Cultura 4.0, Giuli: «Intelligenza artificiale alleata nella tutela del patrimonio e nella lotta al traffico illecito»


Alessandro Giuli, Ministro della Cultura

L’intelligenza artificiale come strumento chiave per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. È questa la visione espressa dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervenuto oggi al Forum in Masseria, evento organizzato da Comin & Partners e condotto da Bruno Vespa, al quale è presente anche Industria Italiana. “Cerco di esercitare il piacere dell’intelligenza critica e riconosco nell’enorme transizione tecnologica, in cui siamo immersi, una straordinaria opportunità. Anche nel mondo della cultura, l’innovazione consente di dare risposte efficaci a un crescente fabbisogno di conservazione, manutenzione e conoscenza”, ha dichiarato Giuli.

 

IA e patrimonio culturale: dalla tutela al contrasto del traffico illecito

Secondo il ministro, l’intelligenza artificiale non è solo uno strumento creativo o una sfida per l’arte contemporanea, ma un alleato concreto nella protezione del patrimonio storico-artistico. “La nostra capacità di tutelare i beni culturali dal traffico illegale viene oggi potenziata proprio grazie all’intelligenza artificiale”, ha spiegato Giuli. Un esempio emblematico è il progetto legato alle celebri vele di Cimabue nella Basilica Superiore di Assisi. Una delle vele, andata perduta a seguito del terremoto, rappresenta un caso unico nella storia dell’arte, poiché al suo interno compare per la prima volta il nome ‘Italia’.

“Grandi studiosi di restauro, con il contributo di università italiane e straniere, hanno tentato di ricomporre l’affresco originale partendo da una miriade di frammenti dispersi e poi recuperati. Finora nessuno ci è riuscito. Ora stiamo avviando un tentativo innovativo, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale per provare a fare un passo avanti”, ha spiegato il ministro.

 

Tecnologia e cultura: un modello italiano di innovazione

Giuli ha sottolineato come questa sinergia tra tecnologia e cultura rappresenti un’eccellenza italiana riconosciuta a livello globale. “L’intelligenza artificiale è l’arte dell’intelligenza umana”, ha concluso il ministro, ribadendo che il vero valore delle nuove tecnologie sta nella loro capacità di amplificare la creatività e la conoscenza, senza mai sostituirle. L’Italia, con il suo immenso patrimonio culturale e la sua tradizione di restauro, può diventare un laboratorio internazionale per la sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche applicate alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali.



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