Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. (“Terna”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato l’Aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 e i risultati al 31 dicembre 2024 del Gruppo, presentati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia.
“Vorrei riassumere in tre punti i capisaldi dell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 presentato oggi: significativo incremento degli investimenti che, con 17,7 miliardi di euro in cinque anni, segnano un nuovo record per Terna; programmazione territoriale, per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete, che renderemo ancora più affidabile ed efficiente; rafforzamento del ruolo del Gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell’indipendenza energetica del Paese”, ha sottolineato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Puntiamo su sostenibilità e digitalizzazione per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese, a ridotto impatto ambientale, e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico. Con i risultati ottenuti nel 2024, frutto del lavoro e della competenza delle nostre persone, continuiamo a creare valore per i nostri stakeholder e ci confermiamo come un Gruppo sempre più solido nel panorama energetico nazionale, consapevoli della responsabilità che ci è stata affidata: abilitare la transizione energetica, garantendo i più alti livelli di qualità del servizio di trasmissione, al minor costo possibile per imprese e cittadini”.
AGGIORNAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE 2024-2028
Scenario e principali linee strategiche dell’aggiornamento di Piano
Con complessivi 17,7 miliardi di euro di investimenti, Terna consolida il proprio ruolo di abilitatore della transizione energetica e accelera significativamente l’impegno al servizio del Paese verso la decarbonizzazione e la riduzione della dipendenza dell’Italia dalle fonti di approvvigionamento estere.
Gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo prevedono, entro il 2030, una riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. I target di decarbonizzazione al 2030 sono molto ambiziosi anche a livello nazionale, secondo quanto stabilito dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) aggiornato nel 2024: il 63% dei consumi finali del settore elettrico al 2030 dovrà essere soddisfatto da produzione rinnovabile, con una capacità installata di fotovoltaico ed eolico che nel nostro Paese dovrà raggiungere i 107 GW, rispetto ai 50 GW installati a fine 2024.
Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 si confermano gli obiettivi strategici che Terna, per adempiere al suo ruolo di Transmission System Operator nazionale, dovrà perseguire. Il Gruppo dovrà abilitare l’integrazione della nuova capacità di generazione rinnovabile attraverso l’espansione dell’infrastruttura di rete, da pianificare e realizzare insieme allo sviluppo dei sistemi di accumulo e all’incremento dell’adeguatezza del sistema elettrico. Sarà inoltre necessario favorire una maggiore indipendenza energetica del sistema elettrico nazionale. La capacità rinnovabile che verrà installata nei prossimi anni ha infatti anche l’obiettivo di ridurre la dipendenza italiana dalle commodities importate da paesi stranieri. Solo la massima integrazione delle rinnovabili e la più efficiente gestione dei flussi di energia potranno infatti garantire all’Italia un futuro energetico più sicuro e indipendente, con una diminuzione della volatilità dei prezzi per l’utente finale.
Terna dovrà anche garantire il servizio di trasmissione dell’energia al Paese, con standard di assoluta qualità in uno scenario sempre più mutevole, nonché assicurare il più elevato livello di sicurezza della rete di trasmissione, sia in termini di protezione degli asset fisici sia di cybersecurity, introducendo innovative soluzioni digitali e tecnologiche per far fronte a nuove sfide. Un obiettivo fondamentale sarà, infine, quello legato all’incremento della resilienza delle infrastrutture, di fronte all’intensificarsi della frequenza di eventi meteorologici estremi.
Pur mantenendo inalterate le linee strategiche di fondo, l’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 rafforza il concetto di Duplice Transizione – Energetica e Digitale, necessaria a garantire una Just Transition equa e inclusiva per tutti gli stakeholders.
Secondo l’aggiornamento approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, Terna investirà in cinque anni complessivamente 17,7 miliardi di euro, con un incremento di 1,2 miliardi di euro (+7%) nello stesso arco temporale del precedente Piano.
Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, la sostenibilità degli investimenti si conferma elemento essenziale per la creazione di valore per l’azienda e per il sistema nel suo complesso. Oltre il 99% degli interventi di Terna, infatti, è considerato sostenibile secondo i criteri di ammissibilità introdotti dalla Tassonomia Europea.
Le attività di sviluppo del Gruppo Terna continueranno a essere focalizzate lungo due direttrici strategiche: Attività Regolate in Italia e Attività Non Regolate.
Attività Regolate in Italia: nuovo record storico di investimenti
Le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna prevede di investire 16,6 miliardi di euro complessivi nel quinquennio 2024-2028 per sviluppare e ammodernare la rete di trasmissione elettrica nazionale. Si tratta del Piano di investimenti regolati più alto di sempre per Terna con un incremento del 7% rispetto al precedente Piano.
Terna ha registrato un deciso avanzamento nell’execution dei principali progetti che hanno mostrato importanti progressi negli ultimi 12 mesi in termini di autorizzazioni e catena di fornitura: circa il 90% dei progetti di investimento è stato autorizzato dalle Autorità competenti (rispetto al 79% di marzo 2024) e circa l’80% di essi è coperto da contratti di approvvigionamento (rispetto al 70% di marzo 2024). Questi numeri dimostrano i significativi passi avanti di Terna nel garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati nei tempi stabiliti. Il Gruppo ha agito principalmente riducendo le tempistiche medie dei procedimenti autorizzativi, grazie alla razionalizzazione dei processi interni e a una costante collaborazione con le comunità locali, e rafforzando le relazioni con i principali fornitori.
Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, Terna prevede di investire complessivamente 10,8 miliardi di euro in cinque anni per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale.
Il 14 marzo 2025, Terna ha presentato il Piano di Sviluppo 2025-2034 che prevede oltre 23 miliardi di euro di investimenti in un orizzonte temporale di dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano decennale 2023-2032). Gli interventi previsti da Terna riguardano principalmente la realizzazione di linee ad alta tensione in corrente continua, tra cui numerosi collegamenti in cavo sottomarino. Gli interventi di Piano garantiranno l’incremento della capacità di scambio di energia tra le diverse zone di mercato (che raggiungerà circa 39 GW rispetto ai 16 GW di oggi) e la risoluzione delle congestioni di rete, l’integrazione nella rete della crescente energia prodotta da fonti rinnovabili e il miglioramento della qualità del servizio. Anche lo sviluppo delle interconnessioni con gli altri paesi, con il previsto aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali, aumenterà l’affidabilità e la sicurezza del nostro sistema elettrico, rafforzando il ruolo dell’Italia quale hub energetico del Mediterraneo.
I più importanti progetti infrastrutturali del Piano Industriale 2024-2028 includono il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che unirà Sardegna, Sicilia e Campania; il collegamento sottomarino Bolano-Annunziata, fra Calabria e Sicilia, gli elettrodotti a 380 kV Colunga-Calenzano (fra Emilia-Romagna e Toscana) e Chiaramonte-Gulfi-Ciminna (in Sicilia).
Fra i progetti di interconnessione con l’estero sono previsti Elmed, il primo collegamento elettrico sottomarino in corrente continua tra Europa e Africa, che unirà l’Italia alla Tunisia, l’infrastruttura tra Sardegna, Corsica e Penisola italiana (Sa.Co.I.3) e il raddoppio dell’interconnessione tra l’Italia e la Grecia.
