Nel primo trimestre del 2025, l’interesse istituzionale per Bitcoin ha registrato un’impennata a livello di partecipazioni. Le società quotate in borsa hanno infatti rafforzato le proprie riserve in criptovaluta, spinte dal potenziale strategico e dall’apprezzamento di mercato.
Vediamo in questo articolo tutti i dettagli,
Quasi 700.000 Bitcoin detenuti da società quotate: la spinta nelle partecipazioni data dalla fiducia nel lungo termine e dal prezzo in crescita
Come accennato, nel corso dei primi tre mesi del 2025, si è registrata una crescita decisa nell’accumulo di Bitcoin da parte delle aziende quotate in borsa.
Secondo quanto riportato da Bitwise, uno dei principali operatori del settore crypto, le partecipazioni complessive hanno raggiunto quota 688.000 BTC, segnando un incremento del 16,1% rispetto al trimestre precedente.
Questa crescita, che equivale all’acquisizione di oltre 95.000 BTC in soli tre mesi, testimonia l’espansione dell’interesse istituzionale verso l’asset digitale più noto al mondo.
A fronte di un prezzo di chiusura trimestrale di 82.445 dollari per unità, il valore complessivo delle riserve aziendali ha toccato i 56,7 miliardi di dollari, con un incremento del 2,2% su base trimestrale.
Anche il numero di aziende coinvolte è cresciuto in maniera significativa. Il conteggio delle imprese pubbliche che detengono Bitcoin è salito da 67 a 79, con dodici nuovi ingressi nel primo trimestre dell’anno.
Tra questi nuovi protagonisti figurano nomi inaspettati. Ad esempio, un’impresa del settore edilizio ha acquistato 833 BTC in due tranche, mentre una piattaforma di contenuti video ha investito in 188 BTC nel mese di marzo.
Casi come questi evidenziano una tendenza trasversale che coinvolge settori diversi, dal tech all’edilizia, passando per media e finanza.
È interessante anche il caso di una società di investimento che ha acquistato un solo Bitcoin a febbraio.
Nonostante la quantità modesta, l’annuncio ha provocato un’impennata quasi del 100% del prezzo delle azioni aziendali, dimostrando l’effetto psicologico positivo che l’associazione con Bitcoin può avere sul mercato.
Prezzo stabile, fiducia crescente
Tra gli acquirenti più attivi spicca Metaplanet, che ha incrementato la propria riserva con 319 BTC acquistati a un prezzo medio di circa 11,8 milioni di yen per moneta.
Con questa operazione, le partecipazioni complessive della società giapponese ammontano a 4.525 BTC, per un valore attuale di 383,2 milioni di dollari.
Fino ad ora, Metaplanet ha speso complessivamente 406 milioni di dollari per l’acquisto di Bitcoin. Posizionandosi dunque come decimo maggiore detentore pubblico al mondo, appena dietro a una nota fintech che possiede 8.485 BTC.
La reazione del mercato è stata positiva. Il titolo Metaplanet ha registrato un +3,71% il 14 aprile, anche se ha subito una leggera correzione il giorno successivo.
Questa dinamica conferma come le operazioni legate alle criptovalute siano capaci di influenzare sensibilmente l’andamento dei titoli in borsa.
Nonostante l’instabilità del contesto macroeconomico, il prezzo di Bitcoin ha mostrato una stabilità relativa nel mese di aprile, mantenendosi intorno agli 84.440 dollari al 15 aprile.
Dopo un temporaneo ribasso sotto i 75.000 dollari il 7 aprile, causato da nuove tensioni tariffarie a livello globale, la criptovaluta ha recuperato rapidamente. Segnalando dunque una ripresa del 2,3% entro metà mese.
Questo andamento positivo, accompagnato da un accumulo costante da parte delle aziende, suggerisce una crescente fiducia nel potenziale di lungo termine dell’asset, anche in un clima di persistente incertezza normativa e geopolitica.
Parallelamente all’espansione aziendale, anche il quadro legislativo statunitense sta conoscendo un’accelerazione verso l’adozione di Bitcoin.
Secondo i dati raccolti, 47 proposte di legge relative a riserve statali in BTC sono state presentate in 26 Stati, di cui 41 attualmente attive nei rispettivi iter parlamentari.
Tra le iniziative più rilevanti figura la recente approvazione di un “Bitcoin Bill of Rights” in uno Stato americano. La quale ufficializza la protezione giuridica per utenti e operatori di asset digitali.
Altri Stati stanno seguendo l’esempio, con leggi strategiche in fase di studio o di approvazione, mirate a stabilire cornici regolatorie per la gestione di riserve in Bitcoin.
Prospettive per i prossimi trimestri
L’adozione istituzionale di Bitcoin sembra destinata a proseguire con passo deciso.
La combinazione tra l’ingresso di nuovi attori, la solidità del prezzo e il crescente supporto normativo rende il panorama del 2025 particolarmente favorevole per ulteriori acquisizioni da parte delle aziende.
In un mondo in cui la stabilità delle valute fiat viene sempre più messa in discussione, Bitcoin sta guadagnando spazio come riserva di valore alternativa. Capace dunque di attrarre capitali non solo speculativi, ma anche strategici e difensivi.
Con l’arrivo di nuovi strumenti finanziari e il potenziale sblocco normativo in diverse giurisdizioni, il secondo trimestre del 2025 potrebbe essere importante.
In particolare, potrebbe rappresentare un ulteriore banco di prova per la trasformazione del Bitcoin da asset speculativo a pilastro delle riserve aziendali globali.
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