Santoro (CNA): “Nostre produzioni capaci di competere a livello internazionale” Si sono mostrati entusiasti e molto interessati alle lavorazioni siciliane del marmo i 23 buyer provenienti da 14 paesi europei ed oggi ospiti a Trapani per il primo incoming nazionale del settore lapideo, il Trapani Marble 2025.
In programma dal 18 al 21 marzo- voluta da CNA e da ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane- la quattro giorni è entrata nel vivo questa mattina, negli spazi dello storico Chiostro San Domenico di Trapani, con il Welcome Speech cui hanno partecipato i vertici nazionali di CNA e ICE, e i rappresentanti delle istituzioni regionali.
“Il Trapani Marble 2025 non è solo una vetrina del nostro saper fare, ma una grande opportunità di sviluppo economico ed occupazionale, oltre che strategica per costruire relazioni concrete con il mercato europeo- ha dichiarato Alberto Santoro, Presidente nazionale CNA Lapidei- La presenza di buyer provenienti da tutta Europa dimostra il valore delle nostre produzioni e la loro capacità di competere a livello internazionale. Il nostro obiettivo non è solo quello di vendere un prodotto, ma di creare connessioni durature e sviluppare sinergie a livello europeo, per dare stabilità e prospettiva alla nostra filiera”.
“Rafforzare le relazioni all’interno del mercato europeo- ha aggiunto Riccardo Masini, Responsabile nazionale CNA Costruzioni- Lapidei- è certamente una scelta vincente, anche alla luce degli scenari internazionali cui stiamo assistendo. Ad ogni modo, ci sono sfide molto importanti come la transizione ecologica, la sicurezza sul lavoro e l’innovazione, che le nostre imprese devono affrontare. Farlo insieme a partner europei è certamente molto più semplice e fruttuoso”.
“Il settore lapideo- ha detto Piero Giglione, Segretario CNA Sicilia- è da sempre un punto di forza della nostra economia, rappresenta non solo un’eredità culturale e artigianale di inestimabile valore, ma anche una risorsa economica fondamentale. Oggi più che mai siamo chiamati a raccogliere le sfide del futuro con uno sguardo rivolto all’innovazione, alla sostenibilità e alla competitività sui mercati internazionali. Dobbiamo investire nella qualità, nella ricerca, nelle nuove tecnologie e nella formazione, per garantire alle nostre imprese gli strumenti necessari per crescere e consolidarsi in un contesto sempre più globale. Il nostro obiettivo come CNA è quello di supportare gli imprenditori, affiancarli nelle strategie di sviluppo e accompagnarli nei percorsi di internazionalizzazione. Eventi come Trapani Marble 2025, offrendo alle aziende occasioni concrete di confronto, aggiornamento e business, rappresentano un tassello fondamentale in questo percorso”.
All’incontro sono intervenuti anche: Tommaso Di Matteo, Direttore regionale SPRINT Sicilia, che ha relazionato sull’attività dello Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione; Domenico Macchiarella, in rappresentanza dell’Assessorato regionale alle Attività Produttive, che ha parlato dei progetti della Regione per il comparto, e degli incentivi all’innovazione.
Presenti anche il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che ha affrontato il tema delle carenze infrastrutturali lanciando la sfida circa la realizzazione di un interporto a Trapani e di “una via del marmo” per agevolare il trasporto di queste eccellenze artigianali, e il Sindaco di Custonaci, Fabrizio Fonte, che ha relazionato sulla nuova sfida di investire nei mercati europei, su cui le aziende siciliane non hanno finora puntato molto.
Hanno presenziato inoltre: l’ingegnere Salvatore Pignatone, in rappresentanza dell’Assessorato regionale dell’Energia e Pubblica utilità; il Presidente di CNA Sicilia, Sebastiano Battiato; il Presidente CNA Trapani, Giuseppe Orlando; il Segretario CNA Trapani, Francesco Cicala; Renato Mancini, Area Manager UNICREDIT Trapani.
Il programma proseguirà nella giornata di domani, 20 marzo 2025, con le visite alle cave di marmo del territorio e ai laboratori della provincia di Trapani dove vengono lavorate alcune eccellenze artigianali quali il perlato e il perlatino di Sicilia, il libeccio antico e l’avorio venato.
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