Sequestro
I finanzieri del comando provinciale di Messina hanno dato esecuzione a due ordinanze cautelari con cui, su richiesta della Procura di Patti, è stato disposto il sequestro di oltre 1,2 milioni di euro a titolo di profitto illecito.
La somma sarebbe stata maturata attraverso una maxitruffa realizzata da più persone con i bonus edilizi, perpetrata nella prima fase di erogazione delle agevolazioni fiscali, antecedenti al decreto antifrode dell’11 novembre 2021.
Sarebbe emerso che 8 persone avrebbero creato falsi crediti fiscali direttamente dai propri cassetti fiscali online dopo lavori di ristrutturazione edilizia (“Bonus Facciate”, “Sismabonus” e “Bonus ristrutturazione”) su immobili inesistenti o di proprietà di ignari soggetti.
I crediti generati fittiziamente sono stati ceduti a Poste Italiane, estranea all’inchiesta, che ha accreditato i corrispettivi su conti correnti accesi appositamente. Le somme sono state poi trasferite all’estero tramite società che forniscono il servizio di iban virtuali, in modo da evitare la tracciabilità. Dunque, gli otto indagati sono stati anche responsabili del reato di autoriciclaggio.
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