Lavoro nel settore ICT, +630 mila posti in tutta Italia: le figure più richieste




Fonte foto: iStock


Il settore ICT in Italia si conferma uno dei pilastri della trasformazione digitale del Paese, registrando una crescita costante sia in termini di imprese attive che di occupazione. Alla fine del 2024, il numero di addetti impiegati nel settore ha raggiunto quota 631.500, con un aumento del 3,4% rispetto al 2023. Parallelamente, il comparto conta 132.400 imprese, segnando un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente.


Questi dati emergono dall’Osservatorio Trimestrale del settore ICT, frutto della collaborazione tra Anitec-Assinform e InfoCamere, che per la prima volta fornisce un quadro dettagliato della struttura e delle performance economiche dell’intero settore ICT in Italia.

La crescita del settore ICT in Italia, tra opportunità e sfide

Il costante sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) in Italia testimonia l’importanza sempre maggiore che la digitalizzazione sta avendo per il tessuto economico nazionale. L’incremento del numero di imprese e addetti evidenzia infatti un mercato in espansione, sostenuto prima di tutto dalla crescente domanda di soluzioni tecnologiche innovative.

I dati, in particolare, rivelano come il segmento di Software e Consulenza IT sia il principale motore del settore, con 56.707 imprese all’attivo e un numero di addetti ai lavori pari a 379.607. Questo comparto, trainato dalla crescente richiesta di soluzioni software avanzate, intelligenza artificiale e servizi di cybersecurity, continua a espandersi in modo significativo. A seguire troviamo il comparto dei Servizi IT, con 55.292 imprese e 125.430 addetti, che rappresenta un altro elemento chiave del settore, in quanto fornisce servizi essenziali per la digitalizzazione delle aziende italiane.

Le figure più richieste

Questa espansione ha determinato una crescente domanda di professionisti qualificati. Tra le figure più ricercate nel settore ICT in Italia figurano:​

  • Sviluppatori Software e Web Developer specializzati in linguaggi come Java, Python e JavaScript, essenziali per la progettazione e manutenzione di infrastrutture digitali avanzate;
  • Data Analyst e Data Scientist che raccolgono e interpretano grandi quantità di dati per supportare le decisioni aziendali;
  • ingegneri esperti in Intelligenza Artificiale e Machine Learning che sviluppano sistemi e algoritmi che permettono alle macchine di apprendere dai dati e prendere decisioni autonome;
  • specialisti in Cybersecurity responsabili della protezione dei sistemi informatici e delle reti da minacce esterne e interne;
  • cloud Engineer esperti nella progettazione, implementazione e gestione di soluzioni basate su cloud​

Il futuro del settore ICT in Italia

L’Osservatorio Trimestrale del settore ICT ha poi evidenziato per la prima volta la crescita delle startup e PMI innovative operanti nel comparto. Questo segmento, infatti, non solo sta guadagnando sempre più importanza grazie alla capacità di proporre soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ma è destinato a crescere sempre di più perché in aumento sono le richieste e le nuove esigenze di digitalizzazione delle imprese italiane.

Il trend positivo del settore ICT suggerisce che l’Italia sta compiendo passi avanti nella digitalizzazione, ma restano alcune criticità da affrontare per garantirne una crescita sostenibile. Tra le priorità, vi sono la necessità di implementare le politiche di sostegno alle PMI e alle startup innovative, nonché quella di investire in formazione di nuove competenze per colmare il gap di professionalità richieste dal mercato del lavoro digitale.

A confermarlo è anche Daniele Lombardo, Consigliere con delega alle politiche per la trasformazione digitale delle PMI di Anitec-Assinform, secondo cui il comparto – nonostante le potenzialità – si trova oggi ad affrontare diverse sfide strutturali, tra cui la frammentazione delle imprese, la disomogenea distribuzione territoriale e la necessità di maggiori investimenti per supportare la crescita delle PMI e delle startup innovative.

L’ICT si conferma dunque un comparto strategico per il futuro economico del Paese, capace di creare nuove opportunità lavorative e di trainare l’innovazione in tutti i settori. Con oltre 630 mila addetti e un numero di imprese in costante aumento, il settore rappresenta una leva fondamentale per la competitività dell’Italia nell’era digitale. Tuttavia, per mantenere questo trend positivo, sarà cruciale adottare misure che favoriscano lo sviluppo di un ecosistema più solido e sostenibile, in grado di valorizzare appieno il potenziale delle imprese e dei lavoratori del comparto ICT.





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