Tortorelli (Uil): “Per la difesa dello stato sociale ci vuole una risposta straordinaria e robusta come nella tremenda crisi da Covid”


“Non c’è più tempo e tanto meno c’è da aspettare nuove classifiche e nuovi rapporti socio-economici. Per mettere in sicurezza la Basilicata e quindi l’intera comunità di persone, come stiamo continuando a chiedere da tempo, ci vuole una risposta straordinaria e robusta, come quanto è accaduto nella tremenda crisi da Covid-19, per sostenere famiglie, lavoratori, pensionati, cittadini e imprese”.

Così il segretario regionale della UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli, commentando i risultati del rapporto realizzato da “Welfare, Italia”, che nel 2024 classificano la Basilicata al 19° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare, perdendo tre posizioni rispetto al 2023.

I dati economici e sociali confermano l’urgenza di un’inversione di tendenza. In Basilicata, il tasso di occupazione è fermo al 51,2%, ben al di sotto della media nazionale del 61,5% (dati ISTAT 2023). La disoccupazione giovanile ha raggiunto il 32%, mentre l’emigrazione continua a svuotare il territorio: negli ultimi dieci anni, oltre 25.000 lucani hanno lasciato la regione, soprattutto giovani e laureati.

“Tutti gli indicatori socio-economici e i rapporti ci raccontano che la Basilicata si trova di fronte a una decisione fondamentale: se continuare con il modello attuale, segnato dai ritardi e dagli errori del passato, o se intraprendere un percorso di sviluppo autentico. Quest’ultimo passaggio richiede un cambio di approccio radicale e il coinvolgimento di tutte le forze sociali ed economiche in un processo condiviso, con la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati, inclusi i rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e dei lavoratori. Il PNRR, i fondi strutturali europei della nuova programmazione rappresentano un’opportunità storica, ma servono politiche mirate per garantire che le risorse investite abbiano un impatto significativo e duraturo sulla crescita economica ed occupazionale.”

“Abbiamo bisogno di una strategia anche a sostegno, complemento ed implementazione delle provvidenze che arrivano dal Governo nazionale, centrate sul rinforzo dell’offerta di servizi, prestazioni e protezione sociale. In questo scenario – aggiunge Tortorelli – abbiamo necessità di un’Europa sociale e solidale, che faccia investimenti non in armamenti, ma che decida di usare bond europei per la transizione sociale e climatica.

L’Europa, invece, non si sta preoccupando di quello che avviene nelle nostre fabbriche e di come affrontare la transizione nell’automotive, mentre molti metalmeccanici rischiano di perdere il posto di lavoro. In Basilicata, solo nel polo di Melfi, Stellantis impiega circa 7.000 operai diretti e oltre 4.000 nell’indotto, ma l’incertezza sulla produzione dei nuovi modelli elettrici sta generando forte preoccupazione tra i lavoratori.

Tutto questo mentre c’è chi pensa di dirottare i Fondi strutturali e di Coesione, essenziali per la spesa sociale anche in Basilicata, per spese di difesa ed armamenti. Le risorse della coesione europee servono invece per ridurre le disuguaglianze occupazionali e i divari territoriali, di genere, generazionali e infrastrutturali. Sono uno strumento essenziale per orientare la politica economica e sociale dell’Unione Europea, perché indirizzano le strategie di programmazione, convogliando investimenti aggiuntivi a forte impatto sui territori.
Non si può restare a guardare: serve un piano straordinario per il welfare e il lavoro
La UIL Basilicata chiede con forza che il welfare regionale venga messo al centro delle politiche di sviluppo, con un piano straordinario di investimenti, misure di protezione sociale rafforzate e una strategia di crescita che eviti la desertificazione industriale e l’abbandono del territorio. “Senza una svolta immediata – conclude Tortorelli – il rischio è quello di un arretramento economico e sociale irreversibile per la nostra regione e per il futuro delle nuove generazioni”



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