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Anagni, Via libera al piano miliardario di Novo Nordisk


Si chiama “dichiarazione di preminente interesse strategico”. Viene approvata dal governo per i grandi investimenti industriali esteri in Italia, superiori al miliardo di euro. Proprio come quello che il colosso farmaceutico danese Novo Nordisk ha proposto per l’ex stabilimento Catalent, acquisito alla fine dello scorso anno. Un considerevole ampliamento della produzione per il sito anagnino con il raddoppio degli occupati e la nascita un polo farmaceutico d’eccellenza connesso con università, centri di ricerche e con un vasto indotto di imprese.

Il via libera al programma d’investimento denominato “Novo Nordisk Fill and Finish Expansion Anagni” è arrivato dal Consiglio dei ministri, su proposta del titolare del dicastero delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. “Il progetto prevede un investimento diretto di oltre 2 miliardi di euro da attuare nel periodo 2025-2029 – spiega in una nota Palazzo Chigi – Come evidenziato nella relazione tecnica, l’investimento consoliderà il ruolo del Lazio come hub europeo per la produzione farmaceutica avanzata, anche attraverso incentivi alla co-progettazione dei corsi di laurea e dottorati tra atenei e imprese, e il potenziamento della condivisione e collaborazione tecnologica tra imprese, atenei e centri di ricerca”.

L’area su cui si espanderà il sito ex Catalent è quella già acquistata dall’Isam. I dati previsionali del piano sono notevoli: “incremento della forza lavoro di circa 800 unità, per un totale di 1.500 addetti; aumento del 10% degli occupati nel settore farmaceutico nel Lazio; crescita delle esportazioni in quanto i prodotti farmaceutici rappresentano la voce predominante delle esportazioni regionali (43% nel 2024); rafforzamento della capacità produttiva nazionale nel settore dei medicinali iniettabili, con un conseguente miglioramento dell’accesso globale ai trattamenti per il diabete e l’obesità”. “Pertanto – conclude la nota della Presidenza del Consiglio dei ministri – si determinerà un ampliamento della domanda di servizi di ingegneria e di produzione di attrezzature, il trasferimento tecnologico a livello locale e nazionale, l’acquisizione per l’Italia di un ruolo di riferimento mondiale nel settore biotecnologico, nonché la formazione di mano d’opera altamente specializzata”.

Alla Regione Lazio c’è grande fiducia che il maxi investimento della multinazionale danese funga da volano per lo sviluppo dell’intero territorio. La vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, commercio, artigianato, industria e all’internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli, dice: «Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Consiglio dei ministri di dichiarare di preminente interesse strategico l’investimento della multinazionale del settore farmaceutico Novo Nordisk. Si tratta di un programma strategico, che conferma il Lazio come hub europeo per la produzione farmaceutica avanzata, grazie a un investimento diretto di oltre due miliardi di euro fino al 2029 da attuare già dal 2025. Un valore aggiunto per tutto il sistema industriale e di ricerca regionale, con affetti positivi in termini di posti di lavoro, anche per la città di Anagni e la provincia di Frosinone».

«L’operazione – aggiunge la vicepresidente Angelilli – testimonia la grande attenzione del Consiglio dei ministri e del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso verso la Regione Lazio, attraverso un programma che prevede l’ampliamento dello stabilimento farmaceutico di Anagni, con un incremento della capacità produttiva e dei livelli occupazionali con circa ottocento nuove assunzioni». «L’investimento di Novo Nordisk conferma il ruolo strategico che la nostra Regione può svolgere per il comparto farmaceutico, ma non solo – conclude la Angelilli – Il Lazio, infatti, si dimostra sempre più attrattivo per le multinazionali che scelgono di investire nel territorio, contribuendo allo sviluppo dell’innovazione e della competitività. Il Lazio si conferma polo di eccellenza nelle nuove tecnologie, nell’innovazione, nella ricerca e nel biotech, rafforzando la sua posizione a livello internazionale».



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