Completano il panorama degli investimenti di sviluppo della rete, previsti nel decennio del Piano di Sviluppo 2025-2034, progetti come l’Adriatic Link, il collegamento sottomarino che unirà l’Abruzzo e le Marche, l’elettrodotto in corrente continua Milano-Montalto, che collegherà Lazio e Lombardia passando per Toscana, Liguria e Emilia-Romagna, il collegamento Central Link fra Umbria e Toscana, la Dorsale Adriatica, collegamento sottomarino in corrente continua tra Foggia e Forlì, l’elettrodotto a 380 kV Montecorvino-Benevento (in Campania).
L’incremento degli investimenti nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 si concentra principalmente sul rinnovo degli asset elettrici e sul Piano di Sicurezza.
Terna investirà 3,6 miliardi di euro per le attività di rinnovo ed efficienza degli asset, rispetto ai circa 2,9 miliardi di euro previsti nel precedente Piano. Gli interventi riguardano principalmente la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e la sostituzione delle componenti obsolete. Rientrano in queste attività anche gli interventi per la digitalizzazione nella rete di trasmissione attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie data driven, l’adozione di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale e l’impiego della robotica.
Gli investimenti di Terna per il Piano di Sicurezza salgono a 2,3 miliardi di euro, rispetto ai circa 1,7 miliardi di euro previsti nel precedente Piano. In tale ambito, il Gruppo ha previsto una serie di interventi finalizzati a rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico, come, ad esempio, l’installazione di compensatori sincroni, resistori e STATCOM per la gestione dei flussi di energia nei punti più critici della rete, o come il potenziamento delle iniziative di cybersecurity a difesa del sistema. Gli investimenti per il Piano di Sicurezza includono anche quelli dedicati alla resilienza della rete. Terna si trova oggi a dover affrontare anche le sfide legate alla crescente frequenza di eventi meteorologici estremi: in Italia, nel 2024, si sono registrati 350 eventi climatici estremi, circa sei volte il numero rilevato nel 2015. Si è dunque ritenuto necessario incrementare gli sforzi per un’infrastruttura più robusta. La prevista crescita degli investimenti servirà a implementare tutte le azioni mirate e le soluzioni innovative necessarie per incidere positivamente sull’aumento della resilienza della rete elettrica di fronte ai rischi connessi al cambiamento climatico.
Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Regulatory Asset Base, RAB) crescerà dai 22,5 miliardi di euro nel 2024 a circa 32 miliardi di euro nel 2028, con un tasso di crescita annuo composto (Compound Annual Growth Rate, CAGR) del 9% circa nell’arco di Piano, in miglioramento rispetto all’8% del precedente Piano. A fine 2025, la RAB sarà pari a 24,8 miliardi di euro.
Attività Non Regolate: nuovo assetto societario e significativa crescita del loro contributo
Le Attività Non Regolate contribuiranno a generare nuove opportunità di business grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica, in coerenza con il core business di Terna.
All’inizio di marzo 2025, Terna ha annunciato il nuovo assetto societario di Terna Energy Solutions, la società del Gruppo che gestisce le Attività a mercato e che si propone come polo di riferimento nelle competenze strategiche per la transizione energetica e digitale delle imprese attraverso la sua rete di società controllate: Tamini, società italiana leader nel settore dei trasformatori, Brugg, azienda di riferimento nel settore dei cavi terrestri, e Altenia, società in cui sono confluite le attività di system integrator con competenze specializzate e diversificate per la progettazione, costruzione, manutenzione ed efficientamento di impianti elettrici in media e alta tensione, rinnovabili e sistemi di accumulo a batteria (Battery Energy Storage System, BESS), in precedenza fornite separatamente da LT, Terna Energy Solutions e Avvenia.
Nello specifico, le attività industriali di Terna, tra cui quelle del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini, supporteranno anche la catena di fornitura del Gruppo nella realizzazione dei progetti regolati delineati nel Piano, contribuendo, attraverso forniture essenziali e servizi strategici per lo sviluppo, al funzionamento e alla manutenzione della Rete di Trasmissione Nazionale. A tal riguardo, si sta lavorando per efficientare e ampliare la capacità produttiva di Brugg e Tamini: per quest’ultima, in particolare, è stato avviato lo studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo. È inoltre prevista una crescita delle attività nel mercato dei servizi per il fotovoltaico (Operation&Maintenance di impianti), negli energy services (servizi di consulenza per l’efficientamento energetico), nonché lo sviluppo delle offerte di connettività per operatori di telecomunicazioni, con nuovi contratti e l’ingresso in ulteriori mercati. Facendo leva sulle competenze maturate in questi ambiti e utilizzando asset strategici, queste attività sfrutteranno le opportunità di mercato, contribuendo al raggiungimento della transizione energetica, e creeranno valore sia per il Gruppo Terna che per il Paese.
Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 730 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano (+22% rispetto al precedente Piano), a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e di un basso profilo di rischio.
TRANSIZIONE DIGITALE E INNOVAZIONE: ULTERIORE ACCELERAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
L’innovazione, le nuove tecnologie e la digitalizzazione continueranno ad avere un ruolo chiave, ancor più centrale, per gestire la crescente complessità del sistema elettrico e abilitare la Duplice Transizione – Energetica e Digitale. Con l’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, Terna ha dunque programmato di investire nella trasformazione digitale dell’azienda 2,4 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 20% rispetto ai circa 2 miliardi di euro del precedente Piano.
Gli investimenti riguarderanno una serie di ambiziose iniziative di innovazione e di digitalizzazione lungo l’intera catena del valore del Gruppo e interesseranno anche l’organizzazione aziendale. Tra le iniziative di rilievo, in ambito ingegneria di rete si procederà con la digitalizzazione dei cantieri attraverso software a supporto della pianificazione (Building Information Modelling, BIM) che offrono modelli 3D dell’infrastruttura e memorizzano tutte le informazioni utili a procedere nell’avanzamento dei progetti con maggiore flessibilità e in linea con la tempistica pianificata. Proseguiranno anche le attività di installazione sulle infrastrutture di sensori Internet of Things (IoT) e di altri strumenti predittivi al fine di creare un Digital Twin della rete che faciliti la manutenzione, anche predittiva, degli asset e assicuri un adeguato livello di servizio e il controllo dei costi. Per le attività di System Operator, saranno elaborati e adottati algoritmi sempre più performanti, basati sull’Intelligenza Artificiale, che supporteranno gli operatori delle sale controllo nelle operazioni di dispacciamento dell’energia e di potenziamento della capacità di trasmissione, in uno scenario di maggiore complessità del sistema elettrico, a seguito della crescente integrazione delle fonti rinnovabili nella rete. Saranno inoltre rafforzati gli investimenti in cybersecurity per migliorare la sicurezza degli asset digitali e fisici del Gruppo, dei processi interni e delle stesse persone di Terna. La digitalizzazione coinvolgerà anche i processi di gestione delle risorse umane che, grazie a un crescente tasso di adozione di soluzioni digitali e innovative, potranno beneficiare di un aumento dell’efficienza e di una maggiore efficacia nei processi decisionali, in linea con l’obiettivo di una trasformazione, anche culturale, dei modelli di lavoro a supporto della Duplice Transizione – Energetica e Digitale.
