“C’era una volta il negozietto. Ora l’Italia ha cambiato pelle”


“La sfida è integrare fisico e online. I piccoli esercizi devono puntare su rapporto umano e identità”

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli intervistato da LaVerità su: dazi, caro energia ed e-commerce. Sui dazi: “Le guerre commerciali rappresentano una minaccia concreta per imprese, consumatori e mercati. Dico sinceramente che pensavo la situazione sarebbe stata meno insidiosa di quella che sembra profilarsi dopo l’ordine esecutivo del 2 aprile. Il rischio concreto è un’escalation tariffaria che renderebbe il mondo più povero e colpirebbe anche l’Italia. Servono negoziati basati su dati reali. Lo scorso anno, il deficit Usa per beni e servizi con l’Europa è stato pari a meno di sei decimi di punto del Pil americano. Vale la pena per questo mettere in discussione le alleanze occidentali di lunga e benefica tradizione? Penso, di conseguenza, che i dazi siano più una scelta politica che economica. L’impatto maggiore riguarderà acciaio, alluminio e prodotti alimentari, con possibili ripercussioni sull’occupazione, specie per le pmi esportatrici. Mentre per il lusso e quello che noi chiamiamo il ‘Sense of Italy’, cioè prodotti che suscitano emozioni uniche e non riproducibili, gli effetti potrebbero essere limitati. La soluzione? Diplomazia commerciale, accordi ragionevoli, visione strategica. E politica monetaria espansiva, cosa da compensare in parte il maggiore costo delle nostre esportazioni”.

Prosegue poi Sangalli sull’e-commerce: “La chiave è l’integrazione tra fisico e digitale, sfruttando strumenti come il social commerce, ovvero la vendita di prodotti e servizi direttamente attraverso i social media, la vendita online locale e le piattaforme di prossimità. In ogni caso, i piccoli esercizi devono puntare su ciò che l’e-commerce non può offrire: rapporto umano, personalizzazione e servizi di qualità. In altre parole, occorre innovare, ma senza rinunciare all’identità: l’esperienza in negozio, la fiducia e il valore del territorio restano fattori insostituibili. Servono anche politiche adeguate per garantire una concorrenza leale, perché non possiamo avere regole diverse per chi vende online e per chi tiene aperto un negozio fisico. Il commercio di prossimità è parte del tessuto sociale delle città e va tutelato con investimenti e strategie mirate”. E poi: “I consumatori hanno una grande libertà di scelta. Mantenere il pluralismo distributivo é fondamentale, ma serve un equilibria tra grande distribuzione e commercio di prossimità, entrambi essenziali per il tessuto economico e sociale del Paese. Come ho detto, i piccoli negozi offrono valore aggiunto in termini di qualità, servizio e legame con il territorio, ma hanno bisogno di condizioni di concorrenza eque. Per questo, chiediamo politiche che sostengano la vitalità del commercio di vicinato, con incentivi alla digitalizzazione, alla rigenerazione urbana e alla fiscalità equa, per evitare distorsioni che favoriscano solo le grandi dimensioni o i grandi gruppi”.

E sul caro energia: “Il governo ha adottato alcune misure ma non sono ancora sufficienti. Servono interventi più inclusivi e riforme strutturali, a cominciare da un nuovo impulso all’efficienza energetica, all’incremento della produzione rinnovabile e, certamente, anche al nucleare sostenibile per il quale recentemente il governo ha varato la legge delega. Ma occorre anche una revisione complessiva di tutte le componenti fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette energetiche prevedendo, ad esempio, che la riduzione degli oneri di sistema per le imprese con potenza superiore a 16,5 kW sia estesa anche alle imprese sotto questa soglia. Parallelamente, bisogna agire con interventi tempestivi e coordinati anche a livello europeo per rafforzare la sicurezza energetica e la stabilità dei mercati: penso, in particolare, a strategie di acquisto congiunto per incrementare il potere negoziale del compratore come ad altri meccanismi alternativi di formazione del prezzo dell’energia elettrica”:

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07/04/25

Categoria: Area media

Tipologia: Scenario nazionale





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