Fratelli d’Italia, con un emendamento al decreto bollette propone di posticipare al 31 ottobre il termine entro cui le imprese devono stipulare le polizze
Il governo è al lavoro per trovare una soluzione sul rinvio dell’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi naturali. Alla scadenza del 31 marzo ormai manca una settimana e negli ultimi giorni le richieste da parte delle imprese di allungare i termini si sono intensificate. A provare a dare forma a una soluzione intanto è il Parlamento, dove Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di rinvio di 7 mesi. L’obbligo riguarda 4 milioni di imprese che chiedono più tempo e più chiarezza.
Le imprese in pressing
Negli ultimi giorni le associazioni imprenditoriali si sono mosse tutte: da Confindustria, che ha chiesto una proroga di almeno tre mesi, a Confcommercio e Confesercenti, da Confartigianato a Casartigiani, Cna, Confcooperative e Unimpresa. Mercoledì 20 gennaio è arrivata la notizia che il governo starebbe valutando un possibile rinvio del termine per l’entrata in vigore dell’obbligo, introdotto con la manovra per il 2024. Il provvedimento doveva entrare in vigore all’inizio del 2025 poi con il Milleproroghe ne è stato posposto l’avvio al 31 marzo.
La proposta di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia, con un emendamento al decreto bollette, che è all’esame della commissione Attività produttive della Camera, propone di posticipare il termine entro cui le imprese sono tenute a stipulare le polizze a copertura dei danni da calamità naturali ed eventi catastrofali al 31 ottobre 2025, con l’obiettivo di «consentire il superamento dell’emergenza energetica senza ulteriori oneri per le imprese», si legge nel testo. Dato che i tempi della conversione del decreto in Parlamento scavalleranno il termine del 31 marzo, quella di FdI è soprattutto una mossa politica. Un segnale al mondo delle imprese e al governo che, secondo quanto preannunciato nei giorni scorsi da fonti della maggioranza, è al lavoro per trovare una soluzione che presumibilmente dovrebbe venire comunicata in questi giorni, visto che il termine del 31 marzo si avvicina.
24 marzo 2025
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