la strategia europea AI Continent


La Commissione europea ha pubblicato un documento di sintesi – intitolato AI Continent Action Plan – nel quale si delinea una strategia volta a collocare l’Unione europea al centro dello sviluppo globale dell’intelligenza artificiale. L’intento dichiarato è quello di costruire un “continente dell’AI”, fondato su autonomia tecnologica, prosperità economica, solidità infrastrutturale e salvaguardia dei valori democratici.

Nel mese di aprile 2025, la Commissione europea ha approvato il AI Continent Action Plan, un documento strategico che inaugura una fase avanzata nell’elaborazione delle politiche europee in materia di intelligenza artificiale. Il piano definisce una visione fondata su cinque direttrici programmatiche, e istituisce un quadro strutturato per l’azione pubblica, finalizzato al rafforzamento della capacità tecnologica, produttiva e regolativa dell’Unione. La Commissione ha delineato, attraverso tale documento, una strategia integrata che attribuisce all’intelligenza artificiale un ruolo sistemico all’interno dell’architettura economica e istituzionale europea. Ogni strategia, nel lessico comunitario, riflette un disegno di medio e lungo periodo, articolato in obiettivi coerenti, strumenti finanziari, programmi di sostegno e meccanismi attuativi distribuiti su più livelli. Il AI Continent Action Plan risponde esattamente a tale impostazione: promuove la costruzione di un ecosistema europeo dell’intelligenza artificiale, capace di generare innovazione, attrarre investimenti, formare competenze e produrre modelli applicativi allineati ai valori dell’Unione. L’iniziativa rafforza il percorso già tracciato dal Digital Decade Policy Programme e ne estende l’ambito, assegnando all’intelligenza artificiale la funzione di infrastruttura abilitante dell’intero sistema continentale. L’Unione intende assumere un ruolo guida nello sviluppo, nella diffusione e nel governo delle tecnologie intelligenti, creando un ambiente normativo, economico e formativo favorevole alla piena espressione del potenziale trasformativo dell’AI. Il piano definisce una traiettoria che punta alla realizzazione di un vero e proprio continente dell’intelligenza artificiale. Tale espressione identifica uno spazio politico e istituzionale che sia in grado produrre e regolare tecnologie avanzate secondo una logica autonoma, fondata sui principi di responsabilità, inclusività e trasparenza.

Il primo asse strategico del AI Continent Action Plan assegna priorità assoluta alla costruzione di un’infrastruttura tecnologica continentale per sostenere l’intero ciclo di sviluppo dell’intelligenza artificiale. La Commissione europea promuove la creazione di tredici AI Factories entro l’anno 2026 allo scopo di creare funzioni di centri territoriali specializzati e per offrire un ambiente integrato in cui concentrare risorse computazionali, dati strutturati, strumenti di testing e competenze avanzate. Tali strutture dovrebbero fornire supporto operativo a soggetti pubblici e privati impegnati nello sviluppo di sistemi intelligenti, con particolare attenzione alla formazione di modelli, alla verifica delle prestazioni algoritmiche e alla messa a punto di soluzioni applicative in settori chiave. Nel disegno presentato dalla Commissione, le AI Factories dovrebbero operare in collegamento tra loro e così alimentare una rete distribuita a livello europeo, con l’obiettivo di garantire un accesso omogeneo alle risorse tecnologiche anche nei contesti territoriali meno dotati.

In parallelo, il piano prevede l’attivazione delle AI Gigafactories ovverosia di impianti dotati di capacità computazionale destinati alla progettazione e all’addestramento di modelli di intelligenza artificiale ad altissima complessità. Tali impianti intendono aumentare la capacità strategica dell’Unione nel settore dell’AI generativa per creare una struttura europea nella costruzione di architetture intelligenti. L’iniziativa InvestAI destina 20 miliardi di euro a questa infrastruttura, con l’obiettivo di attivare almeno cinque Gigafactories su scala continentale.

La Commissione affianca a tali iniziative l’adozione del Cloud and AI Development Act, strumento normativo orientato alla promozione di investimenti in infrastrutture digitali sostenibili. Il piano impone una triplicazione della capacità dei data center europei entro sette anni, mediante l’impiego di tecnologie ad alta efficienza energetica e modelli di gestione compatibili con gli obiettivi climatici dell’Unione. L’intero impianto infrastrutturale previsto dal piano risponde a una finalità unitaria: costruire una piattaforma tecnologica autonoma, europea per concezione e per controllo, capace di sostenere la piena maturazione del sistema dell’intelligenza artificiale nel quadro della sovranità digitale.

Il secondo asse strategico verte sulla valorizzazione dei dati quale risorsa centrale per lo sviluppo di sistemi di AI affidabili ed efficaci. Il piano promuove la costruzione di una vera e propria Data Union, fondata sulla semplificazione delle regole di accesso e condivisione dei dati per imprese e amministrazioni. In tale quadro, le AI Factories ospiteranno Data Labs, incaricati di raccogliere, selezionare e strutturare dataset provenienti da fonti eterogenee per garantire l’interoperabilità e la conformità ai principi di responsabilità. L’obiettivo dichiarato consiste nel creare le condizioni per un utilizzo pienamente legittimo e tecnico dei dati, nel rispetto dei diritti fondamentali e della protezione dei dati personali.

La dimensione formativa rappresenta un ulteriore punto fondamentale nel disegno strategico presentato dalla Commissione. L’iniziativa AI Skills Academy intende presentare un’offerta strutturata su più livelli, rivolta a studenti, ricercatori, professionisti e lavoratori da riqualificare. Il piano prevede l’introduzione di borse di studio, percorsi di dottorato e programmi di mobilità internazionale, nonché il lancio di corsi di laurea specificamente dedicati all’intelligenza artificiale generativa. Nel disegno citato, particolare rilievo assumono i progetti di reskilling e upskilling coordinati attraverso i Digital Innovation Hubs, con l’obiettivo di sostenere la trasformazione digitale delle PMI e dei settori industriali tradizionali.

Invero, il piano individua settori prioritari – tra cui sanità, mobilità intelligente, manifattura avanzata, difesa e pubblica amministrazione – nei quali l’intelligenza artificiale può generare impatti sistemici misurabili. In tale contesto, la Commissione intende promuovere politiche specifiche all’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, basate sia su algoritmi già addestrati, sia sullo sviluppo di modelli personalizzati per esigenze specifiche.

Come ultimo asse strategico, il piano affronta il profilo della regolazione. La Commissione europea prevede l’attivazione, nell’estate 2025, dell’AI Act Service Desk, uno sportello operativo incaricato di fornire assistenza tecnica e giuridica alle imprese, con particolare riguardo ai soggetti di piccole e medie dimensioni. Tale servizio eroga consulenza personalizzata, strumenti pratici, modelli interpretativi e strumenti di autovalutazione, al fine di agevolare il corretto recepimento delle disposizioni contenute nell’AI ACT approvato nel 2024.

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