La Sardegna risulta tra le regioni più sviluppate d’Italia. Ma non è una buona notizia. Perché la valutazione sul presunto benessere socioeconomico diffuso è fatta solo ai fini dell’assegnazione dei fondi destinati ai Comuni per l’efficientamento energetico: un partita da 232 milioni di euro, con l’80% delle risorse destinate alle regioni meno sviluppate e il 20% delle risorse a quelle più sviluppate. A chi sta meglio, insomma, vanno meno soldi. E la beffa, per la Sardegna, è servita.
Ne è convinto il deputato del Pd, Silvio Lai, che ha presentato un’interrogazione: i criteri sono stati deciso dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
«Dopo la scivolata sulla storia d’Italia, con il manifesto di Ventotene, adesso il governo Meloni frana anche sulla geografia e sulla economia: deve essere successo durante la notte», ironizza l’esponente dem, «la Sardegna con la Lombardia e la Baviera, secondo il Mase, rientra nelle regioni europee più sviluppate e non ce ne eravamo accorti».
«Non si tratta solo una questione nominale», prosegue Lai, «se la Sardegna (in compagnia con Molise ed Abruzzo) fosse tra le regioni meno sviluppate, a cui è attribuito l’80% del budget complessivo, l’Isola potrebbe partecipare con l’8% degli abitanti su 190 milioni di euro. Invece , con questi criteri, lo farà con il 4% degli abitanti sui restanti 46 milioni per le regioni più sviluppate».
In sintesi si passerebbero da 18 milioni potenziali per i comuni sardi a poco più di 2 milioni di euro «che si esaurirebbero rapidamente».
E questi soldi, stando al bando, tra gi altri si potrebbero finanziare «interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, di efficientamento di sistemi d illuminazione pubblica, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici».
Con l’interrogazione, conclude Lai, «chiediamo di sapere quali siano i criteri applicati dal Mase per l’attribuzione delle regioni alle due fasce tra meno sviluppate e più sviluppate considerando, tra l’altro, che la Sardegna è tra le regioni considerate meno sviluppate, sulla base dei parametri macroeconomici stabiliti a livello europeo, nella programmazione dei fondi di coesione 2021/2027».
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