Bologna, 17 marzo 2025 – Il maltempo continua a far paura. Una paura alimentata soprattutto da quella cicatrice profonda che le alluvioni hanno lasciato sul nostro territorio e non solo.
Un’immagine dell’alluvione dello scorso ottobre a Bologna
Ora però, con l’obiettivo di tutelare il tessuto produttivo nazionale, le imprese (escluse quelle agricole) sono chiamate a fare un altro passo in avanti, in vista dell’obbligo – dal 31 marzo – di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi catastrofali e le calamità naturali. Un cambio di passo che il presidente di Ciba Brokers, Daniele Ravaglia, valuta positivamente, “perché sono tante le imprese che, nonostante la frequenza con cui si ripetono questi fenomeni, non sono ancora corse ai ripari. E ormai, lo Stato non può più far fronte a rimborsi di questo tipo”. Inoltre, ricorda Ravaglia, “che seppure non siano previste sanzioni dirette, chi non si conformerà all’obbligo non avrà più accesso a una serie di provvidenze pubbliche, e questo potrebbe mettere in seria crisi le stesse aziende: un aspetto che renderà ancora più necessario muoversi verso questa strada. Così come rimarrà fondamentale una consulenza adeguata, che svolge un ruolo determinante in questa partita, per sciogliere qualsiasi forma di dubbio, trovare la migliore risposta alle proprie esigenze e tutelarsi a dovere”.
Ravaglia aggiunge che “durante l’alluvione del 2023, come Ciba Brokers (società di brokeraggio assicurativo del sistema Confcooperative, ndr) abbiamo liquidato 117 milioni di euro di danni soltanto nei primi sei mesi, garantendo così la sopravvivenza di aziende che altrimenti non avrebbero potuto più riaprire. L’entrata in vigore dell’obbligo comporterà sì un ulteriore costo, in un momento non euforico della nostra economia, ma oggi l’imprenditore – incalza Ravaglia – dovrebbe considerare il costo assicurativo con un’importanza pari a quello per l’affitto o per il costo dei macchinari, indispensabili per svolgere la propria attività. Un aspetto su cui abbiamo sempre puntato, tant’è che il 97% dei nostri clienti sono già assicurati contro i rischi catastrofali, a fronte di una media in Emilia-Romagna intorno al 15%”.
Un tema che riguarda da vicino anche il legame tra banche e imprese. “L’assicurazione per il settore bancario – conferma il presidente di Emil Banca, Gian Luca Galletti – diventa una garanzia essenziale. Le banche, infatti, concedono il credito in base al rischio che assumono e la presenza di un’assicurazione catastrofale riduce questo rischio”. Per Galletti “la preoccupazione degli imprenditori è comprensibile perché questo rappresenta un ulteriore costo che si aggiunge alla gestione dell’azienda. Ma allo stesso tempo è bene ricordare come queste forme di garanzie, soprattutto per chi opera nella nostra regione, rivestano un’importanza fondamentale”. Non è finita qui.
“Purtroppo, si tratta di fenomeni frequenti: la nostra zona è una fra le più colpite in Italia. Noi siamo attrezzati, in vista dell’entrata in vigore della normativa, per assistere la clientela e proporre un prodotto che sia conforme alla legge. È importante proporre una soluzione adatta alle esigenze del cliente, che non è uguale per tutti. Più le aziende hanno maggiori spazi per gestire il proprio business, ad esempio, più sono esposte. Così come molto dipende dalle zone in cui si opera, perché anche all’interno della stessa Emilia-Romagna, non tutte le aree sono soggette al rischio calamitoso in egual modo o misura”.
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