connessione ad alta velocità per scienza, imprese e servizi pubblici


La Sardegna si prepara a un salto tecnologico significativo con l’ingresso nella rete Garr-T, il network ad alta velocità dedicato alla ricerca e all’innovazione. La Giunta regionale, su proposta della presidente Alessandra Todde e d’intesa con l’assessora degli Affari generali, Mariaelena Motzo, ha approvato un protocollo d’intesa con il Consortium Garr, l’organizzazione che gestisce la principale rete telematica della comunità accademica e scientifica italiana.

Ma cosa significa concretamente l’arrivo di Garr-T in Sardegna? E quali saranno i benefici per l’isola? Garr-T è la nuova generazione della rete Garr, che connette le principali università, istituti di ricerca, enti pubblici e laboratori scientifici in Italia con una banda ultra-larga e prestazioni all’avanguardia. La sua espansione in Sardegna avverrà grazie a un’interconnessione sottomarina, permettendo all’isola di entrare nel circuito internazionale delle reti ad altissime prestazioni. Questa infrastruttura non sarà limitata al solo settore della ricerca: potrà infatti supportare il comparto industriale, le strutture sanitarie, il sistema giudiziario e altri enti pubblici, garantendo connessioni rapide e sicure per servizi digitali avanzati.

Uno degli aspetti più strategici dell’accordo riguarda la candidatura di Sos Enattos, a Lula, come sito per l’Einstein Telescope (ET), il futuro osservatorio europeo per le onde gravitazionali. “Grazie alla nuova connessione sottomarina e all’estensione della rete Garr-T – ha spiegato la presidente Todde – la Sardegna ha la possibilità di essere un centro per la comunità accademica e scientifica nazionale e internazionale. Nell’ottica della candidatura del sito di Sos Enattos di Lula a ospitare l’Einstein Telescope, ciò rappresenterà un ulteriore punto di forza per la nostra isola.” L’Einstein Telescope, se realizzato in Sardegna, sarà una delle infrastrutture scientifiche più avanzate al mondo e richiederà una rete ultra-veloce e affidabile per la trasmissione di dati complessi in tempo reale. Garr-T garantirebbe questa connettività, aumentando le possibilità che il progetto venga assegnato all’Italia. Il protocollo non si limita al supporto della ricerca scientifica. La presidente Todde ha chiarito che “la nuova rete non si rivelerà utile solo per lo sviluppo del progetto ET e non sarà ad uso e consumo della sola comunità scientifica”.

L’accordo prevede infatti:

  • Connessione di consorzi industriali e artigianali, permettendo alle aziende sarde di accedere a infrastrutture digitali di ultima generazione per aumentare competitività e innovazione.
  • Integrazione con il sistema sanitario regionale, a supporto del progetto Sanità Connessa finanziato dal PNRR, per migliorare il flusso di dati tra ospedali, laboratori e strutture di ricerca sanitaria come gli IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).
  • Collegamento con i tribunali, facilitando la digitalizzazione della giustizia attraverso il progetto Giustizia Digitale, finanziato dai Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC).
  • Creazione di un Internet Exchange Point (IXP), un’infrastruttura che ottimizza la gestione del traffico Internet, migliorando le prestazioni e la resilienza della rete in Sardegna.

La rete sarà aperta a diversi attori pubblici e privati, tra cui:

  • Università e centri di ricerca, sia pubblici che privati, di rilievo regionale e nazionale.
  • Strutture sanitarie avanzate, incluse quelle dedicate alla ricerca.
  • Istituzioni culturali, musei e archivi di importanza regionale e nazionale.
  • Scuole e istituti di formazione avanzata, con focus sulla ricerca e l’innovazione.
  • Enti pubblici considerati strategici per lo sviluppo digitale della Sardegna.

L’iniziativa è parte di una più ampia strategia per la digitalizzazione della Sardegna, che punta a migliorare la qualità dei servizi pubblici e a rendere l’isola più attrattiva per investimenti nazionali e internazionali. “L’accesso alla nuova rete telematica consentirà alla Regione di fare un decisivo passo in avanti verso il completamento della transizione digitale, con l’obiettivo di ottimizzare le infrastrutture regionali, la semplificazione dei rapporti tra enti e l’ampliamento dei servizi” ha dichiarato l’assessora Motzo. Con questa infrastruttura, la Sardegna si prepara a rafforzare il proprio ruolo nel panorama della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, con ricadute positive sull’economia e sul mercato del lavoro, in particolare nei settori ad alto contenuto tecnologico.





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