La prevenzione e gestione della crisi d’impresa


ROVIGO – La Sala Consiliare della sede camerale di Rovigo ha ospitato, in mattinata di oggi, una preziosa occasione di incontro e confronto con i principali protagonisti del dibattito su temi chiave per il sistema delle imprese, quali l’accesso al credito e i servizi camerali di supporto alla prevenzione e composizione negoziata della crisi d’impresa, proponendo un approccio e una lettura integrata di più variabili che influenzano la crescita economica, quali la salute economico finanziario delle imprese, ma anche l’andamento demografico, fattore oggi sempre più determinante per la competitività, la crescita e l’innovazione delle imprese e dei territori.

Se, infatti, da un lato, la chiusura delle imprese a seguito della crisi e la loro insolvenza impoveriscono inevitabilmente la ricchezza di un territorio, impattando sul tessuto economico sociale, dall’altro, l’andamento economico sfavorevole e l’invecchiamento della popolazione impongono all’Italia e al Veneto di attivare ogni leva idonea a mitigare gli effetti negativi sulla crescita economica.

In particolare, la maggior partecipazione delle donne al mercato del lavoro, un afflusso regolato di lavoratori stranieri e la capacità di attrarre e trattenere forza lavoro giovane e qualificata, possono attenuare gli effetti del calo demografico sul mercato del lavoro. Uno stabile innalzamento della popolazione assicurerebbe d’altronde una crescita economica più sostenuta, contrastando gli effetti dell’andamento economico sfavorevole.

“Ognuno deve fare la propria parte: sempre. In momenti difficili, se possibile, ancora di più”. Così Massimo Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, spiega la consapevolezza della necessità di salvaguardare il tessuto economico costituito dal sistema delle imprese e, con esso, anche il tessuto sociale e la possibilità di rendere migliore la qualità complessiva della vita. “Ma non basta dire le cose: bisogna anche agire. Abbiamo cercato – continua Zanon – di mettere insieme i soggetti in grado di dare una mano”. La Banca d’Italia (attraverso la propria Divisione Ricerca Economica) e l’Università Ca’ Foscari con la Venice School of Management che ha effettuato uno studio partendo dalle aziende coinvolte nei processi di composizione negoziata della crisi. Da ciò parte l’intervento di Innexta (società del sistema italiano delle Cciaa) che mette a disposizione servizi, analisi ed affiancamento specializzato. “Ragionare di queste cose è utilissimo mettendo il tutto a disposizione di quelli che sono i medici dell’impresa cioè i dottori commercialisti coinvolti e partecipi dell’iniziativa attraverso il proprio Ordine professionale”.

Sono due i focus tecnici tenuti, rispettivamente, da Vanni Mengotto e Andrea Venturini, per la Divisione Ricerca Economica della Banca d’Italia, che nell’ambito di un approccio integrato al tema della crescita economica, hanno presentato i dati ufficiali sull’andamento del credito alle imprese ed una lettura delle dinamiche demografiche in Veneto, fornendo un quadro chiaro sul rapporto tra andamento demografico e prospettive di sviluppo economico.

Il Prof. Ugo Rigoni con il team di ricerca della Venice School of Management – Università Ca’ Foscari Venezia, ha presentato i risultati dello studio “Strumenti di Prevenzione e Gestione della Crisi Aziendale – Un approccio empirico” promosso in collaborazione con la CCIAA di Venezia Rovigo, a partire dall’analisi dei bilanci relativi ad un campione di aziende coinvolte in procedure di composizione negoziata della crisi, che offre spunti concreti per aiutare le imprese nell’adozione di un assetto utile all’identificazione precoce dei segnali della crisi, in conformità con quanto definito dall’art. 3 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Identificare i segnali precoci di crisi ed attivare i giusti strumenti gestionali e soluzioni preventive è oggi un’attività imprescindibile, al fine di preservare la competitività, in linea con gli obiettivi strategici di crescita aziendale.

L’intervento finale di Roberto Brero, per Innexta Scrl, ha visto la presentazione della Suite Finanziaria Libra, con particolare riferimento agli strumenti digitali a cui le imprese del territorio possono accedere gratuitamente (scrivendo a: crisi.impresa@dl.camcom.it) per monitorare l’equilibrio economico finanziario aziendale, per ricevere sostegno negli ambiti della prevenzione della crisi, anche grazie all’affiancamento specializzato offerto dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

“Gli strumenti del sistema camerale per la prevenzione della crisi d’impresa. Il Sistema camerale mette oggi a disposizione un ampio sistema di servizi per il supporto alle imprese negli ambiti della prevenzione della crisi, della sostenibilità finanziaria e dell’accesso al credito, tramite strumenti digitali dedicati ed una capillare attività di formazione e affiancamento specializzato” ha ricordato Brero per Innexta.

BANCA D’ITALIA – Divisione Ricerca Economica, Sede di Venezia
Saluti di apertura: Pier Luigi Ruggiero – Direttore Banca d’Italia Sede di Venezia

Vanni Mengotto – “L’andamento del credito in Veneto”
Le imprese venete hanno affrontato le recenti crisi finanziarie accrescendo la loro patrimonializzazione, riducendo l’indebitamento e affrontano l’attuale fase di incertezza in una condizione economico/finanziaria più solida. Tale condizione permette di guardare con più serenità rispetto al passato l’attuale rallentamento dell’economia. Osserviamo infatti che la qualità del credito rimane elevata.

Andrea Venturini – “Una sfida per la crescita economica: le dinamiche demografiche in Veneto”
I fenomeni della denatalità e dell’invecchiamento della popolazione hanno colpito soprattutto alcuni territori regionali, tra cui Rovigo. Il rapporto tra sviluppo economico e dinamiche demografiche ha permesso di evidenziare il tema della produttività e dell’innovazione. Attraverso lo sviluppo economico e la creazione di ricchezza, infatti, si può aumentare l’attrattività del territorio da parte di giovani qualificati con una conseguente attenuazione dello spopolamento in atto.

UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI DI VENEZIA – Venice School of Management

Ugo Rigoni, Elisa Cavezzali, Maurizio Massaro – Presentazione dello studio “Strumenti di Prevenzione e Gestione della Crisi Aziendale – Un approccio empirico”

Il gruppo di ricerca della VSM ha svolto un’analisi innovativa sul monitoraggio della crisi d’impresa, con un focus sugli strumenti di prevenzione e intervento tempestivo. Lo studio, basato sull’analisi dei dati contabili di aziende coinvolte in procedure di composizione negoziata della crisi, ha identificato tre indicatori chiave – l’indice di adeguatezza patrimoniale (IDAP), l’indice di ritorno liquido dell’attivo (IDRLA) e l’indice di liquidità (IDL) – in grado di segnalare situazioni di difficoltà già anni prima del manifestarsi della crisi.
L’indagine ha evidenziato come la sostenibilità finanziaria, la liquidità e l’adeguatezza patrimoniale siano indicatori pratici e accessibili, utili sia alle imprese sia ai professionisti per individuare segnali di allerta e adottare misure correttive. La ricerca ha inoltre dimostrato che, attraverso un monitoraggio costante e strategie di gestione mirate, molte aziende avrebbero potuto evitare il ricorso a procedure di crisi formale.

Dati sulle procedure di Composizione Negoziata della Crisi d’impresa

Dati al 31/12/2024

ANNO DATO NAZIONALE DATO VENETO % VENETO/NAZIONALE
2021 39 2 5%
2022 499 39 8%
2023 594 58 10%
2024 1089 97 9%
TOT 2221 196 9%

Dal 2023 al 2024 la crescita, riferita alle CNC (Composizione Negoziata della Crisi d’impresa) intraprese in Italia è +83%, in Veneto invece si attesta attorno al +67%.

Dall’anno di entrata in vigore dell’istituto il numero di istanze presentate è andato sempre in crescendo di anno in anno.

Per 36 imprese sulle 196 complessive venete, l’iter si è concluso con un esito favorevole, pari al 18% del totale, dato inferiore di 1 punto percentuale rispetto a quello nazionale (19%) e sono stati così salvaguardati ben 1655 posti di lavoro.

Gli esiti favorevoli sono:

  • In 13 casi: Accordo sottoscritto dall’imprenditore, dai creditori e dall’esperto (art.23 co 1, lett.c);
  • In 9 casi: Accesso ad altre procedure di regolazione della crisi [art. 23 comma 2 lett.d)], cioè:
  • 2 concordati preventivi;
  • 2 concordati in continuità indiretta;
  • Ulteriori 5 procedure avviate ma non specificate in visura;
  • In 7 casi: Richiesta omologazione accordo di ristrutturazione dei debiti [art. 23 comma 2 lett.b)];
  • In 4 casi: Sottoscrizione di un contratto con creditori con continuità aziendale (almeno due anni)[art. 23 comma 1 lett. a)];
  • In 2 casi: Predisposizione di un piano attestato di risanamento [art. 23 comma 2 lett.a)];
  • In 1 caso: Sottoscrizione di un contratto con creditori con continuità aziendale (almeno due anni)[art. 23 comma 1 lett. a);

Il Veneto nei 4 anni presi in considerazione ha gestito il 9% di tutte le istanze nazionali, il picco rispetto al totale nazionale lo si ha avuto nel 2023, in termini assoluti invece il 2024 è l’anno che ha visto il maggior numero di istanze gestite (97).

Delle 196 imprese che hanno fatto accesso alla CNC, 71 di queste hanno fatturato tra 1 milione e 5 milioni di euro nell’anno precedente al deposito, 21 hanno fatturato tra i 5 e i 10 milioni, 36 imprese hanno fatturato più di 10 milioni di euro le restanti 68 hanno visto un fatturato inferiore al milione di euro nell’anno precedente al deposito dell’istanza.

Nello specifico le imprese Polesane (7) hanno livelli di fatturato così suddivisi nell’anno precedente al deposito della richiesta di nomina:

  • Due di queste hanno fatturato meno di un milione di euro;
  • Una ha fatturato tra 1 milione e 5 milioni di euro;
  • Tre hanno fatturato tra i 5 e i 10 milioni di euro;
  • Una ha avuto un fatturato di quasi 100 milioni di euro.

Il numero di esperti nominati ammonta a 166.

In Italia il numero di esperti ammonta a 4.434 di cui 436 in Veneto (9,8%) cosi suddivisi:

  • 81,9% costituito da dottori commercialisti;
  • 15,1% costituito da avvocati;
  • 2,5% non è iscritto a nessun albo (i cosiddetti manager);
  • 0,5% costituito da consulenti del lavoro.

Dati dal 01/01/2025 al 17/03/2025: situazione Veneto

Nei primi 75 giorni del 2025 sono state trasmesse alla Commissione 29 istanze di nomina dell’Esperto.

Per fare un confronto, nello stesso periodo dello scorso anno le istanze depositate sono state 24, con un aumento di circa il 21%, trend che se si dovesse confermare e mantenere stabile porterebbe ad un numero totale di circa 117 istanze previste durante tutto il corso del 2025, confermando quindi la tendenza ascendente all’utilizzo dell’Istituto.

Il numero complessivo di istanze per le quali è stata richiesta l’applicazione delle misure protettive è di 181, di cui 23 solo nel 2025

Contatti Ufficio responsabile:
Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa
crisi.impresa@dl.camcom.it
tel. 041 786432-245





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