CONFERMATE TUTTE LE ATTIVITÀ DEL PIANO DI SOSTENIBILITÀ E IMPEGNO A SOTTOSCRIVERE UN PROGRAMMA PER RAGGIUNGERE IL TARGET NET ZERO SCIENCE BASED AL 2050
L’obiettivo di abilitare la transizione energetica coincide per Terna con l’affermazione di un modello di business sostenibile e con l’implementazione di una serie di attività con cui il Gruppo si impegna a perseguire una Just Transition: un processo giusto, inclusivo e attento ai possibili impatti su tutti gli stakeholder. Tali attività sono contenute nel Piano di Sostenibilità che, a conferma del ruolo sempre più centrale della sostenibilità nelle strategie di Terna, è parte integrante del Piano Industriale del Gruppo.
L’aggiornamento conferma tutti i progetti e le azioni di sostenibilità portate avanti dall’azienda e aggiunge, rispetto al precedente Piano, l’avvio di un programma, in linea con i requisiti previsti per la certificazione da parte dell’organizzazione internazionale Science Based Targets initiative (SBTi), per impegnarsi a raggiungere il target Net Zero Science Based al 2050.
In tema di sostenibilità ambientale, Terna conferma l’impegno a ridurre del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2 rispetto al 2019 secondo il Science Based Target adottato. Il Gruppo, inoltre, ribadisce la propria volontà di posizionarsi tra le aziende più impegnate a livello globale nella tutela degli ecosistemi e della biodiversità e conferma l’obiettivo dell’adozione di un nuovo Science Based Target for Nature entro il 2026.
In tema di sostenibilità della catena del valore, è confermato l’impegno di Terna a integrare i princìpi della circolarità nel proprio modello di business, con l’ambizione di avviare già a partire dal 2026, in anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa, una prima applicazione dei requisiti stabiliti dalla Corporate Sustainability Due Diligence Directive della Commissione Europea (Direttiva 2024/1760).
Si confermano, inoltre, centrali nell’operato di Terna l’attenzione alla sicurezza sul lavoro e l’impegno nel garantire il più alto livello possibile di coinvolgimento degli stakeholder nella conduzione del proprio business.
FONDAZIONE TERNA
Relativamente alla creazione di valore condiviso, la Fondazione Terna, costituita il 30 luglio 2024, concentrerà le proprie attività su tre principali aree di intervento, tutte riconducibili a un obiettivo generale di inclusione sociale: la diffusione di una cultura energetica, promuovendo l’alfabetizzazione energetica anche attraverso iniziative educative di coinvolgimento delle generazioni più giovani; il contrasto alla povertà energetica; la definizione di programmi che favoriscano l’accesso al mercato del lavoro e le nuove opportunità professionali nel settore dell’energia.
PRINCIPALI RISULTATI ATTESI NELL’AGGIORNAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE 2024-2028
Terna conferma l’impegno a mantenere una solida struttura finanziaria che contribuirà a sostenere la crescita degli investimenti e continuerà a garantire un’attrattiva politica dei dividendi. Inoltre, l’impegno costante del Gruppo nell’execution del Piano Industriale e nel conseguimento dei relativi obiettivi economico-finanziari è confermato dal raggiungimento e superamento delle guidance comunicate ai mercati finanziari per i risultati del 2024 che costituiscono una solida base di partenza per conseguire i nuovi target previsti dall’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028.
I ricavi di Gruppo nel 2028 sono previsti in crescita a 5,19 miliardi di euro, rispetto ai 4,60 miliardi di euro del precedente Piano, e l’EBITDA a 3,36 miliardi di euro, rispetto ai 3,25 miliardi di euro del precedente Piano. La crescita media annua (CAGR) nell’arco di Piano sarà di circa il 9% per l’EBITDA. Nel 2025, in particolare, è previsto che i ricavi si attestino a 4,03 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,70 miliardi di euro.
La crescita dei risultati operativi si rifletterà anche sull’utile netto di Gruppo che passerà da 1,08 miliardi di euro nel 2025 a 1,19 miliardi di euro nel 2028 (rispetto a 1,10 miliardi di euro previsto al 2028 dal precedente Piano).
Inoltre, dei 17,7 miliardi di euro di investimenti complessivi di Gruppo nel periodo 2024-2028, Terna prevede di investire 3,4 miliardi di euro nel 2025.
Nonostante l’accelerazione degli investimenti, Terna conferma l’impegno a mantenere una solida e sostenibile struttura del capitale, anche attraverso l’emissione di ulteriori strumenti ibridi. Il costo medio del debito netto di Piano è previsto pari a 3,1%, in miglioramento rispetto al 3,3% previsto nel precedente Piano.
La nuova politica dei dividendi introduce un livello minimo (floor) pari al dividendo 2024 (39,62 centesimi di euro per azione) per l’intero arco di Piano Industriale 2024-28 Update, con l’obiettivo di garantire agli azionisti una remunerazione interessante e solida. La nuova politica prevede, nell’arco di Piano, la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra: (i) il valore del dividendo per azione (Dividend Per Share, DPS) 2024 (39,62 centesimi di euro per azione) e (ii) una crescita annua del dividendo per azione pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento (33,96 centesimi di euro per azione).
RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI DEL 2024
Il contesto macroeconomico europeo e quello italiano del 2024 sono stati caratterizzati da un rientro degli indici inflazionistici rispetto all’anno precedente. In uno scenario in miglioramento, ma comunque volatile, l’utilizzo prevalente del gas naturale come vettore energetico espone l’Italia a rischi di approvvigionamento di natura geopolitica ed economica, con una rilevante vulnerabilità legata alla variabilità dei prezzi delle commodities a causa delle tensioni sui mercati internazionali.
Nel 2024 i consumi di gas naturale in Italia sono risultati in diminuzione del 2,5% rispetto all’anno precedente, con un prezzo stabilizzatosi, negli ultimi due anni, intorno ai 40-50 €/MWh. Poiché l’andamento del prezzo dei combustibili fossili, in particolare quello del gas, incide fortemente sul mercato elettrico, a causa del meccanismo di formazione dei prezzi sul mercato, nel corso del 2024 il valore medio del Prezzo Unico Nazionale (PUN) è stato pari a 109€/MWh, in diminuzione rispetto al dato del 2023 (127€/MWh) e soprattutto ai 304 €/MWh del 2022, ma ancora ben al di sopra dei 52 €/MWh registrati nel 2019. Nel 2024, inoltre, i consumi elettrici italiani sono aumentati del 2,2% rispetto al 2023, attestandosi a 312,3 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno registrato nell’anno il dato più alto di sempre di copertura della domanda, pari al 41,2% (rispetto al 37,1% del 2023).
