Marcato alla CNA: «In questi anni abbiamo destinato 1,2 miliardi per le imprese venete»


«Siamo in un momento storico complesso, segnato da forti tensioni geopolitiche e da una crescente instabilità nei mercati globali, nonostante questo le piccole e medie imprese del Veneto trovano ancora una volta nella Regione un interlocutore attento e presente». Lo ha ribadito con forza l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Roberto Marcato, intervenuto ieri a Venezia, nella prestigiosa cornice di Palazzo Loredan, in occasione dell’evento organizzato da CNA Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna dal titolo “Dal mondo ai territori. Le piccole e medie imprese nell’incertezza del quadro geopolitico mondiale”.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la tredicesima edizione dell’Osservatorio e Territorio, realizzata da CNA con il supporto del Centro Studi Sintesi, che analizza l’impatto delle dinamiche internazionali sulle PMI italiane. Un momento di confronto prezioso, che ha permesso all’assessore Marcato di fare il punto sulle politiche regionali per lo sviluppo economico, con un bilancio che parla chiaro: oltre 1,2 miliardi di euro messi a disposizione delle imprese venete negli ultimi anni, attraverso fondi regionali, statali ed europei.

Marcato ha sottolineato l’importanza di costruire politiche calate sulle esigenze specifiche del territorio, in un’ottica federalista e autonomista, capace di riconoscere le peculiarità di un sistema produttivo come quello veneto, composto principalmente da piccole e micro imprese. «La prima cosa che dovrebbe fare una Regione è capire chi è il proprio interlocutore – ha affermato – perché ogni territorio ha una storia a sé, ha peculiarità ed esigenze uniche, ha una struttura produttiva particolare che i provvedimenti a pioggia, in ottica centralistica, non possono soddisfare».

Tre sono i pilastri delle politiche regionali per lo sviluppo economico, come delineato da Marcato: innovazione, energia e ambiente, e credito. Su quest’ultimo punto, l’assessore ha annunciato l’imminente presentazione di un piano regionale innovativo per il sistema del credito, finalizzato a colmare quella che è da sempre una delle principali fragilità per le imprese: l’accesso ai finanziamenti.

Sul fronte dell’innovazione, Marcato ha ricordato i risultati ottenuti con le Reti Innovative Regionali, alle quali sono stati destinati 60 milioni di euro nella precedente programmazione e 90 milioni nella nuova, con orizzonte al 2027. «Un investimento mirato a supportare la ricerca e lo sviluppo all’interno delle PMI venete», ha dichiarato.

Anche il tema dell’energia ha avuto ampio spazio nell’intervento dell’assessore. Con il nuovo Piano energetico regionale, la Regione ha attivato un programma di interventi del valore complessivo di 8,7 miliardi di euro, puntando a ridurre la dipendenza energetica dal 50% al 34% entro il 2030, attraverso una strategia che mette insieme risorse regionali, statali ed europee, e che promuove efficienza, innovazione e sostenibilità ambientale.

Marcato ha poi affrontato anche il tema dei dazi e della concorrenza tra Paesi europei, criticando la mancanza di omogeneità nelle politiche economiche della UE. «Paghiamo l’energia molto più cara di Germania e Francia – ha osservato – e questa è, di fatto, concorrenza sleale. Un mercato comune dovrebbe avere un’omogeneità che non è mai stata costruita: c’è solo l’unione monetaria, ma mancano politiche economiche e sociali comunitarie».

Un messaggio chiaro, che rivendica l’autonomia delle Regioni nel costruire strategie efficaci, ma anche la necessità di colmare le disuguaglianze all’interno dell’Unione Europea, affinché le PMI possano competere ad armi pari. Le parole di Marcato riflettono una visione coerente con l’identità produttiva del Veneto: quella di un territorio dinamico, resiliente e capace di innovare, ma che chiede strumenti concreti per affrontare le sfide del presente e del futuro.

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