosi hanno ferito profondamente i settori produttivi più importanti per l’economia di questi territori come la castanicoltura, qui si produce il pregiato Marrone del Mugello Igp, i seminativi e le foraggere ma anche il turismo. Emblematico e doloroso è il caso dei castanicoltori. E’ imponderabile il numero di “distacchi” dei versanti che hanno provocato il crollo di centinaia di castagni, molti dei quali secolari, trascinati a valle e sepolti sotto i detriti.

Per restare vicino alle imprese agricole è tornata a Marradi, invitata da Coldiretti Toscana, la vice presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi. Accompagnata dal sindaco di Marradi, Tommaso Triberti e dalla consigliera regionale, Fiammetta Capirossi, dal direttore regionale di Coldiretti, Angelo Corsetti e dal segretario di zona di Coldiretti, Matteo Borselli, la vice presidente ha prima visitato un castagneto distrutto e poi ha incontrato una cinquantina di imprenditori agricoli a cui ha anticipato lo stanziamento con fondi ordinari di bilancio di 500 mila euro come prima risposta per le aziende danneggiate già nelle prossime settimane.

“Dopo gli eventi alluvionali di marzo – ha detto Saccardi – la Regione è intervenuta tempestivamente con risorse proprie straordinarie, 500 mila euro con la possibilità di destinare a ogni singolo richiedente 10 mila euro, per fare fronte anche ai danni subiti dagli imprenditori agricoli. Ma il nostro obiettivo – ha sottolineato – è quello di guardare oltre l’emergenza, che continueremo a fronteggiare, fornendo a chi fa economia in queste aree complesse e fondamentali per tutta la Toscana nuove opportunità. Come i due nuovi bandi nell’ambito del Csr 23/27, che usciranno di qui a pochi mesi: uno per consentire investimenti di messa in sicurezza delle aree produttive e l’altro per investimenti destinati a interventi di prevenzione e di ripristino danni nelle aree forestali. Le risorse a disposizione saranno, nel complesso, pari a circa 29 milioni di euro, con priorità per le zone interne e della Toscana diffusa”.

Il bando per gli investimenti non produttivi potrà contare su 3 milioni euro, con criteri di selezione che, in particolare per le sistemazioni idraulico-agrarie, potranno indicare priorità per soggetti localizzati in aree sia montane che alluvionate.

Per quanto riguarda invece il bando per investimenti di prevenzione e ripristino danni nelle aree forestali la dotazione prevista ammonterà a 25,8 milioni di euro. Tra gli interventi ammissibili e prioritari saranno previsti quelli per realizzare sistemazioni di versanti interessati da frana e smottamenti di scarpate stradali di accesso.

Sono oltre 400 le frane censite dal monitoraggio di Coldiretti Toscana solo nell’Alto Mugello. “Apprezziamo l’impegno e lo sforzo del Governatore Giani e della vice presidente Saccardi nel trovare risorse di bilancio per dare una mano subito. – spiega il direttore regionale, Angelo Corsetti – Nel Mugello, come in tutto il resto della regione dove le aziende agricole sono in ginocchio, bisogna fare di più e fare presto partendo da procedure semplificate ed iter più snelli; le aziende hanno bisogno oggi di avere le sostanze per riparare e ripartire, non tra due-tre anni.

Venendo meno il reddito agricolo, compromesso dalle calamità, potrebbero non averlo questo tempo a disposizione. E questo rischio è ancora più grande e grave nelle aree dove l’agricoltura è la prima fonte di reddito, occupazione e socialità come Marradi: qui il rapporto aziende ed abitanti è 1-30. Un ulteriore sostegno può arrivare dalle indennità compensative, premialità che nelle zone svantaggiate e montane, possono giocare un ruolo chiave nello stimolare le aziende agricole a prendersi in carico gli interventi per la regimazione delle acque per alleggerire il carico delle acque piovane sul terreno insieme alla manutenzioni dei boschi e castagneti altrimenti destinati all’abbandono”.



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