In tale contesto, Terna ha registrato nel 2024 un miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari, che hanno superato le guidance dell’anno comunicate ai mercati finanziari. Inoltre, il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia ha rafforzato l’impegno al servizio del Paese e della collettività, incrementando significativamente i propri investimenti con l’obiettivo di garantire una Rete di Trasmissione Nazionale più efficiente, resiliente, digitale e in grado di integrare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal PNIEC e dal Green Deal europeo.
Nel complesso, nel corso dell’anno Terna ha dispiegato investimenti per 2.692,1 milioni di euro, i più alti mai registrati nella storia del Gruppo, in crescita del 17,6% sul 2023.
Nel 2024, inoltre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e gli Assessorati regionali competenti hanno autorizzato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, per un valore complessivo di oltre 2,3 miliardi di euro di investimenti. Tra i progetti più rilevanti approvati spiccano i grandi cavi sottomarini come l’Adriatic Link, il collegamento tra Marche e Abruzzo che ottimizzerà lo scambio energetico nella parte centrale della Penisola, Elmed, il ponte energetico tra Italia e Tunisia, co-finanziato dal programma europeo Connecting Europe Facility e l’elettrodotto Bolano-Annunziata che unirà Sicilia e Calabria.
I ricavi del 2024, pari a 3.680,2 milioni di euro, registrano un aumento di 493,5 milioni di euro (+15,5%) rispetto al 2023. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e all’aggiornamento del WACC (Weighted Average Cost of Capital) riconosciuto per il 2024. Significativa crescita anche per i ricavi delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, il maggior contributo derivante dalle attività in ambito Equipment del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg Cables e in ambito Energy Services del Gruppo LT.
L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del 2024 si attesta a 2.566,4 milioni di euro, in crescita di 397,8 milioni di euro rispetto al 2023 (+18,3%), per il miglior risultato delle Attività Regolate.
L’EBIT (Risultato Operativo) dell’esercizio, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 889,0 milioni di euro, si attesta a 1.677,4 milioni di euro, rispetto ai 1.362,3 milioni di euro del 2023 (+23,1%).
Gli oneri finanziari netti del 2024, pari a 171,5 milioni di euro, rilevano un incremento di 53,8 milioni di euro rispetto ai 117,7 milioni di euro del 2023, dovuto principalmente alla sottoscrizione di nuovi finanziamenti a tassi di interesse superiori rispetto a quelli dei debiti esistenti, parzialmente compensati dai maggiori proventi sulle disponibilità liquide e sulle altre attività finanziarie e dai maggiori oneri finanziari capitalizzati.
Il risultato ante imposte si attesta a 1.505,9 milioni di euro, in aumento di 261,3 milioni di euro rispetto al 2023 (+21,0%).
Le imposte dell’esercizio sono pari a 455,0 milioni di euro, in crescita di 90,7 milioni rispetto al 2023 (+24,9%), essenzialmente per il maggior risultato ante imposte e per i maggiori oneri indeducibili rilevati nel corso dell’esercizio. Il tax rate si attesta pertanto al 30,2%, rispetto al 29,3% del 2023.
L’utile netto di Gruppo dell’esercizio è pari a 1.061,9 milioni di euro, in crescita di 176,5 milioni di euro (+19,9%) rispetto agli 885,4 milioni di euro del 2023.
La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 7.524,2 milioni di euro, a fronte dei 6.324,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.692,1 milioni di euro, in forte crescita (+17,6%) rispetto ai 2.290,0 milioni di euro del 2023. Tra i principali progetti dell’esercizio si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna nel cui Ramo Est, quello fra Campania e Sicilia, è stata avviata nei primi mesi del 2025 la prima fase della posa del cavo sottomarino. A ciò si aggiungono gli avanzamenti dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche e del collegamento tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna (Sa.Co.I.3), nonché gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici ‘Milano-Cortina 2026’, quelli per accrescere la capacità di scambio fra la Calabria e la Sicilia (collegamento Bolano-Annunziata), fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (collegamento Paternò-Pantano-Priolo) e le attività realizzative dei collegamenti Colunga-Calenzano, fra Emilia-Romagna e Toscana, e Cassano-Chiari, in Lombardia. Prosegue inoltre il piano di installazione di apparecchiature, fra cui reattori, compensatori sincroni e resistori stabilizzanti, a beneficio della sicurezza della rete, per complessivi 55,2 milioni di euro investiti nel 2024.
Nel periodo sono proseguite anche le attività di rinnovo di linee aeree e di macchinari di stazione che hanno visto, al 31 dicembre 2024, la sostituzione di 1.124 km di terne e di 16 macchine, fra trasformatori, autotrasformatori e reattori, per complessivi 526,6 milioni di euro.
Per finanziare la significativa crescita degli investimenti a sostegno dello sviluppo di un sistema elettrico ancora più efficiente, resiliente e digitale, che garantisca la sicurezza energetica del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 si è attestato a 11.160,4 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro a fine 2023.
L’incremento dell’indebitamento finanziario netto è mitigato dall’emissione obbligazionaria ibrida lanciata il 4 aprile 2024 per un importo di 850 milioni di euro, contabilizzata come strumento di equity.
I dipendenti del Gruppo, a fine 2024, sono pari a 6.420, in crescita di 493 unità rispetto al 31 dicembre 2023. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo di tutte le attività del Gruppo.
RISULTATI ECONOMICI DELLE ATTIVITÀ REGOLATE
Nel corso del 2024, grazie all’ampliamento della base asset regolata (RAB) e all’aggiornamento del WACC (Weighted Average Cost of Capital) riconosciuto per l’anno, i ricavi delle Attività Regolate sono cresciuti a 3.096,2 milioni di euro (2.669,8 milioni nel 2023, +16,0%).
L’EBITDA è quindi pari a 2.461,5 milioni di euro, in aumento di 375,9 milioni di euro rispetto al dato dell’esercizio precedente.
RISULTATI ECONOMICI DELLE ATTIVITÀ NON REGOLATE
Nel 2024, i ricavi delle Attività Non Regolate sono significativamente cresciuti a 584,0 milioni di euro, registrando un +13,0% rispetto ai 516,8 milioni di euro del 2023, grazie soprattutto al maggior contributo da parte del Gruppo Tamini, del Gruppo Brugg Cables e dalle attività in ambito energy services.
L’EBITDA relativo alle Attività Non Regolate dell’esercizio 2024, pari a 107,8 milioni di euro, registra un aumento di 20,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, principalmente per il maggior contributo delle aree Equipment (Gruppo Brugg Cables e Gruppo Tamini) e Connectivity.
RISULTATI 2024 DELLA CAPOGRUPPO – TERNA S.p.A.
Quanto ai risultati della Capogruppo, Terna S.p.A. chiude il 2024 con ricavi pari a 3.023,1 milioni di euro (2.634,8 milioni di euro nel 2023, +14,7%). L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) si attesta a 2.313,4 milioni di euro (1.980,2 milioni di euro nel 2023, +16,8%). L’EBIT (Risultato Operativo), a valle di ammortamenti e svalutazioni per 795,0 milioni di euro, si attesta a 1.518,4 milioni di euro (1.260,9 milioni di euro nel 2023, +20,4%). L’utile netto dell’esercizio si attesta pertanto a 970,4 milioni di euro (834,8 milioni di euro nel 2023, +16,2%).
