La società aerospaziale SpaceX punta a miliardi di nuovi contratti governativi mentre si espande l’influenza di Musk, tra i consiglieri più fidati del presidente Donald Trump.
Proprio in questi giorni il Department of Government Efficiency (Doge), il dipartimento per l’efficienza governativa guidato dal miliardario Elon Musk, sta supervisionando i massicci tagli alla forza lavoro e alle agenzie federali.
Conflitto di interesse in vista per Musk visto che è il patron della società aerospaziale SpaceX e di Tesla?
Il miliardario della tecnologia che ha investito influenza e denaro dietro il candidato repubblicano “potrebbe essere il più grande vincitore di un secondo mandato di Trump” alla Casa Bianca, evidenziava già alla vigilia delle elezioni Nbc News. Secondo la testata il suo impero commerciale è destinato a raccogliere enormi effetti economici con il ritorno di Trump alla Casa Bianca: i vantaggi riguarderebbero questioni normative come le leggi sul lavoro e le protezioni ambientali, aliquote fiscali più basse e la possibilità di ottenere più contratti governativi per la società aerospaziale di Musk.
E pare proprio andare così: secondo una serie di funzionari federali intervistati dal New York Times, la portata e il valore delle commesse che verranno è senza precedenti.
Dalla Nasa al dipartimento del Commercio alla Faa (l’ente dell’aviazione civile statunitense), per Elon Musk e la sua SpaceX non ci sono più limiti.
Senza contare come è nata e prospera la galassia delle imprese del miliardario americano: “l’impero commerciale di Elon Musk è costruito su 38 miliardi di dollari di finanziamenti governativi” sostiene un rapporto del Washington Post (il cui editore è l’altro miliardario americano, rivale di Musk nel settore aerospaziale con Blue Origin, Jeff Bezos). Gli interventi governativi nei momenti chiave hanno aiutato Tesla e SpaceX a prosperare, incrementando la ricchezza di Musk, precisa la testata.
Tutti i dettagli.
I CONTRATTI FEDERALI SU CUI MUSK HA BASATO IL SUO IMPERO
Sebbene SpaceX non avesse ancora raggiunto con successo lo spazio, la Nasa assegnò all’azienda un contratto da 278 milioni di dollari nel 2006 come parte di un programma per il trasporto di rifornimenti da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. Pochi mesi dopo che il Falcon 1 di SpaceX raggiunse con successo l’orbita nel 2008, la Nasa assegnò all’azienda un contratto molto più grande, da 1,6 miliardi di dollari, ricostruisce la il Post. Tesla ha guadagnato 11,4 miliardi di dollari in crediti normativi da programmi federali e statali volti a dare impulso all’industria delle auto elettriche e gli esperti affermano che le sue vendite sono state rafforzate da un credito d’imposta federale di 7.500 dollari per i consumatori sui veicoli elettrici.
La Nasa ha già pagato a SpaceX più soldi persino del Pentagono, un totale di 13 miliardi di dollari in impegni contrattuali nell’ultimo decennio. Tali accordi includono l’assunzione di SpaceX per consegnare merci e astronauti in orbita e per inviare le sonde più grandi e costose della Nasa nell’universo.
Altri 52 contratti in corso con sette agenzie governative, tra cui la Nasa, il Dipartimento della Difesa e la General Services Administration, sono sulla buona strada per pagare potenzialmente alle aziende di Musk altri 11,8 miliardi di dollari nei prossimi anni, secondo l’analisi del Post.
SpaceX era diventata uno dei più grandi appaltatori del governo americano ancora prima dell’inizio del secondo mandato di Trump, assicurandosi 3,8 miliardi di dollari di impegni per l’anno fiscale 2024 distribuiti su 344 contratti diversi, sottolinea il New York Times.
Solo nel 2024, i governi federali e locali hanno impegnato almeno 6,3 miliardi di dollari nelle aziende di Musk, il totale più alto fino ad oggi, rileva ancora il Washington Post.
E QUELLI IN ARRIVO PER STARLINK
Secondo il New York Times, negli Stati Uniti il dipartimento del Commercio è pronto ad avvalersi di Starlink, il servizio di Internet satellitare di SpaceX, nel suo maxi progetto da 42 miliardi di dollari per la banda larga nelle zone rurali.
