Pnrr, meno del 5% dei progetti completati riguarda opere pubbliche


Nella sua sesta relazione sullo stato di avanzamento del Pnrr, il governo italiano sostiene che il 60% dei progetti si è già concluso e che la performance dell’Italia è la migliore in Europa. Secondo Openpolis, fondazione indipendente che promuove progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche, il dato va però contestualizzato, le opere ancora in corso valgono complessivamente il 67% dei fondi già assegnati, pari a 95 miliardi di euro di valore, mentre quelli completati valgono circa 46 miliardi. La performance italiana è buona, ma a seconda degli indicatori altri Stati stanno facendo di meglio. Inoltre, sottolinea Openpolis, pur avendo pubblicato la sesta relazione, non ci sono dati aggiornati che siano accessibili dai non addetti ai lavori. La gran parte dei progetti conclusi riguarda l’acquisto di beni o servizi (52,3%) o la concessione di contributi a privati o imprese (42,3%). Meno del 5% dei progetti completati, come detto, riguarda opere pubbliche come infrastrutture e impiantistica. Detto in parole povere, sono stati completati progetti minori o più semplici, nelle opere complesse l’Italia è ancora molto indietro. La categoria lavori pubblici è la più consistente per quanto riguarda la quota di risorse assegnate, e in questo campo è ancora da completare il 70% delle opere pubbliche del Pnrr. E a proposito del confronto: indubbiamente tutti i Paesi europei stanno incontrando difficoltà nell’attuazione dei propri piani, 19 hanno presentato più di una richiesta di revisione, e il piano italiano è ampiamente il più impegnativo, ma c’è chi fa meglio. Con riferimento ai target già completati, l’Italia si attesta sul 43%, ma la Romania è all’86% e la Francia al 73%. E’ vero che l’Italia è l’unica ad aver già inviato 7 richieste di pagamento, ma non tutti gli Sta ti hanno un piano che prevede l’erogazione dei fondi in 10 rate. In questo senso c’è infatti la Grecia messa meglio: ha incassato lo stesso numero di valutazioni positive dell’Italia, 6, ma a fronte di 9 rate da richiedere. La Francia ha 3 valutazioni positive rispetto alle 5 rate totali previste dal suo piano.





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