La situazione patrimoniale e finanziaria mostra un patrimonio netto di 6.976,1 milioni di euro (a fronte di 5.871,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un indebitamento finanziario netto per 10.981,2 milioni di euro (rispetto ai 10.364,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
I PRINCIPALI EVENTI DEL 2024 E SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Business
Nel corso del 2024, Terna ha proseguito nello sviluppo della rete nazionale con l’avanzamento di tutti i principali progetti a supporto della transizione energetica. Grazie agli investimenti nei progetti già citati, durante l’anno sono entrati in esercizio 96 km di terne e 2 nuove stazioni della Rete di Trasmissione Nazionale.
Nell’anno, Terna ha ottenuto l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per realizzare una serie di importanti progetti destinati a rafforzare la rete elettrica nazionale. Tra questi, l’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà Marche e Abruzzo, Elmed, l’interconnessione sottomarina tra Italia e Tunisia che diventerà il primo ponte elettrico fra l’Europa e l’Africa, e l’infrastruttura elettrica Bolano-Annunziata, il cavo sottomarino che unirà Sicilia e Calabria aggiungendosi ai due elettrodotti già attivi: il collegamento Sorgente-Rizziconi (tra Scilla e Villafranca), entrato in esercizio nel 2016, e la linea Bolano-Paradiso, risalente agli anni ’80.
Nell’ambito dell’ampliamento della rete elettrica nazionale, il Gruppo ha inoltre sottoscritto un accordo con Areti, la società controllata da Acea S.p.A. responsabile della distribuzione di energia elettrica. L’intesa prevede l’acquisizione, da parte di Terna, del 100% del capitale sociale di una nuova società di scopo (“NewCo”), che verrà costituita da Areti e alla quale quest’ultima conferirà parte delle proprie infrastrutture in alta tensione situate nell’area metropolitana di Roma.
Per quanto riguarda il Tyrrhenian Link, nei primi mesi del 2025 ha preso il via a Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese (PA), la prima fase della posa del cavo sottomarino del Ramo Est, che collegherà Sicilia e Campania. Prima dell’avvio della posa, ad agosto 2024, Terna ha avviato un progetto sperimentale di trapianto di Cymodocea nodosa, una pianta acquatica protetta, presso l’approdo di Fiumetorto (PA). Si tratta di un’iniziativa all’avanguardia in termini di sostenibilità.
A giugno 2024 è stato lanciato TE.R.R.A., il portale digitale introdotto dalla Legge 11/2024 (già “Decreto Energia”), che Terna ha messo a disposizione di amministratori nazionali e locali, legislatori e soggetti proponenti per la consultazione di informazioni strategiche e rilevanti su Territorio, Reti, Rinnovabili e Accumuli, con l’obiettivo di supportare una pianificazione efficiente delle infrastrutture energetiche.
Nel 2024 Terna ha inoltre firmato un accordo quinquennale con RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), società leader nell’analisi e nella ricerca applicata al settore energetico, finalizzato allo sviluppo e all’applicazione di processi e tecnologie nel campo energetico e ambientale, promuovendo, in tale contesto, iniziative di studio e attività di sviluppo e innovazione.
Inoltre, Terna Forward, società del Gruppo Terna dedicata all’innovazione tecnologica e alle iniziative di Corporate Venture Capital, ha completato, insieme a DXT Commodities S.A. (DXT), società del Gruppo Duferco, un round di investimento da 2,8 milioni di euro, tramite aumento di capitale congiunto, in Wesii, azienda italiana leader di mercato nei servizi di ispezione e telerilevamento nel settore delle energie rinnovabili.
Nel contesto dello sviluppo degli ecosistemi di innovazione internazionali, Terna ha organizzato a San Francisco l’Innovation Zone Forum, una serie di eventi focalizzati sulla valorizzazione delle startup con cui il Gruppo collabora, nonché sul confronto con player dell’energia e investitori americani, al fine di condividere le sfide e le tecnologie innovative legate al futuro del sistema elettrico. Nell’ambito di questa strategia, a gennaio 2025 la società ha inaugurato a Tunisi il Terna Innovation Zone Tunisia, primo hub di innovazione gestito in Africa dal gestore della rete di trasmissione italiana. Si tratta di un progetto di responsabilità sociale d’impresa che mira a promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo delle competenze nel settore energetico tunisino, rafforzando ulteriormente il partenariato strategico tra l’Italia e la Tunisia e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa.
Infine, a novembre 2024, in esecuzione dell’accordo firmato il 29 aprile 2022 e a seguito dell’avveramento delle condizioni previste dallo stesso, Terna Plus S.r.l., società del Gruppo, ha perfezionato il terzo closing per la cessione a CDPQ, gruppo globale di investimenti, della società “SPE Transmissora de Energia Linha Verde I S.A.”, titolare di una linea elettrica in Brasile per complessivi 150 km circa, per un valore (equity value) pari a circa 79 milioni di euro, in linea con quanto previsto dall’accordo. L’operazione, nel suo complesso, ha rappresentato un ulteriore passo nella strategia di valorizzazione delle attività in Sud America.
Finanza sostenibile e ulteriori risorse finanziarie
Per quanto riguarda le operazioni di finanziamento collegate all’attività costruttiva e realizzativa, a febbraio 2024 Terna ha firmato con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) il contratto relativo all’ultima tranche del finanziamento da 1,9 miliardi di euro per il Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la penisola italiana alla Sicilia e quest’ultima alla Sardegna. Per questa infrastruttura, fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico italiano, Terna prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% finanziato dalla BEI, a dimostrazione della strategicità del progetto. L’ultima tranche da 500 milioni di euro si è aggiunta ai precedenti contratti di finanziamento sottoscritti l’8 novembre 2022 (prima tranche, per 500 milioni di euro) e il 30 marzo 2023 (seconda e terza tranche, per complessivi 900 milioni di euro).
A ottobre 2024, Terna e la BEI hanno anche sottoscritto un contratto di finanziamento da 400 milioni di euro finalizzato a rafforzare l’efficienza e l’affidabilità della rete di trasmissione nazionale. Gli interventi, che saranno realizzati entro il 2026 in tutta Italia, mirano a rinnovare e sostituire infrastrutture esistenti con le più moderne soluzioni in termini di sostenibilità ambientale, contribuendo a incrementare significativamente il livello di resilienza della rete contro eventi climatici estremi.
Tutti i finanziamenti della BEI sopra indicati hanno una durata pari a circa 22 anni dalla prima data di erogazione e sono caratterizzati da una durata più lunga e da costi più competitivi rispetto a quelli di mercato, rientrando così nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Terna.
Per quanto concerne le operazioni realizzate sui mercati di capitali, il 10 gennaio 2024, nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), Terna ha lanciato con successo un’emissione obbligazionaria, single tranche, in euro, a tasso fisso e per un totale di 850 milioni di euro. L’emissione, che ha ottenuto grande favore da parte del mercato con una richiesta massima superiore a tre volte l’offerta, è caratterizzata da un’elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori. Il bond ha una durata pari a 7 anni e scadenza in data 17 gennaio 2031, pagherà una cedola annuale pari a 3,50% per anno ed è stato emesso a un prezzo pari a 99,385%, con uno spread di 100 punti base rispetto al midswap.
