Gap di competenze in Italia: una sfida per il mondo del lavoro


Le competenze degli adulti italiani sono sotto la media OCSE. Secondo l’indagine OCSE-PIAAC, gli adulti italiani tra i 16 e i 65 anni registrano livelli inferiori alla media internazionale in alcune skills fondamentali nel mondo del lavoro. Questo deficit di competenze ha un impatto diretto sulla produttività e sulla competitività delle imprese: vediamo insieme qual è l’impatto concreto e cosa si può fare per affrontare questa sfida.

L’indagine OCSE-PIAAC ha evidenziato un quadro preoccupante per l’Italia in termini di competenze spendibili nel mondo del lavoro. Con un punteggio medio di 245,5 in literacy (contro una media OCSE di 260), 244,3 in numeracy (rispetto a 263) e 230,8 in problem solving adattivo (contro 250,6), gli adulti italiani faticano a competere con i loro omologhi internazionali in termini di competenze di base.

Questa situazione ha ripercussioni dirette sulle imprese, che si trovano a dover affrontare difficoltà nell’innovazione, nell’adattamento ai cambiamenti tecnologici e nella gestione efficiente delle risorse umane. La carenza di competenze adeguate limita la capacità di reagire rispetto alle necessità del mercato e soprattutto mette in crisi la competitività e il posizionamento.

L’importanza della formazione continua nell’evento di Fondoprofessioni

Di fronte a questo scenario, la formazione continua si configura come una leva strategica molto importante a disposizione di professionisti, studi, imprese e realtà aziendali. La possibilità di investire in percorsi di aggiornamento per i propri dipendenti deve mirare a rafforzare non solo le competenze tecniche, ma anche quelle trasversali, come la capacità di risolvere problemi complessi e l’adattabilità ai cambiamenti.

I fondi interprofessionali continuano ad essere un supporto importante per le aziende che scelgono di aderire. Attraverso finanziamenti dedicati, le aziende possono accedere a percorsi formativi gestiti e organizzati da enti e professionisti, cercando in questo modo di colmare il gap di competenze esistenti. Un lavoratore più formato non solo è più efficiente, ma contribuisce anche alla crescita complessiva dell’impresa, favorendo l’innovazione e il miglioramento dei processi aziendali.

Per comprendere meglio come la formazione continua possa diventare un motore di crescita per le imprese, il 10 aprile si terrà l’evento “La formazione continua tra opportunità da cogliere e ostacoli da rimuovere”, organizzato da Fondoprofessioni: un incontro dove approfondire queste tematiche e pensare a soluzioni concrete.



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