La giunta regionale ha approvato l’aumento del contributo a fondo perduto previsto dal bando “Più Artigianato”, innalzando la percentuale dal 20% al 35% sulla spesa sostenuta dalle imprese artigiane siciliane, finanziata da una banca o da un intermediario finanziario, per la realizzazione dell’investimento produttivo. L’incremento del finanziamento regionale a fondo perduto è frutto dell’intesa raggiunta fra gli assessorati regionale delle Attività produttive e quello dell’Economia.
“Si tratta di una misura fortemente voluta dal mio governo che rappresenta un importante incentivo per il settore, per favorire la crescita e il rilancio delle attività produttive locali – ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – questo intervento, e l’innalzamento della soglia di contributo, si inserisce in una più ampia strategia regionale di sostegno al comparto artigianale, riconoscendone il ruolo chiave nell’economia siciliana”.
“L’incremento del contributo a fondo perduto del 15 per cento in più è una risposta concreta alle esigenze delle imprese artigiane siciliane – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – vogliamo offrire loro strumenti più efficaci per investire nell’innovazione, nella modernizzazione e nella valorizzazione delle produzioni locali. Questo provvedimento è il segnale di una Regione che ascolta e sostiene l’artigianato”.
Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese artigiane con sede operativa in Sicilia e prevede agevolazioni per investimenti finalizzati al miglioramento tecnologico, all’innovazione e alla competitività sul mercato. Con l’aumento del contributo, si punta a stimolare una maggiore partecipazione e a rafforzare il tessuto produttivo regionale. L’erogazione dei fondi avviene con procedura valutativa a sportello gestita dalla Crias, la Cassa regionale per il credito artigiano.
Il nuovo avviso, completo di info e dettagli, sarà disponibile sul sito dell’assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana e sul sito della Crias.
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