La Blue Economy si conferma un settore strategico per l’Italia, capace di coniugare sostenibilità ambientale e crescita economica. Questo il tema centrale del convegno tenutosi a Napoli e organizzato da Fabbrica Italiana dell’Innovazione, The International Propeller Club Port of Salerno e Port of Naples, in collaborazione con ForMare – Polo Nazionale per lo Shipping. L’evento, moderato da Roberto Napoletano, Direttore de Il Mattino, ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti del settore marittimo.
Un Pilastro dell’Economia Italiana
Nel panel intitolato “L’ecosistema dell’Innovazione dell’Economia del Mare: istruzioni per l’uso”, Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, ha sottolineato il ruolo chiave del comparto marittimo nell’economia nazionale. Con un valore complessivo di 180 miliardi di euro, la Blue Economy contribuisce per oltre il 10% al PIL italiano. Un dato che evidenzia il peso economico del settore e la sua capacità di attrarre investimenti e generare occupazione.
Innovazione e Semplificazione per la Crescita
La sfida principale per il settore marittimo non è solo quella di mantenere la competitività, ma di farlo rispettando i principi della sostenibilità ambientale. Secondo Mattioli, per trasformare la Blue Economy in un modello di sviluppo sostenibile, occorre accelerare il processo di riforme, ridurre la burocrazia, digitalizzare e semplificare le procedure, garantendo al contempo il rispetto delle normative. L’innovazione tecnologica rappresenta un driver essenziale per migliorare l’efficienza energetica del settore e ridurre l’impatto ambientale delle attività marittime.
Investire in Ricerca e Competenze
Affermare il ruolo dell’Italia come leader della Blue Economy significa anche puntare sulla formazione e sulla crescita delle competenze professionali. L’industria marittima necessita di figure altamente specializzate, in grado di gestire le nuove tecnologie e di implementare soluzioni innovative per la sostenibilità. In questo contesto, la collaborazione tra imprese, istituzioni e centri di ricerca diventa fondamentale.
Inclusione e Governance per un Settore più Forte
Un altro aspetto cruciale riguarda la governance del settore e la necessità di una maggiore inclusione. Attualmente, la presenza femminile nel comparto marittimo è ancora troppo bassa, un divario che deve essere colmato per garantire una crescita equilibrata e sostenibile.
“To Be Green, Think Blue”
Mattioli ha chiuso il suo intervento con un messaggio chiaro: “To be green, think blue”. La transizione ecologica deve passare attraverso una strategia integrata che valorizzi il mare come risorsa imprescindibile per lo sviluppo economico del Paese. Un obiettivo che richiede investimenti, cooperazione e una visione lungimirante.
Ulteriori approfondimenti e aggiornamenti sul convegno sono disponibili sulla pagina LinkedIn di Fabbrica Italiana dell’Innovazione.
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