Operativa la rete “Cantico ETS” per contrastare la povertà energetica
Ad Assisi è attiva la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) pubblico-privata dell’Umbria, denominata “Comunità Assisana per la Neutralità e la Transizione Inclusiva e Condivisa”. L’iniziativa, nata ufficialmente con l’approvazione dello statuto e la sottoscrizione dell’atto costitutivo, è guidata dal Comune e gestita dall’associazione senza scopo di lucro “Cantico ETS”.
Il progetto coinvolge 68 soggetti tra enti pubblici, aziende, cittadini, realtà religiose, accademiche e del terzo settore. L’obiettivo principale è facilitare la produzione e la condivisione locale di energia da fonti rinnovabili, con benefici ambientali, economici e sociali.
La struttura associativa della CER conta 16 soci fondatori, oltre 40 manifestazioni di interesse da parte di futuri soci ordinari e 4 soggetti terzi tra finanziatori e produttori. Parte degli incentivi generati sarà destinata a interventi contro la povertà energetica.
A presentare ufficialmente la CER è stato il direttore generale della Fondazione Perugia, Fabrizio Stazi, nella sede della fondazione stessa, che ha sostenuto la costituzione dell’iniziativa.
“La Fondazione – ha dichiarato Stazi – ha creduto nella CER per il suo potenziale sociale e ambientale, in linea con la nostra missione di promuovere progetti innovativi per il benessere del territorio”.
All’incontro erano presenti anche Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Veronica Cavallucci, assessore all’Ambiente ed Energia del Comune di Assisi nonché presidente della CER, e Elsa Moretti, rappresentante dell’Università degli Studi di Perugia – CIRIAF, partner scientifico del progetto.
Il modello, definito “partecipato e replicabile”, ha ricevuto il plauso del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, che pur assente all’evento, ha espresso sostegno all’iniziativa.
Veronica Cavallucci ha ripercorso le tappe del percorso iniziato due anni fa, culminato nel mese di aprile 2025 con la nascita ufficiale della CER. Ha evidenziato come il progetto rappresenti un’opportunità per rafforzare il tessuto sociale ed economico del territorio attraverso l’energia rinnovabile.
“Il grande numero di adesioni – ha affermato Cavallucci – e la qualità dei soggetti coinvolti confermano l’interesse per un modello condiviso e sostenibile. Il Comune ha svolto un ruolo guida nel coordinamento, ora si apre una fase operativa che porterà alla realizzazione concreta degli impianti”.
Tra i prossimi step: l’avvio dei lavori dell’assemblea, l’ingresso dei nuovi soci ordinari, la definizione dei regolamenti interni, il dialogo con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), e la pianificazione della ripartizione degli incentivi.
La comunità punta a coinvolgere anche chi non ha accesso diretto alla produzione di energia, come chi non può installare pannelli solari sul proprio immobile, garantendo comunque la possibilità di beneficiare dell’energia prodotta.
Elsa Moretti, intervenuta per l’Università di Perugia – CIRIAF, ha evidenziato il contributo scientifico fornito: “Abbiamo supportato tutte le fasi preliminari, non esistendo ancora in Italia un modello di CER pubblico-privata operativo. La nostra attività si è concentrata su aspetti tecnici, organizzativi e di fattibilità economica”.
Secondo Moretti, questo esempio dimostra che è possibile costruire un modello energetico condiviso, dove amministrazioni pubbliche, cittadini e mondo della ricerca collaborano per obiettivi comuni.
L’associazione “Cantico ETS”, alla guida della CER, sarà il soggetto responsabile della gestione e dell’organizzazione interna. Le sue finalità dichiarate comprendono la redistribuzione equa degli incentivi tra i soci e il reinvestimento in progetti di solidarietà e sviluppo sostenibile.
Tra i membri fondatori figurano soggetti rappresentativi dell’intero tessuto sociale e territoriale: dalla Diocesi di Assisi, alle associazioni di categoria, passando per organizzazioni come la Pro Civitate, il Centro Pace Caterina Costa, imprese locali e cittadini.
La CER intende favorire la solidarietà energetica: le fasce più vulnerabili della popolazione potranno beneficiare di forme di sostegno, tramite un modello inclusivo di produzione e consumo.
Anche la progettazione degli impianti seguirà principi condivisi. Ogni nuovo impianto sarà realizzato considerando la compatibilità paesaggistica, cruciale in un contesto come quello di Assisi, città soggetta a vincoli di tutela molto rigidi.
Inoltre, il progetto sta già attirando l’interesse di altri Comuni umbri e italiani, che stanno valutando la possibilità di adottare un modello simile.
“La sfida principale – ha spiegato Cavallucci – sarà mantenere una governance trasparente e partecipativa, capace di includere i diversi attori locali in tutte le fasi di sviluppo”.
Con la CER, Assisi si propone come laboratorio di sperimentazione per la transizione energetica locale. L’obiettivo è incentivare la produzione da fonti rinnovabili, ridurre i costi in bolletta e promuovere coesione sociale attraverso l’energia.
La gestione collettiva dell’energia, inoltre, contribuirà a ridurre la dipendenza da fonti esterne, aumentando la resilienza del territorio.
Tra le azioni in programma: la mappatura delle aree idonee per nuovi impianti, la redazione di bandi per il coinvolgimento di nuovi produttori, campagne informative rivolte ai cittadini e programmi di formazione per giovani e tecnici del settore.
Anche le scuole e i centri di formazione professionale del territorio saranno coinvolti nel processo, con l’intento di creare una rete educativa orientata alla sostenibilità energetica.
A livello normativo, la CER si colloca nel quadro della nuova disciplina nazionale che promuove le comunità energetiche locali, offrendo incentivi economici per la produzione condivisa.
Tuttavia, come ha ricordato Moretti, non esistono ancora riferimenti consolidati per le CER a composizione mista pubblico-privata: proprio per questo, il caso Cantico ETS rappresenta una novità significativa e potenzialmente replicabile in altri contesti.
Il progetto ha inoltre il potenziale di attivare nuovi investimenti locali in campo energetico, sia da parte di operatori pubblici che privati, favorendo occupazione e innovazione.
Nel complesso, la CER rappresenta uno strumento per affrontare in modo concreto il tema della povertà energetica, che interessa anche territori a forte vocazione turistica e culturale come quello di Assisi.
Secondo i promotori, è importante garantire che l’energia pulita non resti un’opportunità per pochi, ma diventi un bene comune accessibile.
Con la firma dell’atto costitutivo del 4 aprile 2025, inizia ufficialmente la fase operativa: le prime attività prevedono la definizione del regolamento interno, la progettazione degli impianti e la gestione delle adesioni.
Il progetto sarà monitorato attraverso indicatori di impatto ambientale e sociale, anche grazie alla collaborazione con enti di ricerca come il CIRIAF, che continuerà a fornire supporto tecnico e scientifico.
L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia per la transizione energetica dell’Umbria, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica.
In sintesi, la CER “Comunità Assisana per la Neutralità e la Transizione Inclusiva e Condivisa”, attraverso la rete “Cantico ETS”, si propone come strumento per generare benefici collettivi, ridurre le disuguaglianze e promuovere un modello energetico sostenibile, con Assisi al centro di un processo che unisce pubblico, privato e società civile.
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