7
L’Intelligenza artificiale è un game changer, un punto di svolta rivoluzionario in grado di migliorare le performance delle imprese. Da una recente ricerca realizzata in Italia da TEHA Group, l’85% delle aziende dichiara di utilizzare già l’IA Generativa. Per il 78% delle aziende la Gen AI potrà aumentare la produttività di oltre il 5% nei prossimi 2 anni e per più di un terzo delle imprese l’incremento sarà di oltre il 15%.
Basterebbero questi dati per certificare l’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sempre più nel futuro dell’industria, trasformando inevitabilmente il tradizionale modo di lavorare e competere sul mercato. E su questi dati si è ragionato, questo pomeriggio, nella torre di Santa Maria, nel corso del convegno dal titolo “AI generativa per l’impresa: AI e Computer Vision”, terzo appuntamento del ciclo di eventi di “InnovIAmo” promosso dal Comitato Piccola industria, dai Gruppi Telecomunicazione e informatica e Terziario avanzato e dal Digital innovation hub di Confindustria Udine e volto ad esplorare il ruolo crescente dell’Intelligenza artificiale per il futuro delle imprese e l’innovazione del territorio.
Nell’introdurre i lavori Annalisa Paravano, vicepresidente e presidente del Comitato Piccola industria, ha rimarcato come “l’innovazione non è solo una questione tecnologica, ma riguarda anche il cambiamento culturale e strategico all’interno delle aziende. Perché l’Intelligenza artificiale diventi un reale motore di crescita, è fondamentale sviluppare nuove competenze, promuovere una mentalità aperta al cambiamento e favorire un ecosistema in cui le imprese possano condividere esperienze e buone pratiche. Confindustria Udine continua a supportare le imprese in questo percorso di crescita”.
“In questo terzo incontro – ha sottolineato Cristian Feregotto, capogruppo Telecomunicazione e informatica di Confindustria Udine – abbiamo voluto esplorare il presente e il futuro dell’Intelligenza Artificiale nella nostra regione, anche attraverso il Progetto Manifattura 2030. Oltre a condividere esempi pratici e casi concreti, intendiamo soffermarci sull’importanza della potenza di calcolo, elemento essenziale per lo sviluppo dell’AI. Desidero, a tale riguardo, evidenziare la visione e la professionalità di tutti i nostri ospiti, a partire da Anna Mareschi Danieli, che ha introdotto l’Intelligenza Artificiale in Confindustria Udine e reso possibili le quattro partecipazioni al Festival dell’AI di Cannes, fino a Federico Vidali, giovane imprenditore che ha saputo integrare con successo sistemi di AI e Computer Vision nei suoi macchinari, potenziandone significativamente le funzionalità”.
“Anche in questa occasione – ha aggiunto Mauro Pinto, capogruppo Terziario avanzato di Confindustria Udine – siamo riusciti a portare l’intelligenza artificiale a un pubblico ampio e desideroso di poter comprendere con quali modalità si può integrare in azienda questa tecnologia. Come sempre la volontà della nostra Associazione è quella di trasmettere e divulgare informazioni che possano portare benefici e risultati tangibili nelle imprese, dalle grandi alle piccole. La serie di eventi innovIAmo ha come obiettivo quello di informare soprattutto le PMI, che in taluni casi non hanno le necessarie competenze per avvicinarsi a questa tecnologia che risulta indispensabile per mantenere e soprattutto migliorare la competitività aziendale”.
Sono seguiti, poi, moderati dagli stessi Feragotto e Pinto, gli interventi tecnici.
