Dazi Usa, Ameli (Pd): “Un colpo al cuore all’economia del Piceno”


ASCOLI PICENO. “L’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti rappresenta un colpo al cuore all’economia del Piceno. Le nostre piccole e medie imprese, già penalizzate da costi di produzione più alti rispetto ai grandi gruppi industriali, rischiano di subire danni pesantissimi. E mentre questo accade, la Regione resta immobile solo per difendere la la linea trumpista”.

A parlare è Francesco Ameli, segretario provinciale del Partito Democratico, che denuncia l’assenza di una risposta politica concreta da parte della giunta Acquaroli: “Nel solo 2024 il Piceno ha esportato negli USA beni per oltre 300 milioni di euro: farmaceutica, gomma, moda, agroalimentare. Ora tutto questo è messo in discussione. A pagare saranno le imprese, i lavoratori e le famiglie, ma dalla Regione nessun segnale, nessuna strategia”.

Secondo quanto evidenziato anche dalle principali associazioni di categoria, il comparto agroalimentare è tra i più colpiti: vino, olio, salumi, conserve rischiano un crollo delle esportazioni. “Parliamo di prodotti che negli ultimi anni si erano ritagliati uno spazio importante sul mercato americano, contribuendo alla crescita dell’export piceno anche nei momenti più difficili. E invece di difendere queste eccellenze, la destra marchigiana si rifugia in slogan da depliant turistico”.

Ameli aggiunge: “Sentir parlare di enoturismo come risposta ai dazi è non solo ingenuo, ma profondamente offensivo verso chi ogni giorno lavora la terra e investe nella qualità. Le imprese non hanno bisogno di spot, ma di misure vere: fondi per la promozione nei mercati alternativi, un piano per l’internazionalizzazione, una voce forte nelle sedi europee. E invece il silenzio regna sovrano. Il Piceno ha dimostrato di saper competere sui mercati internazionali, anche in contesti difficili. Ma oggi ha bisogno di essere sostenuto, non abbandonato. Il Partito Democratico è pronto a battersi in ogni sede per difendere le imprese e i lavoratori del nostro territorio. Non resteremo a guardare mentre la Regione si gira dall’altra parte”.



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