Potenziati i finanziamenti agevolati SIMEST per la competitività internazionale


Nel corso del 2025 le imprese italiane si troveranno a fronteggiare un mercato del credito selettivo in un quadro macroeconomico incerto caratterizzato dall’instabilità della domanda e persistenti tensioni geopolitiche.
In tale contesto le tradizionali logiche valutative del merito creditizio – fortemente ancorate all’analisi degli indici storici di bilancio – renderanno la nuova finanza ancor meno accessibile alle imprese che, pur con solidi fondamentali industriali, si accingono a pubblicare risultati 2024 condizionati da pressioni negative su volumi e margini di redditività oltre che da un’elevata incidenza del costo del debito. In aggiunta, le istituzioni finanziarie continueranno ove possibile ad appoggiare le nuove operazioni alle garanzie di sistema rendendo la concessione del credito più articolata e onerosa.

Diventa dunque più che mai strategico per le imprese ponderare l’utilità di strumenti di finanza complementare al credito ordinario. In tale prospettiva SIMEST, la società del gruppo CDP che sostiene la competitività internazionale delle imprese italiane, ha potenziato la propria offerta di finanziamenti agevolati introducendo rilevanti novità operative da oggi, 25 marzo 2025.

I nuovi strumenti, oltre a essere allettanti per le imprese più virtuose (che hanno la possibilità di diversificare le fonti di finanziamento a condizioni impareggiabili dal sistema bancario), sono una grande occasione per coloro che faticano a finanziare i nuovi investimenti, specie se nell’ambito di una delle molteplici casistiche per le quali è prevista l’esenzione dalla prestazione della garanzia. Tali imprese, seppur con importi inferiori e/o con una componente agevolativa meno rilevante rispetto ai più meritevoli, hanno la possibilità di ottenere nuova finanza attraverso un iter digitale e automatizzato (per approfondimenti www.aritma.it). Sono in ogni caso escluse le imprese in difficoltà ai sensi del Regolamento (Ue) n. 651/2014 o che abbiano avviato una procedura di crisi.

Le imprese beneficiarie, in linea con la mission storica di SIMEST, sono PMI e grandi imprese con vocazione internazionale, ma le nuove misure si rivolgono a una platea sempre più ampia: il requisito minimo di export per talune misure è stato fissato al 3% ed è consentito l’accesso alle imprese non esportatrici con progetti di sviluppo internazionale.

Un’altra novità robusta risiede nelle finalità dei finanziamenti agevolati. Assume sempre più rilevanza la quota destinabile a investimenti senza specifici vincoli di destinazione che, in taluni casi, può raggiungere il 100% del programma ammissibile. Da segnalare che nel perimetro delle spese finanziabili sono stati inseriti gli incrementi di immobilizzazioni finanziarie relativi a finanziamenti infragruppo a società controllate.

Il finanziamento (singole operazioni limitate a 2.500.000 euro per le PMI e a 5.000.000 di euro per le grandi imprese) si configura come prestito fuori Centrale Rischi, con durata sei anni (di cui due di preammortamento in cui sostenere le spese), tasso agevolato minimo 0,371% (sulla base del tasso di riferimento rilevato a marzo 2025) e possibile abbinamento di una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% (max 200.000 euro).

Il nuovo pacchetto di misure prevede condizioni dedicate per le imprese energivore (o che abbiano intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico) o aventi interessi (anche di modesta entità rispetto al volume d’affari) in mercati strategici quali l’America centro-meridionale, l’Africa e i Balcani occidentali.

Agevolazione concessa ai sensi del Regolamento “de minimis”

L’agevolazione è concessa ai sensi del Regolamento “de minimis”, con specifici assorbimenti dipendenti dal rating attribuito all’impresa richiedente in fase di istruttoria (valutazione che può essere simulata in anteprima).
È comunque possibile modulare la domanda in termini di importo, entità di agevolazione sul tasso e contributo in modo che la richiesta sia consona allo spazio disponibile sul relativo plafond.



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