Marche al top in Italia per le imprese artigiane: 33.800 le aziende a conduzione femminile

ANCONA – Sono 33.801 le imprese femminili delle Marche il 23,3% del totale imprese a fronte di una media italiana del 22,2%. Sono 7.848 le artigiane pari al 20,4% del totale delle imprese artigiane, un dato che colloca la nostra regione al secondo posto in Italia preceduta solo dall’ Abruzzo con il 22,4% su una media nazionale del 17,5.

L’analisi è dell’Ufficio Studi di Confartigianato in occasione della giornata internazionale della donna.

Nel dettaglio provinciale della nostra regione, sono a conduzione femminile almeno un quinto delle imprese artigiane delle province di Fermo (22,3%), Ascoli Piceno (21,8%), Ancona (20,4%), Macerata (20,2%). Pesaro Urbino si attesta sul 18,8%.

Il report evidenzia inoltre che, a fronte di una quota del 16,7% delle imprese artigiane femminili sul totale delle aziende femminili, un contributo superiore alla media nazionale si registra nel Friuli-Venezia Giulia dove è guidata da una artigiana un quarto (25,0%) delle imprese femminili, seguita dalle Marche con il 23,2%, Emilia-Romagna con il 22,8%, Lombardia con il 21,6%, Veneto con il 21,5%.

Negli ultimi cinque anni si rileva una crescita del contributo dell’imprenditoria femminile, confermata anche nell’artigianato. «Le imprenditrici – sottolinea Katia Sdrubolini presidente regionale di Donne Impresa Confartigianato Marche – dimostrano quotidianamente determinazione, competenza e resilienza. Ed è urgente affrontare i problemi comuni con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al credito e infrastrutture, per consentire a tutte le imprenditrici di crescere. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile. Sono necessari interventi per aumentare la presenza delle donne che fanno impresa, è indispensabile sostenere l’imprenditorialità femminile promuovendo una efficace rete di servizi per favorire la conciliazione lavoro-famiglia e il welfare».