In data 4 aprile 2024, inoltre, Terna ha lanciato con successo una emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile, green, a tasso fisso, in euro, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale complessivo pari a 850 milioni di euro. L’emissione ha ottenuto grande favore da parte del mercato con richiesta massima per più di 3 miliardi di euro, circa 4 volte l’offerta, ed è caratterizzata da un’elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori. Il bond è non “callable” per 6 anni, il prezzo di emissione è fissato al 99,745%, con uno spread di 214,2 punti base rispetto al midswap.
In coerenza con la strategia di Gruppo, volta a coniugare investimenti e sostenibilità come volano di crescita e creazione di valore, anche nel 2024 Terna si è confermata come uno dei leader nel mercato della finanza sostenibile. I green bond senior emessi da Terna e non ancora scaduti, nell’ambito del proprio Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), sono pari a 2,25 miliardi di euro, in aggiunta alle due emissioni ibride green subordinate perpetue, che ammontano a complessivi 1,85 miliardi di euro.
Sostenibilità e ESG
Nel 2024 Terna ha confermato la propria leadership nel campo della sostenibilità ed è stata valutata come top performer da parte delle principali agenzie di rating ESG. La società ha ottenuto la conferma della propria inclusione negli indici ESG “Dow Jones Sustainability” di S&P Global, per il sedicesimo anno consecutivo, e negli indici “FTSE4Good”, per il ventesimo anno consecutivo, “Euronext Vigeo” (World 120, Europe 120 ed Eurozone 120), per il tredicesimo anno consecutivo, e “Stoxx Global ESG Leaders” (e nei sottostanti “Stoxx Global Environmental Leaders”, “Stoxx Global Social Leaders” e “Stoxx Global ESG Governance Leaders”), per il quattordicesimo anno consecutivo.
A inizio 2025, Terna è stata anche confermata da CDP (ex Carbon Disclosure Project) fra le aziende internazionali leader nella lotta al cambiamento climatico, ottenendo la valutazione ‘A-’.
L’impegno di Terna sulle tematiche ESG è stato ulteriormente sottolineato dal miglioramento del Corporate Rating di Standard Ethics, rinomata agenzia internazionale di rating non finanziari, che ha migliorato la valutazione di Terna da ‘EE’ a ‘EE+’ (corrispondente al grado di valutazione ‘Very Strong’), confermando l’azienda nella fascia “Sustainable”, la migliore.
A marzo 2024, inoltre, Terna ha ricevuto dall’Organismo di Certificazione IMQ – Istituto italiano Marchio di Qualità, il certificato che attesta la conformità del suo Sistema di Gestione per la Parità di genere alla norma UNI/PdR 125:2022. Con l’ottenimento di questa certificazione, salgono a 14 i sistemi di gestione implementati e gestiti in ottica integrata da Terna. A maggio 2024, Terna ha anche aderito al Codice di autodisciplina delle Imprese responsabili, a sostegno della genitorialità condivisa e della maternità, promosso dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con tale adesione è stato ribadito l’impegno del Gruppo a promuovere la parità di genere e a supportare la genitorialità condivisa con azioni concrete che possano avere un impatto positivo sulla vita lavorativa ed extra lavorativa dei dipendenti.
In tema di inclusione, a dicembre 2024 Terna ha presentato Terna Ability, il progetto per costruire le migliori condizioni che permettano alle persone con disabilità di inserirsi e di partecipare pienamente alla vita lavorativa, agendo sul loro processo di crescita e sulle cause che generano disuguaglianze, per cogliere appieno il valore e l’innovazione sociale del programma.
Infine, il 30 luglio 2024 è stata costituita la Fondazione Terna, tra le principali novità del Piano di Sostenibilità, integrato nel Piano Industriale del Gruppo. Alla creazione della Fondazione ha fatto seguito, il 26 settembre, la sua iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche. A gennaio 2025 sono state avviate le prime attività della Fondazione.
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Nel corso del 2025 si prevede una crescita economica globale debole resa ancora più incerta dalle tensioni commerciali tra le principali economie mondiali, acuite dall’accentuarsi del rischio dell’introduzione di nuove misure protezionistiche. Inoltre, le tensioni geopolitiche potrebbero persistere o addirittura intensificarsi con impatti negativi sulla stabilità politica ed economica.
In tale scenario, il Gruppo Terna sarà focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028.
In particolare, con riferimento alle Attività Regolate, viene confermata l’accelerazione degli investimenti finalizzati a conseguire gli obiettivi dei pacchetti europei Fit-for-55 e del RepowerEU, declinati in Italia nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) del 2024. Tali interventi favoriranno l’integrazione delle fonti rinnovabili, lo sviluppo delle interconnessioni con l’estero, il miglioramento del livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico nonché la digitalizzazione della rete.
Tra i principali progetti di investimento in corso, si evidenzia l’avanzamento nella realizzazione del Tyrrhenian Link per il quale, sul ramo Est, si prevede il completamento delle pose marine del primo polo. Relativamente al collegamento tra la Sardegna, la Corsica e la Penisola (Sa.Co.I.3), sono stati avviati i cantieri per i punti di approdo dei cavi marini in Sardegna e Toscana ed è in corso la progettazione esecutiva dei cavi terrestri e delle stazioni di conversione. Per il progetto Adriatic Link sono in corso le opere civili propedeutiche alla posa del cavo terrestre nelle Marche e si prevede l’apertura del cantiere delle opere civili per i cavi terrestri in Abruzzo; inoltre, nel corso dell’anno, verranno aperti anche i cantieri delle stazioni di conversione.
Tra le principali infrastrutture della Rete di Trasmissione Nazionale, sono previste le entrate in esercizio dell’elettrodotto Pantano-Priolo e delle stazioni di Foiano e Ponte Caffaro. Proseguirà nell’anno la realizzazione degli interventi per la nuova rete elettrica dei Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano-Cortina 2026” con l’obiettivo di incrementare, con opere a ridotto impatto paesaggistico, l’affidabilità energetica nei luoghi interessati dall’evento. In particolare, per il 2025 sono previste le entrate in esercizio dei collegamenti Livigno-Premadio, Laion-Corvara e Moena-Campitello.
Infine, il Gruppo continuerà lo svolgimento delle attività finalizzate a conseguire gli obiettivi previsti da meccanismi di regolazione output-based definiti dall’ARERA, sia quelli relativi alla riduzione dei costi di dispacciamento (incentivi MSD, “Mercato dei Servizi di Dispacciamento”, Delibera 554/2024/R/eel) sia quelli relativi all’incremento della capacità addizionale di trasporto interzonale (incentivi interzonali, Delibera 55/2024/R/eel), impegnandosi a mantenere i livelli raggiunti nel corso del periodo di osservazione.
