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Minibond, tre nuove emissioni (targate Artigiancredito) in Toscana


Si torna a parlare di minibond in Toscana: tre imprese socie di Artigiancredito, due delle quali rappresentano le principali società di servizi di Cna Toscana Centro, hanno emesso il loro primo titolo. “Sempre più aziende ci chiedono soluzioni di finanza complementare – afferma Fabio Petri, presidente di Artigiancredito -, e il nostro confidi si è dimostrato attento a intercettare questo bisogno e ad offrire, conseguentemente, accesso al mercato dei capitali alle imprese nostre socie. Lo strumento minibond rappresenta infatti una possibilità straordinaria per le Mpmi, tradizionalmente escluse dal mercato finanziario”.

Le due società di Cna Toscana Centro hanno emesso ciascuna un minibond del valore di 400mila euro con scadenza 12 mesi, e cedola agli investitori del 5,68%: per questi titoli è attivabile la copertura del Fondo di Garanzia per le Pmi. Advisor dell’emittente, arranger e coordinatore di processo è Frigiolini & Partners Merchant, mentre il collocamento sul mercato primario è avvenuto tramite la piattaforma di crowdfunding ‘Fundera’: i minibond sono stati integralmente sottoscritti il primo giorno di emissione. Il terzo minibond è stato emesso da Dmo Spa, azienda emiliana del comparto delle macchine da movimento terra: il titolo ha un valore di 1 milione di euro, con scadenza 12 mesi e cedola agli investitori del 5,65%. Artigiancredito ha sottoscritto quota parte delle emissioni di tutte e tre le società.

“Dai minibond una spinta alla crescita”

“Questa operazione per il nostro sistema ha rappresentato una spinta alla crescita – ha affermato Claudio Bettazzi, presidente di Cna Toscana Centro – e un motivo di grande soddisfazione per tre motivi precisi: il primo è la possibilità per le piccole e medie imprese di avere accesso a strumenti di liquidità sul mercato finanziario per sostenere gli investimenti aziendali, soprattutto nell’ottica di una spinta verso digitalizzazione, nuove competenze e sostenibilità; il secondo è essere riusciti per primi in Toscana, a strutturare una prima emissione, completamente sottoscritta il primo giorno, dando gambe all’accordo quadro nazionale che vede il nostro consorzio Fidi Artigiancredito e Frigiolini & Partners attori di un’unica filiera di servizio ‘chiavi in mano’ per le piccole e medie imprese che vogliono affacciarsi sui mercati finanziari.

Il terzo motivo, afferma Bettazzi, “è per noi il più importante: mettiamo questa nostra esperienza a disposizione delle imprese del territorio, affiancandole con le nostre competenze e con il team creato con gli advisor, per sostenerle nell’approdo al mercato finanziario, alternativo ai canali tradizionali, e trovare investitori che ne sposino i progetti di investimento e i piani di sviluppo di breve e medio termine”.

Si muove la Regione: presto nuove norme in giunta

Leonardo Marras, assessore regionale all’Economia, in un convegno sul tema promosso da Cna Toscana Centro ha spiegato ai partecipanti che “la Regione Toscana da tempo ha rivolto la sua attenzione a questo strumento e si sta già orientando per predisporre un insieme di misure destinate alle Pmi che emetteranno minibond. Nell’arco di qualche settimana il provvedimento sarà discusso in giunta regionale. Uno dei temi che attualizzano il sistema economico, del resto, è proprio quello di aiutare le imprese a rendersi più indipendenti dal mercato bancario, perché questa dipendenza è un fattore di competitività negativa. Di contro gli strumenti come i minibond rappresentano un sistema per finanziare progetti di sviluppo delle Pmi”.

La Regione infatti “intende sostenere piccole emissioni di minibond – ha osservato Marras – da parte di aziende che hanno la giusta organizzazione, che vanno anche informate su questa opportunità e sostenute nella costruzione di un’organizzazione finanziaria adeguata a superare i limiti dell’accesso al credito, con una spinta che rappresenta una crescita culturale anche sul piano del credito e, coinvolgendo altri finanziatori, di fatto stimola il mercato e lo orienta verso le imprese più virtuose”.

“Più finanza complementare anche per i confidi”

“Act resta il canale di riferimento per l’accesso al credito delle Pmi – spiega Petri – ma segue anche nuove opportunità per le imprese più strutturate stando sempre al passo con le possibilità offerte dai canali di finanza complementare al sistema bancario. La prossima riforma dei confidi tende anche a questo: dare ai confidi maggiori strumenti per accompagnare la piccola e media impresa nei propri progetti di sviluppo”.

Per Leonardo Frigiolini, presidente di Frigiolini & Partners Merchant e amministratore delegato di Fundera, “il denaro non è più una commodity bensì è diventato progressivamente un prodotto strategico; la normativa sugli strumenti finanziari complementari al credito tradizionale già oggi è incredibilmente favorevole alle Pmi, e le imprese (tutte indistintamente purché in continuità aziendale) dovrebbero iniziare a pensare a scavare un secondo pozzo nel loro giardino per poter attingere l’acqua (intesa come liquidità) che nel tempo affluirà in maniera sempre più contingentata dal primo pozzo”.





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