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cosa devi fare per evitare multe


Il 15 aprile 2025 rappresenta una data chiave per il calendario fiscale di professionisti, imprese, soggetti Iva e associazioni. Un giorno da segnare con attenzione, poiché coincide con obblighi rilevanti legati alla registrazione di fatture, scontrini e documentazione contabile. Chi dimentica questa scadenza rischia sanzioni, perdita di agevolazioni e contenziosi con l’Agenzia delle Entrate.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli adempimenti previsti e quali soggetti sono interessati da questa scadenza.

Fatture differite: cosa sono e quando si emettono

La prima scadenza del 15 aprile riguarda la registrazione delle fatture differite. Parliamo di fatture relative a consegne o prestazioni di servizi effettuate nel mese di marzo 2025, ma documentate da un documento di trasporto (DDT) o da altro documento idoneo.

Le fatture differite si distinguono perché non vengono emesse contestualmente all’operazione, ma entro il 15 del mese successivo, e possono includere più operazioni effettuate nel medesimo mese, purché siano tutte documentate.

Questa modalità è molto utilizzata nel commercio all’ingrosso, nella fornitura continuativa di beni o servizi, o in settori in cui è comune riepilogare più consegne in un’unica fattura.

Per rispettare gli obblighi fiscali, è fondamentale:

  • che il documento riepilogativo sia emesso e registrato entro il 15 aprile 2025
  • che riporti tutti i riferimenti ai DDT o documenti similari
  • che indichi in modo chiaro le operazioni e i soggetti coinvolti

In caso contrario, si rischiano sanzioni per omessa fatturazione e irregolarità contabili, con potenziali ricadute anche in sede di controlli.

Registrazioni contabili: obbligo per scontrini, ricevute e fatture sotto i 300 euro

La seconda scadenza fiscale del 15 aprile coinvolge i soggetti passivi Iva che devono annotare nei registri contabili i documenti di importo inferiore a 300 euro. Tra questi:

  • Scontrini fiscali
  • Ricevute
  • Fatture di piccolo importo

Queste registrazioni vanno effettuate con un totale cumulativo, purché venga conservata la documentazione. In particolare, il contribuente può annotare il totale complessivo di più operazioni, a condizione che siano effettuate nel medesimo giorno e verso diversi clienti.

L’obiettivo è semplificare la tenuta dei registri per le aziende e le attività commerciali che operano con una clientela al dettaglio, evitando una registrazione singola per ogni documento di basso valore.

Il 15 aprile 2025 è quindi la data limite per le operazioni avvenute a marzo, e il mancato rispetto del termine può comportare irregolarità formali e problemi in sede di verifica fiscale.

Le associazioni senza scopo di lucro e le sportive dilettantistiche

Anche le associazioni che operano con regime agevolato (L. 398/1991) sono coinvolte nella scadenza del 15 aprile. In particolare, devono annotare nel proprio registro gli introiti e corrispettivi derivanti da attività commerciali svolte a marzo 2025.

Questo obbligo riguarda:

  • Associazioni culturali
  • Associazioni sportive dilettantistiche
  • Organizzazioni di volontariato con attività accessorie

L’annotazione deve avvenire nel registro approvato con D.M. 11 febbraio 1997, anche in forma cumulativa. È comunque obbligatorio indicare:

  • la data dell’incasso
  • la natura dell’operazione
  • l’importo complessivo percepito

Questa regola ha lo scopo di monitorare i proventi di natura commerciale, evitando che vengano superati i limiti previsti dalla normativa agevolata. In caso contrario, l’associazione rischia la perdita del regime agevolato, con conseguente obbligo di adottare la contabilità ordinaria e la piena imposizione fiscale.

Obblighi per altri soggetti Iva e intermediari

Oltre ai soggetti sopra menzionati, la scadenza del 15 aprile 2025 può riguardare anche:

  • Intermediari di affitti brevi (che devono comunicare gli importi incassati a titolo di canone)
  • Esercenti di pompe di benzina (con obblighi mensili legati alle operazioni di cessione carburanti)
  • Compagnie assicurative (con scadenze specifiche per l’invio dei dati alle autorità fiscali)

Il 15 aprile è quindi una data in cui più categorie di contribuenti devono tenere alta l’attenzione, per evitare sanzioni legate all’omissione o tardività nella trasmissione e registrazione dei dati fiscali.

Le conseguenze in caso di mancato adempimento

Il mancato rispetto degli obblighi del 15 aprile può comportare pesanti conseguenze fiscali. In particolare, si può incorrere in:

  • Sanzioni amministrative per omessa registrazione
  • Sanzioni per irregolarità Iva
  • Decadenza da agevolazioni fiscali per associazioni

È quindi consigliato verificare la propria posizione fiscale con l’aiuto di un commercialista o consulente entro la scadenza, e se necessario predisporre subito la documentazione utile alla registrazione.



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