Con riferimento alle Attività Non Regolate, si è concluso il processo di riorganizzazione nell’ambito delle controllate di Terna Energy Solutions, società del Gruppo Terna che gestisce le attività sui mercati competitivi, che ha integrato competenze diversificate lungo tutta la catena del valore dell’energia attraverso la sua rete di società controllate, proponendosi come polo di riferimento per la transizione energetica e digitale delle imprese.
Il Gruppo Terna, di conseguenza, rafforzerà il suo ruolo nei vari segmenti della catena del valore della transizione energetica: Altenia (precedentemente denominata LT S.r.l., che dal 24 febbraio 2025 ha modificato la propria denominazione sociale a seguito della suddetta riorganizzazione), system integrator con competenze specializzate e diversificate per la progettazione, costruzione e manutenzione di impianti elettrici e rinnovabili, il Gruppo Tamini, leader nella produzione di trasformatori e il Gruppo Brugg Cables, società operante nel settore dei cavi terrestri. Questi ultimi, funzionali anche alla realizzazione degli investimenti del Gruppo, svilupperanno attività ad alto valore aggiunto per le imprese, offrendo ai clienti soluzioni tecnologiche, innovative e digitali in ambito energetico e industriale e cogliendo le opportunità di crescita sia attraverso il consolidamento della leadership di mercato che attraverso l’incremento della capacità produttiva.
Il Gruppo continuerà, inoltre, lo sviluppo del business Connectivity basato sulle attività relative alla rete in fibra ottica.
Per quanto riguarda le Attività all’estero, il Gruppo proseguirà nel processo di valorizzazione del portafoglio di asset in America Latina, attuando tutte le azioni necessarie alla finalizzazione dell’operazione di cessione degli asset in Perù. In aggiunta, continuerà il monitoraggio del mercato estero, con un focus particolare nell’area del Mediterraneo, per analizzare le evoluzioni di scenario e di contesto e cogliere eventuali opportunità che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale.
Nel corso dell’anno, il Gruppo intensificherà gli sforzi per migliorare l’efficienza operativa e la gestione della rete di trasmissione attraverso l’adozione di tecnologie innovative e la digitalizzazione degli asset della rete di trasmissione, grazie anche all’implementazione di tecnologie IoT. Ciò includerà, a titolo esemplificativo, l’implementazione delle più avanzate tecnologie di rete mobile, il potenziamento di sistemi di monitoraggio e lo sviluppo di algoritmi predittivi avanzati al fine di ottimizzare la manutenzione delle infrastrutture e migliorare la resilienza della rete.
La gestione del business del Gruppo Terna continuerà ad essere improntata sui valori di sostenibilità e sul rispetto dei criteri ESG, garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali e il rispetto dei principi di integrità, responsabilità e trasparenza.
Per il 2025 è previsto che il Gruppo Terna possa conseguire ricavi per 4,03 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,70 miliardi di euro e un utile netto di Gruppo pari a 1,08 miliardi di euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti il Gruppo ha un target 2025 pari a circa 3,4 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria.
RELAZIONE SULLA GESTIONE 2024
La Relazione Finanziaria Annuale 2024 del Gruppo Terna, approvata dal Consiglio di Amministrazione, contiene la Relazione sulla Gestione, che, in virtù dei recenti obblighi normativi in ambito di rendicontazione delle informazioni a carattere ESG, include in un’apposita sezione la Rendicontazione di Sostenibilità, oltre che il Bilancio Consolidato del Gruppo Terna e il Bilancio dell’Esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2024 e ha l’obiettivo il fornire a tutti gli stakeholder una rendicontazione chiara, completa ed equilibrata del business del Gruppo e del suo processo di creazione di valore.
A partire dall’anno di rendicontazione 2024, il Gruppo Terna è obbligato a predisporre la Rendicontazione di Sostenibilità 2024 ai sensi del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125, che recepisce nell’ordinamento nazionale le disposizioni della Direttiva (UE) 2022/2464 “Corporate Sustainability Reporting Directive” (CSRD), in sostituzione di quanto precedentemente previsto in materia di dichiarazione non finanziaria (ex D. Lgs. 254/2016).
Come previsto dalla CSRD, la Rendicontazione di Sostenibilità è stata redatta secondo gli “European Sustainability Reporting Standards” (ESRS) sviluppati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), la cui finalità principale è di fornire agli stakeholder una visione completa e trasparente delle performance in ambito ESG del Gruppo, permettendo un’agevole comparabilità con altre realtà del panorama europeo. Tali standard di rendicontazione sono ben identificati all’interno della Relazione sulla Gestione.
CORPORATE GOVERNANCE, ASSEMBLEA E DIVIDENDO
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, con il parere favorevole del Comitato Sostenibilità, Governance e Scenari, la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2024. La Relazione recepisce gli esiti dell’autovalutazione relativi al Consiglio di Amministrazione, ai Comitati endo-consiliari e al Collegio Sindacale resi nel corso della seduta consiliare odierna.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì proceduto alla valutazione dei requisiti di indipendenza dei propri componenti alla luce dello Statuto, dell’art. 147-ter, comma 4 e dell’art. 148, comma 3, del Testo Unico della Finanza (TUF) nonché dei requisiti di indipendenza del Codice di Corporate Governance (art. 2, Raccomandazione 7) recepiti nel documento “Criteri di applicazione e procedura per la valutazione d’indipendenza”.
Alla luce delle raccomandazioni di governance, il Presidente Igor De Biasio è risultato indipendente sia ai sensi degli art. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, TUF sia ai sensi dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance.
I Consiglieri non esecutivi Angelica Krystle Donati, Enrico Tommaso Cucchiani, Gian Luca Gregori, Simona Signoracci, Marco Giorgino, Karina Audrey Litvack, Jean-Michel Aubertin e Anna Chiara Svelto sono risultati indipendenti sia ai sensi degli artt. 147-ter comma 4 e 148, comma 3, TUF sia ai sensi dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance.
La Consigliera Regina Corradini D’Arienzo e i Consiglieri Francesco Renato Mele e Qinjing Shen sono risultati non indipendenti sia ai sensi degli art. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, TUF sia ai sensi dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì valutato la sussistenza in capo a tutti i Consiglieri dei requisiti previsti dalle disposizioni dell’art. 15.5 dello Statuto in tema di indipendenza e incompatibilità adottate ai sensi della Normativa Unbundling.
Il Collegio Sindacale, in linea con quanto previsto dalla regolamentazione di autodisciplina, nell’ambito dei compiti a esso attribuiti dalla legge, ha verificato la corretta applicazione dei criteri definiti e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio per la valutazione di indipendenza dei propri membri non esecutivi.
Il Collegio Sindacale ha altresì riferito nel corso della seduta odierna la sussistenza del requisito dell’indipendenza in capo a tutti i Sindaci, ai sensi dell’art. 2, Raccomandazione 9, del Codice di Corporate Governance, verificato nel corso delle riunioni del 14 gennaio 2025 e 13 febbraio 2025 in applicazione del Regolamento del Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato, dando mandato al Presidente, in ordine alla convocazione dell’Assemblea degli azionisti, che si terrà, come comunicato al mercato lo scorso 22 gennaio 2025, il giorno 21 maggio 2025, in unica convocazione, chiamata a deliberare in sede ordinaria sul seguente ordine del giorno:
Relazione Finanziaria Annuale 2024 che comprende la relazione sulla gestione, inclusiva della rendicontazione consolidata di sostenibilità redatta ai sensi del D. Lgs. 6 settembre 2024, n. 125, il progetto di bilancio di esercizio di Terna S.p.A. e il bilancio consolidato del Gruppo Terna al 31 dicembre 2024, nonché le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione.
