Bene gli investimenti sulle infrastrutture per rendere maggiormente competitiva la piana industriale di Lagoscuro, ma serve anche il raddoppio del casello dell’A12 a Ceparana, oggi utilizzabile solo da e per la Toscana. È quanto chiesto dalle istituzioni e dalle aziende della bassa Val di Vara, nella riunione organizzata ieri da Confartigianato alla presenza di Alessio Piana, consigliere regionale delegato allo sviluppo economico invitato dall’associazione per conoscere le realtà produttive del territorio. Un’area dove operano centinaia di piccole e medie imprese e migliaia di dipendenti, con tante eccellenze che operano nel settore della meccanica, della difesa, del navale, dell’agroalimentare, dell’edilizia, cui serve oggi un collegamento rapido da e per Genova e il resto della Liguria.
“La nostra associazione negli ultimi diciotto anni si è spesso occupata del polo produttivo di Follo, Ceparana e Vezzano, e delle sue imprese, chiedendo investimenti e interventi viabilistici per collegare a Spezia e Genova queste imprese, che operano con Genova, il porto della Spezia e i cantieri del miglio blu – afferma Nicola Carozza, vicedirettore Confartigianato, ringraziando il consigliere Piana per aver accettato l’invito –. Una prima richiesta era stata presentata all’allora presidente della Regione Liguria e all’assessore Giampedrone un anno fa”.
“Ho ascoltato con interesse le richieste, sono disponibile a rappresentare i temi sollevati, anche quello infrastrutturale, approfondendo con l’assessore competente e gli enti preposti gli aspetti tecnici, per una valutazione attenta della proposta” ha risposto Piana, sottolineando come sia stato chiuso già il primo giorno il bando sull’azione 1.3.2 del Pr Fesr 2021-2027 da 30 milioni di euro per accompagnare gli investimenti produttivi e l’incremento occupazionale delle imprese liguri, con 402 domande per un importo richiesto di 126 milioni di euro.
“Ora pensiamo di riaprire la Cassa commercio e la Cassa artigiani a giugno, ci stiamo ancora lavorando, perchè vorremmo aver completato con i contributi a fondo perduto del vecchio bando”. Nel corso dell’incontro sono intervenuti nel dibattito gli imprenditori di Fonderia Boccacci, Feral, Fergrill, Colorificio Tirreno, Gls e Omgi, tutti concordi nel chiedere che la realizzazione del ponte Ceparana-Santo Stefano – i cui lavori per il primo lotto del viadotto procedono spediti – e il casello verso Genova, non siano due infrastrutture alternative e vadano perseguite congiuntamente.
Matteo Marcello
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