Quasi 600mila euro, per la precisione 590mila euro, per l’ampliamento della casa di riposo. E’ la somma destinata a Tredozio e raccolta grazie all’iniziativa di Confindustria e da Cgil, Cisl e Uil all’indomani dell’alluvione di maggio 2023. La somma sarà investita per la costruzione di una nuova ala destinata a potenziare i servizi per la popolazione anziana, migliorando la qualità dell’assistenza offerta alla comunità.
L’accordo relativo all’erogazione delle risorse raccolte tramite il “Fondo di intervento per la popolazione dell’Emilia Romagna” è stato sottoscritto martedì in Regione, alla presenza del presidente Michele de Pascale, della sottosegretaria alla presidenza, con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, Luca Rossi, direttore generale di Confindustria Emilia-Romagna, Luigi Giove, segretario organizzativo della Cgil Nazionale, Massimo Bussandri, segretario della Cgil Emilia-Romagna, Federico Libertino, del dipartimento nazionale di organizzazione Cgil, Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl, Orietta Ruccolo, della segretaria organizzativa regionale Cisl Emilia-Romagna, Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna, Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo confederale Uil, e Luca Cerusa, di Uil nazionale. Alla cerimonia di consegna dei fondi era presente anche il sindaco Giovanni Ravagli.
“Un ringraziamento profondo per la generosità dei dipendenti di Confindustria e Cgil Cisl e Uil che hanno donato la retribuzione di ore lavoro per aiutare le nostre comunità particolarmente sfortunate e colpite dall’Alluvione del maggio 2023 e, in diverse occasioni, anche da eventi successivi verificatisi nel 2024 – ha dichiarato il sindaco -. Tredozio, oltre all’alluvione, ha subito anche il terremoto del settembre 2023 che se, fortunatamente, non ha causato feriti o morti, ha reso inagibile tutti gli edifici pubblici e molti edifici privati. Ringrazio anche la Regione che ha scelto di destinare l’assegnazione di queste risorse anche a Tredozio. L’amministrazione comunale non ha avuto dubbi su come utilizzare al meglio questa donazione: è stata subito individuata come priorità la Casa Residenza per Anziani che, prima del terremoto, aveva 42 posti letto con 18 posti convenzionati con l’Azienda Ausl; a seguito dell’evento, ben 22 ospiti sono stati spostati in un’altra struttura a Faenza”.
“Ad oggi, a seguito di alcuni lavori di riparazione effettuati lo scorso anno, abbiamo ottenuto il rientro di 12 ospiti ma 10 rimangono ancora delocalizzati – prosegue il primo cittadino -. Questo comporta consistenti costi aggiuntivi di gestione che mettono a serio rischio i conti economici della struttura: abbiamo pertanto la necessità che questi ultimi ospiti rientrino prima possibile nella sede di Tredozio. C’è da tener presente che la Casa Residenza per Anziani, accoglie anche ospiti non autosufficienti e offre inoltre servizio diurno, servizio lavanderia, pasti, assistenza domiciliare. Sono servizi che interessano tutta la comunità e coinvolgono anche diversi residenti che lavorano all’interno della struttura. E’ chiaro come la sopravvivenza della Casa Residenza sia importantissima per un piccolo paese come Tredozio, che soffre, come tutti i paesi della montagna romagnola, di spopolamento e invecchiamento della popolazione. Con la donazione si potrà coprire una parte importante dei costi per la riparazione dei danni all’edificio esistente o la realizzazione una nuova ala. Per questi motivi, ringrazio ancora calorosamente tutti coloro che hanno contribuito, con un gesto di grande solidarietà, a donarci queste risorse”.
I progetti, tutti di pubblica utilità, sono stati individuati dalla Regione in seguito a un’istruttoria e dopo un’attenta ricognizione, d’intesa con i referenti regionali di Anci, Upi e Città Metropolitana di Bologna. “Questa donazione è un segnale concreto di vicinanza e sostegno alle comunità colpite dalle alluvioni – affermano de Pascale e Rontini -. Un gesto di straordinaria generosità da parte del mondo produttivo, che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra imprese, lavoratori e istituzioni, che uniscono le forze per la ricostruzione e il rilancio dei territori colpiti. Un ringraziamento a Confindustria, ai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e a tutte le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati e le aziende che hanno offerto il proprio generoso contributo, dimostrando ancora una volta quanto la solidarietà e il senso di comunità siano valori profondamente radicati nel nostro tessuto produttivo e sociale”.
“Questi fondi – aggiungono – rappresentano un contributo prezioso per restituire ai cittadini servizi essenziali. La tempestività con cui imprese e lavoratori hanno risposto all’emergenza conferma il forte legame con il territorio e la volontà concreta di aiutare chi ha subito danni. La Regione garantirà il buon esito degli interventi, monitorandone l’avanzamento e assicurando che ogni risorsa venga impiegata in modo efficace e trasparente”. “Abbiamo voluto dare concretezza alla solidarietà di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e imprese- sottolineano anche Confindustria e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, nazionali e dell’Emilia-Romagna-, trasformando le donazioni raccolte in interventi di pubblica utilità, capaci di restituire spazi e servizi essenziali alle comunità colpite. Interventi che vanno oltre il semplice sostegno economico, ma che puntano a ricostruire, non solo le infrastrutture, ma anche il senso di appartenenza e coesione sociale, valori fondamentali per il futuro di queste comunità”. La Regione Emilia-Romagna garantirà il coordinamento e il monitoraggio degli interventi, assicurando trasparenza nell’utilizzo delle risorse e il rispetto dei tempi di realizzazione.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link