In particolare, Anna Mareschi Danieli, board member Danieli & C Officine Meccaniche Spa, nonché componente del Comitato d’onore di WAICF (World AI Cannes Festival), ha illustrato vantaggi, futuro e opportunità da cogliere dell’intelligenza artificiale. “L’IA – ha evidenziato – ci migliora la vita, basti pensare alla diagnostica delle malattie rare, alla medicina personalizzata con contenimento al minimo degli effetti collaterali, all’aumento della sicurezza stradale e alla riduzione del traffico grazie alla guida autonoma dei veicoli, al cambio di velocità della ricerca e dell’innovazione in virtù della possibilità di gestire enormi quantitativi di dati, all’agricoltura sostenibile, dove siamo in grado di ridurre l’impatto ambientale e massimizzare la produttività, alla formazione ad hoc rispetto ai differenti livelli di apprendimento dei nostri ragazzi, nonché all’intelligenza artificiale applicata all’industria. A tale riguardo, stiamo passando da un’economia di prodotto a una di risultato, dove oramai si paga solo per l’uso che si fa di un determinato bene e per il risultato che si ottiene dal suo utilizzo. Il tutto per arrivare alla ‘pull economy’, la cosiddetta economia senza magazzino, in cui l’esigenza del cliente guida il mercato e la produttività è dettata dalla domanda reale”.
“Bisogna, dunque, stare al passo – ha ammonito la past president di Confindustria Udine – e questo lo dico in particolare per le Pmi, che hanno risorse limitate e che devono saperle investire in maniera strutturata e organica. Al giorno d’oggi, i grandi player stanno investendo in forma spinta sull’intelligenza artificiale e noi dobbiamo prestare grande attenzione a cosa sviluppiamo investendo tanti soldi, tenendo sempre bene a mente che c’è qualcuno con risorse molto più ingenti delle nostre, che sta facendo altrettanto e che, date le sue possibilità economiche, lo farà anche meglio”.
Mario Sebastiani, technical presales consultant di Lenovo, ha invece fornito una visione chiara e pratica dell’AI, delineandone i principi fondamentali, l’architettura tecnologica e i meccanismi principali alla base del funzionamento. Sebastiani ha poi presentato una panoramica concettuale, seguita da un approfondimento sui principali ambiti di applicazione. Particolare attenzione è stata dedicata ai benefici tangibili derivanti dall’adozione dell’AI in contesti aziendali, con un focus specifico sulla sostenibilità energetica resa possibile grazie all’impiego dell’infrastruttura tecnologica Lenovo.
Per Pio Parma, senior consultant della Divisione Scenari & Intelligence di Teha Group, “occorre, in particolare, ridurre i freni all’adozione dell’IA Generativa (tecnologica e normativa) e all’implementazione su larga scala a causa della mancanza di competenze, della ridotta comprensione della tecnologia e della resistenza al cambiamento. La transizione digitale – ha aggiunto – è uno degli ambiti strategici presidiati dal nuovo Piano Industriale regionale ‘Agenda FVG Manifattura 2030’ per consentire alle imprese di crescere e cogliere e le opportunità offerte dalle tecnologie 5.0. Infatti, tra le linee d’intervento operative indicate dal Piano vi sono la promozione di strumenti di agevolazione in conto capitale per programmi di formazione verso le tecnologie 4.0 e 5.0 e la futura creazione di un centro di ricerca precompetitivo di riferimento nel Nord-Est su aree selezionate di specializzazione tecnologica per l’industria avanzata per ottimizzare il trasferimento tecnologico, la capacità di innovazione e accelerare il time-to-market della ricerca”.
È stato poi Federico Vidali, business development manager di Sime-Tek spa, realtà globale nella produzione di sistemi per la lavorazione delle uova, a focalizzare l’attenzione dei presenti su come la sua azienda abbia rivoluzionato i propri sistemi di controllo qualità delle uova con tecnologie innovative di Intelligenza Artificiale integrate nei propri macchinari.
Da ultimo, Paolo Omero, ceo di InfoFactory e docente a contratto dell’Università di Udine, ha portato alcuni esempi pratici di utilizzo di AI generativa in azienda come ad esempio: agenti risponditori, chatbot per il turismo, sistemi per l’automazione di procedure amministrative e di marketing, data entry vocale, estrazione di dati da documenti scansionati e sistemi di riconciliazione di documenti di trasporto o fatture. Omero si è altresì soffermato su un utilizzo dei sistemi di generazione delle immagini per il servizio di re-ambientazione e configurazione dei propri prodotti.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link