Chi ha aderito alla riammissione alla Rottamazione quater ottiene un DURC regolare fin dalla presentazione della domanda. Tuttavia, se anche solo una rata non viene versata in modo corretto o puntuale, il Documento Unico di Regolarità Contributiva viene annullato retroattivamente, con gravi ripercussioni su gare, appalti e accesso a contributi pubblici.
La prima scadenza da non mancare è il 31 luglio 2025, e da lì si prosegue con un piano in dieci rate. Ecco cosa prevede la normativa e cosa rischiano imprese e professionisti se saltano un pagamento.
DURC per chi è stato riammesso alla Rottamazione quater
Con il Decreto Legge 27 dicembre 2024, convertito in legge il 21 febbraio 2025, è stata ufficialmente riaperta la possibilità di aderire alla Rottamazione quater per tutti i contribuenti decaduti nel 2024. Coloro che non hanno rispettato i versamenti entro il 31 dicembre 2024 possono fare domanda fino al 30 aprile 2025.
Uno dei vantaggi più rilevanti per chi si riammette è l’immediato rilascio del DURC online, valido dal momento della nuova domanda fino alla scadenza della prima rata. Ma attenzione: se i pagamenti non vengono effettuati correttamente, il DURC viene annullato anche retroattivamente.
Gli effetti sul DURC e le nuove regole INAIL
Secondo quanto chiarito dall’INAIL, che ha inviato una comunicazione ufficiale alle proprie strutture territoriali, il rilascio del DURC regolare si basa sull’articolo 54, comma 1, del DL 50/2017. Questo prevede che, nel periodo tra la presentazione della domanda e la scadenza della prima rata, il contribuente risulti in regola per i carichi oggetto di rottamazione.
Tuttavia, anche un solo versamento mancato, parziale o tardivo, comporta l’annullamento della regolarità contributiva. Le conseguenze possono essere gravi: esclusione da bandi pubblici, perdita di finanziamenti e sospensione delle attività contrattuali con enti pubblici.
Le scadenze da rispettare per non perdere il DURC
La prima rata del nuovo piano di pagamento per i decaduti del 2024 scade il 31 luglio 2025. Da quel momento, il debito potrà essere rateizzato in un massimo di dieci rate di pari importo, con queste scadenze previste:
- 31 luglio 2025
- 30 novembre 2025
- 28 febbraio 2026
- 31 maggio 2026
- 31 luglio 2026
- 30 novembre 2026
- 28 febbraio 2027
- 31 maggio 2027
- 31 luglio 2027
- 30 novembre 2027
Se una rata non viene pagata in tempo, il DURC decade e si perde il diritto alla definizione agevolata.
Cosa devono fare imprese e professionisti
Per mantenere il DURC positivo, le imprese devono:
- Presentare la domanda entro il 30 aprile 2025
- Pagare puntualmente tutte le rate
- Monitorare il proprio stato contributivo con attenzione
Il DURC online sarà valido dalla data della domanda fino al 31 luglio 2025 e poi solo se le rate saranno versate senza errori o ritardi.
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