Il 14 aprile, dopo la chiusura dei mercati, è stato firmato l’accordo per il passaggio di Sparkle – la società dei cavi sottomarini di Tim – al consorzio formato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e da Retelit, tramite il veicolo Boost Bidco. La valutazione complessiva dell’operazione è di 700 milioni di euro.
Dettagli economici della cessione
Il prezzo di vendita sarà calcolato in base al cosiddetto enterprise value, cioè il valore complessivo della società, ma verrà poi rettificato in base all’indebitamento netto e al capitale circolante di Sparkle al momento della chiusura definitiva dell’operazione (closing). È previsto anche un possibile aggiustamento del prezzo, se Sparkle non dovesse raggiungere determinati obiettivi di margine operativo lordo (ebitda) per il 2025.
Approvazioni e tempistiche
L’operazione si basa su un’offerta che era stata già approvata dal consiglio di amministrazione di Tim il 12 febbraio, con il parere positivo anche del comitato per le operazioni con parti correlate. Il closing dell’accordo è atteso entro l’ultimo trimestre del 2025, ma per arrivare alla conclusione serviranno prima alcune autorizzazioni, tra cui quelle relative all’antitrust e al golden power.
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