La nuova classifica delle aziende eccellenti da 30 a 500 milioni di fatturato di ItalyPost per l’Economia, l’analisi di Ferruccio de Bortoli sulla difesa delle norme europee in materia di democrazia digitale
Esiste una sottile linea rossa che le relazioni tra Europa e Usa non dovrebbero mai superare, ne spiega i contorni Ferruccio de Bortoli nella sua analisi su L’Economia in edicola domani con il Corriere della Sera. Sempre domani l’evento in Piazza Affari con i Champions dell’industria italiana e un numero speciale con la nuova classifica delle mille pmi più performanti.
Con Donald Trump, spiega de Bortoli, si può e si deve trattare su tutto, ma non sulle norme riguardo alla responsabilità delle piattaforme web (Digital service act e Digital market act) che discendono dalla nostra civiltà giuridica. La libertà di espressione è tale se rispetta il diritto dei cittadini, a cominciare dai più deboli, di essere correttamente informati. A Bruxelles, chi si occupa dei vari dossier, ha notato negli ultimi mesi un preoccupante attendismo sulle procedure aperte in merito all’attività di social e siti di market place. Invece il punto va tenuto. Così come non bisogna abbandonare l’obiettivo di imposte eque sui profitti dei big tech, forse l’unica arma efficace contro i dazi americani. Nello speciale di 40 pagine tutti i bilanci dell’ottava classifica in cui L’Economia del Corriere della Sera e ItalyPost selezionano le mille piccole e medie imprese italiane con i migliori parametri di crescita, redditività, solidità finanziaria e patrimoniale.
La classifica delle imprese
È un lavoro che non lascia spazio a discrezionalità. Sono i numeri a decidere quali siano le Top Mille tra le oltre 22 mila società di capitali (tutte analizzate) con un fatturato tra 30 e 500 milioni. La soglia d’ingresso è stata alzata da 20 a 30 milioni per tener conto anche degli anni di inflazione. E per entrare nel club, oltre che per non far inciampare la ricerca in exploit temporanei o casuali, non bastano un paio di buoni bilanci, ne servono parecchi: 2017-2023 quelli di quest’anno, tredici gli esercizi esaminati in totale nelle otto edizioni
Sammontana Italia e i titoli dell’Ai «applicata»
Guardando le aziende «Campioni» si scopre che tra il 2017 e il 2023 hanno fatto crescere il loro fatturato da 43,7 a 106 miliardi, ossia al ritmo medio dell’11,85% annuo; che i profitti industriali in rapporto ai ricavi sono saliti dal 14,4% al 18,63%; che la posizione finanziaria netta è passata da quattro a 10,3 miliardi cash; che il patrimonio netto dell’aggregato è quasi triplicato, da 26,8 a 74,3 miliardi.
Una serie di anni passati a quei ritmi di crescita, e utili, e incremento della solidità non possono essere frutto di improvvisazione, non si ottengono gonfiando prezzi e margini, non dipendono dal caso né dalla fortuna. I Top sono tali perché hanno imparato ad adattarsi velocemente. Anche l’azienda in copertina appartiene a questa genia: Sammontana Italia. La maxi azienda nata dalla fusione di Sammontana con Forno d’Asolo svela i suoi piani: il lancio dello storico barattolino negli Usa. E un’altra acquisizione nel mirino.
Infine un focus per investire sull’Intelligenza artificiale. Ristoranti, cavi, medicina d’urgenza, auto, medicine, salute: i titoli che possono diventare protagonisti della «seconda ondata», quella dove gli algoritmi consegnano un vantaggio competitivo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link