“Diventerà il motore della trasformazione digitale in Calabria”



Pietropaolo: “Diventerà un punto di riferimento per la crescita digitale, in rete con imprese e PA”

  16 aprile 2025 12:45

di CARLO MIGNOLLI

È ufficialmente partita la fase operativa della ReDigit, la nuova società in house della Regione Calabria, approvata alcune settimane fa dal Consiglio regionale su proposta del gruppo di Fratelli d’Italia e, in particolare, del vicepresidente della Giunta e assessore alla Transizione digitale Filippo Pietropaolo. Un progetto ambizioso che segna una tappa fondamentale per la digitalizzazione della regione e che si inserisce in un disegno più ampio di modernizzazione e innovazione.

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L’attesa ora è per l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società in Giunta, ultimi passaggi prima dell’avvio operativo vero e proprio. Pietropaolo ha auspicato che “ciò avvenga in tempi molto rapidi, in maniera da renderla operativa e avrà bisogno di qualche mese per entrare in regime”.

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La ReDigit avrà un ruolo cruciale su più fronti: sarà centro di competenza per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione e punto di raccordo con il mondo delle imprese e dell’università, oltre a promuovere formazione e inclusione digitale. Cuore del progetto sarà infatti una Digital Academy, rivolta soprattutto ai giovani, anche non laureati, che permetterà di acquisire competenze certificate richieste dalle aziende, facilitando così l’ingresso nel mondo del lavoro.

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Questa struttura diventerà – almeno finché avrò io questo incarico – un punto di riferimento per la crescita e lo sviluppo del digitale in Calabria, insieme alle imprese e la pubblica amministrazione. Non sarà in contrapposizione alle imprese, anzi: lavorerà per fare rete con loro”, ha dichiarato Pietropaolo nel corso della presentazione del progetto “DigitAbile” e dei risultati del percorso Citizen Inclusion, pensato per migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici digitali.

“La nuova società avrà numerosi incarichi operativi, anche in collaborazione con altre società in-house e con il Dipartimento nazionale. Proprio in questi giorni verrà firmato un protocollo tra Regione, Università della Calabria e Dipartimento Nazionale per la Trasformazione Digitale – con il senatore Butti, il presidente Occhiuto e il rettore Leone – per avviare progetti condivisi. Tra gli obiettivi c’è la realizzazione in Calabria di un centro di calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing – HPC), una proposta che ho fortemente sostenuto e che dovrà contare su molti fondi. Per questo stiamo dialogando con il Dipartimento Coesione per definire le risorse necessarie”.

Pietropaolo conclude che una struttura talmente innovativa come questa rappresenterebbe una svolta: “Riuscirà a coinvolgere e far crescere tutte le aziende, la ricerca delle università calabresi, la pubblica amministrazione, utilizzando questo grande data center capace di supportare anche la pubblica amministrazione nello sviluppo di soluzioni basate su intelligenza artificiale. Le ricadute in termini di innovazione e crescita sarebbero enormi”.



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