Destinazione dell’utile di esercizio
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2024 di 796.358.830,40 euro pari a 39,62 centesimi di euro per azione e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2024 pari a 11,92 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 20 novembre 2024 – dei rimanenti 27,70 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 25 giugno 2025 con “data stacco” 23 giugno 2025 della cedola n. 42 (record date ex art.83-terdecies del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 cd. “TUF”: 24 giugno 2025). A tale saldo non concorrono le azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla “record date” precedentemente indicata. L’ammontare del saldo del dividendo dell’esercizio 2024 spettante alle azioni proprie detenute dalla società alla “record date” sarà destinato alla riserva denominata “utili portati a nuovo”.
3. Piano di Incentivazione di lungo termine basato su Performance Share 2025-2029 destinato al management di TERNA S.p.A. e/o di società da questa controllate ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile
Il Piano, basato su strumenti finanziari, prevede l’assegnazione del diritto all’attribuzione di un numero di azioni Terna S.p.A. (Performance Share) a titolo gratuito alla fine del periodo di vesting purché siano raggiunti gli obiettivi di performance a cui il Piano è collegato.
In particolare, gli obiettivi sono così articolati:
Performance operativa:
– EBITDA cumulato del triennio 2025-2027.
– FFO su Net Debt medio triennale 2025-2027.
Performance di mercato:
– Total Shareholder Return relativo.
Performance di sostenibilità:
– Overgeneration: riduzione del ricorso alla modulazione della produzione da generazione da fonti rinnovabili non programmabili richiesta da Terna per esigenze di sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale.
– Connessioni: misura l’efficienza di Terna nel rispettare i tempi di connessione medi alla Rete di Trasmissione Nazionale da parte di impianti di generazione a fonte rinnovabili e di accumuli.
Al termine del periodo di vesting, il 30% delle azioni attribuite sarà soggetto a un ulteriore periodo di lock up pari a due anni, nel corso del quale tali azioni saranno soggette a un vincolo di non trasferibilità (ovvero non potranno essere trasferite e/o cedute per un periodo di 24 mesi).
Al piano si applicano le clausole di claw-back così come previsto dal Codice di Corporate Governance e dalle best practice di mercato.
I destinatari del Piano sono il Direttore Generale, che ricopre anche la carica di Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché una selezione di Dirigenti e Quadri della Società e/o di società da questa controllate ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile.
In considerazione delle caratteristiche, della struttura e degli obiettivi di performance individuati, il Piano è volto a garantire l’allineamento degli interessi del management con l’obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo.
Per una dettagliata descrizione del Piano si rinvia al Documento Informativo, redatto ai sensi dell’art. 114-bis, del Testo Unico della Finanza che sarà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge.
4. Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea del 10 maggio 2024
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre all’Assemblea del 21 maggio una proposta di autorizzazione all’acquisto e alla successiva disposizione, in una o più volte, per un esborso complessivo fino a 9 milioni di euro e sino al limite massimo di 1,8 milioni di azioni ordinarie della Società, rappresentative dello 0,09% circa del capitale sociale di Terna.
La richiesta trova fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione della Società la facoltà di acquistare e di disporre di azioni proprie, nel rispetto della normativa vigente e con le modalità di seguito indicate, a servizio del piano Performance Share e/o di altri eventuali piani di incentivazione azionaria destinati agli Amministratori e/o ai dipendenti della Società e/o di società da questa controllate e/o ad essa collegate.
L’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie viene richiesta per la durata massima prevista dall’art. 2357, comma 2, del Codice Civile, e quindi per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare di autorizzazione. Non si prevede invece alcun limite temporale con riferimento alla disposizione delle azioni proprie.
La richiesta di autorizzazione prevede che gli acquisti possano essere effettuati ad un prezzo che non si discosti, in diminuzione e in aumento, per più del 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione. Inoltre, gli acquisti di azioni proprie sul mercato dovranno essere effettuati nel rispetto dei termini, delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa vigente, nonché, ove applicabili, dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.
La vendita o gli altri atti di disposizione di azioni proprie saranno effettuati al servizio del piano Performance Share e/o di altri eventuali piani di incentivazione azionaria destinati agli Amministratori e/o ai dipendenti della Società e/o di società da questa controllate e/o a essa collegate, secondo i termini e alle condizioni indicati dai relativi regolamenti, fermo in ogni caso il rispetto della normativa vigente nonché, ove applicabili, delle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti. Le operazioni di acquisto saranno effettuate in conformità a quanto previsto dall’art. 132 del TUF, dall’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e da ogni altra normativa vigente nonché, ove applicabili, dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.
In particolare, ai sensi dell’art. 132, comma 1, del TUF, gli acquisti di azioni proprie dovranno essere effettuati in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli Azionisti, secondo le modalità stabilite dalla Consob. A tale ultimo riguardo, tra le modalità individuate dall’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, si prevede che gli acquisti di azioni Terna possano essere effettuati anche alle condizioni indicate nell’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, fatta eccezione per le modalità previste dalle lettere d) e d-bis) del medesimo art. 144-bis.
Si precisa che, in caso di esercizio della facoltà di cui all’art. 144 bis, comma 1, lett. c) del Regolamento Emittenti, per l’effettuazione delle operazioni di acquisto e vendita di strumenti derivati si provvederà ad affidare apposito incarico ad intermediari finanziari autorizzati.
Si segnala infine che, in attuazione del programma di acquisto di azioni proprie avviato in data 4 settembre 2024 e conclusosi in data 20 settembre 2024 a servizio del Piano di Performance Share 2024-2028, Terna ha acquistato n. 998.428 azioni proprie (pari allo 0,050% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 7.999.999,09 euro. A tali azioni si sommano ulteriori 3.153.420 azioni proprie già acquistate dalla società tra il 2020 e il 2023, al netto delle azioni proprie attribuite nel corso del 2023 e del 2024 in esecuzione dei Piani di Performance Share 2020-2023 e 2021-2025. A oggi, dunque, Terna detiene complessivamente 4.151.848 azioni proprie (pari allo 0,207% del capitale sociale).
La Società non detiene ulteriori azioni proprie in portafoglio rispetto a quelle acquistate nell’ambito dei suddetti programmi, neanche per il tramite di società controllate.
Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
In particolare, l’Assemblea è chiamata a deliberare:
in modo vincolante, sulla prima sezione della Relazione, che illustra la politica di Terna S.p.A. in materia di remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché sulle procedure utilizzate per l’adozione e l’attuazione di tale Politica;
in modo non vincolante, in ordine alla seconda sezione della Relazione, che illustra i compensi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, al Direttore Generale e, in forma aggregata, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
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