Non solo, anche la Federal Aviation Administration (Faa) sta raddoppiando l’uso dei servizi Starlink per espandere l’accesso a Internet del governo. Sempre il Nyt ha riferito che persino la Casa Bianca sembra aver acquistato parabole satellitari Starlink.
Inoltre, la testata rileva che SpaceX sta sollecitando la Federal Communications Commission (Fcc), l’autorità federale che regola le tlc, a ottenere più spettro radio federale per espandere il suo servizio satellitare Starlink, che si basa sullo spettro per trasmettere segnali tra i satelliti e la Terra. Ottenere più spettro potrebbe aumentare i profitti di Starlink, ma i fornitori di telefonia mobile lo vedono come un tentativo di accaparramento di potere.
COSA FARANNO PENTAGONO E FAA CON SPACEX
Nel frattempo, il dipartimento della Difesa si appresta ad acquistare i razzi di SpaceX ed utilizzarli per spostare rapidamente carichi militari in tutto il mondo, scrive il New York Times.
Intanto lo scorso venerdì il miliardario Elon Musk, in veste di capo del Doge, ha tenuto un incontro di alto livello senza precedenti con il segretario alla Difesa Pete Hegseth al Pentagono (nella foto), che è responsabile di una grossa fetta della spesa del governo federale, ricorda Reuters.
La compagnia di Musk ha almeno quattro richieste in sospeso con la Federal Aviation Administration (Faa) e il Pentagono per costruire nuove rampe di lancio o per lanciare più frequentemente dagli ‘spazioporti’ federali in Florida e California. L’ente per l’aviazione civile si è già mosso e questo mese ha approvato una delle sue richieste più che raddoppiando il numero annuale di lanci SpaceX per il razzo Falcon 9 dalla Cape Canaveral Space Force Station, ricostruisce sempre il New York Times.
PRESTO A LAVORO ANCHE SULL’IRON (O GOLDEN) DOME
Ma non finisce qui.
Nel primo giorno di Pete Hegseth come segretario alla Difesa, lo scorso 27 gennaio il presidente Usa Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per introdurre un nuovo sistema antimissile, denominato American Iron Dome. Trump ha definito lo scudo intercettore missilistico pianificato la versione americana del sistema di difesa aerea Iron Dome di Israele.
Gli osservatori del settore hanno affermato che SpaceX si assicurerà quasi certamente una quota importante di questo nuovo lavoro redditizio ribattezzato “Golden Dome”.
Laura Grego, ricercatrice senior presso l’organizzazione non-profit Union of Concerned Scientists, ha osservato al New York Times: “Golden Dome è un nome piuttosto appropriato, poiché costerà sicuramente un sacco di soldi”.
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI
Conflitto d’interessi quindi per il magnate della tecnologia Elon Musk sì o no nel suo doppio ruolo di consigliere presidenziale e di imprenditore di aziende che godono di appalti pubblici?
Douglas Loverro, un ex funzionario senior della Nasa e del Pentagono che ha anche lavorato come consulente per il team di transizione di Trump sulle questioni spaziali, ha affermato al New York Times che SpaceX meritava di vincere molti di questi contratti aggiuntivi. “Ha la migliore tecnologia”, ha precisato Loverro riguardo Musk. “Tutto ciò solleverà l’industria spaziale nel suo complesso, ovviamente, ma aiuterà sicuramente ancora di più SpaceX”.
Altri esperti di appalti governativi sostengono invece di essere preoccupati che il signor Musk sia posizionato per assicurarsi favori speciali, in particolare dopo che il presidente Trump ha licenziato i funzionari incaricati di indagare sulle violazioni etiche e sui potenziali conflitti di interesse.
“Non sapremo mai se SpaceX vincerà davvero ile gare perché tutti gli uffici governativi destinati a prevenire la corruzione e i conflitti di interesse sono stati decapitati o privati dei fondi”, ha affermato Danielle Brian, direttrice esecutiva del Project on Government Oversight, un gruppo no-profit che monitora i contratti federali.
LA FRUSTRAZIONE DEI COMPETITOR
Infine, se gli esperti si dividono su Musk pigliatutto di contratti federali, i player rivali non sono da meno.
“È frustrante”, ha dichiarato al New York Times Erik Daehler, vicepresidente di Sierra Space, azienda aerospaziale che punta a anche vendere servizi di trasporto merci al Pentagono, servizio per cui è in lizza SpaceX. “Le cose non possono semplicemente andare a SpaceX”.
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