Sostenibilità, una bussola per le imprese familiari


Di Mario Vacca Parma, 6 aprile 2025 – Nell’attuale contesto economico in continua evoluzione, la sostenibilità si candida a diventare un faro strategico per le imprese familiari.

Queste ultime, spesso accomunate da una forte identità e da un radicato legame con il territorio, vedono nel concetto di sostenibilità un’occasione preziosa per unire insieme valori tradizionali ed innovazione.

La sostenibilità non si limita infatti a tendere ad una riduzione del proprio impatto sull’ambiente, ma anche a costruire modelli di governance più trasparenti, favorire il benessere dei dipendenti e contribuire attivamente allo sviluppo delle comunità locali. Le imprese familiari, grazie alla loro visione di lungo periodo ed alla trasmissione generazionale, sono naturalmente predisposte ad investire in progetti che garantiscano continuità e responsabilità.

Integrare la sostenibilità nella strategia aziendale consente inoltre di rafforzare la reputazione, accedere a nuovi mercati e attrarre talenti e investitori sempre più attenti ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance).

Il legame tra aziende familiari e sostenibilità è stato anche oggetto della ricerca ESG e imprese familiari” condotta dal Family Business Lab (FABULA) dell’Università LIUC, insieme a Banca Sella e con il supporto di AIDAF con l’obiettivo di analizzare precisamente  le motivazioni che spingono tali aziende verso l’ESG e quali frutti raccolgono da questo impegno.

Lo studio è stato realizzato attraverso un approccio qualitativo, immergendosi nelle realtà di sei eccellenze italiane, veri “campioni” non solo del Made in Italy ma anche della sostenibilità: Brembo, Davines Group, Ferragamo, Ferrari-Lunelli, Illycaffè e Ponti, la cui analisi offre un quadro ricco di spunti.

La ricerca ha rivelato che la spinta verso la sostenibilità in queste aziende proviene da un mix di fattori, alcuni profondamente legati alla famiglia proprietaria, altri più connessi al business stesso.

L’imprinting del fondatore è uno degli elementi più importanti legato ai valori di chi ha dato vita all’impresa, come l’ingegnosità di Salvatore Ferragamo nel riutilizzare materiali o la visione etica di Ernesto Illy, che continuano ad ispirare le scelte sostenibili anche delle generazioni successive. Una solida cultura familiare, un forte radicamento nel territorio che porta a valorizzare e proteggere l’ambiente locale ed il coinvolgimento nelle tematiche ESG di membri diretti della famiglia che ci riportano alla mente i valori di Ferrari Trento e delle altre cantine della Famiglia Lunelli  sono elementi elevano a potenza i principi di sostenibilità di queste realtà.

Il settore di appartenenza detta alcune priorità: per Brembo, nell’automotive, le normative sulle emissioni sono state un motore primario; per aziende agroalimentari come Illycaffè o Ponti, l’attenzione alle risorse naturali è centrale. L’esposizione internazionale ha permesso a queste imprese di intercettare prima di altre i trend globali della sostenibilità, mentre la professionalizzazione del management, aperto anche a figure esterne alla famiglia, favorisce un approccio più strutturato all’ESG. Infine, molte vedono la sostenibilità come una leva strategica per differenziarsi, un modo per creare valore e vantaggio competitivo, come dimostra Illycaffè, per cui qualità e sostenibilità sono “due facce della stessa medaglia”.

L’adozione di pratiche ESG non è solo una questione di valori o di risposta al mercato, ma porta concreti benefici, sia all’interno della famiglia sia a livello aziendale.

Per la famiglia, impegnarsi in ESG significa rafforzare la propria cultura e i propri valori, creare maggiore armonia e coesione tra i suoi membri e, aspetto cruciale, facilitare il delicato passaggio generazionale. Allineare le diverse generazioni su questi temi e rendere l’azienda più attraente per i giovani eredi, spesso già molto sensibili a queste tematiche, aiuta a garantire la continuità riducendo potenziali conflitti.

Gli investimenti iniziali si traducono in vantaggi evidenti dal momento che si riscontra una maggiore efficienza operativa, grazie alla riduzione dei costi energetici, all’uso di packaging più sostenibili ed a una gestione più intelligente delle risorse. Ne esce rafforzata la reputazione e la spinta propulsiva all’innovazione.

L’auspicio è che diffondere l’esempio di imprese familiari virtuose e lungimiranti produca un benefico “effetto contagio” per le PMI del nostro Paese.

In sintesi, la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un vero e proprio vantaggio competitivo. Per le imprese familiari, rappresenta la rotta verso un futuro solido, inclusivo e duraturo.

(*) La Bussola d’Impresa – Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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