Il Consorzio Olio Evo FVG premiato dal Gambero Rosso


Due sole stagioni di molitura e già un primo straordinario risultato per il Consorzio dei produttori di olio extravergine di oliva del Friuli Venezia Giulia, l’associazione di imprese con sede a Martignacco che produce a proprio marchio un olio d’eccellenza del nostro territorio. Nella prima edizione della rassegna internazionale dedicata esclusivamente alla filiera dell’olio di oliva Sol2Expo a Veronafiere (il nuovo format dello storico Salone Internazionale dell’Olio d’Oliva, punto di riferimento globale per l’industria olearia), il Consorzio Olio Evo FVG ottiene il premio speciale “Consorzio dell’anno 2025” nell’ambito della presentazione della Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso.

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Due oli premiati.

Non solo. La Guida, che racconta ogni anno il meglio dell’olio extravergine d’oliva italiano e che quest’anno ha recensito 848 oli provenienti da 437 aziende, ha premiato anche due oli prodotti dal Consorzio con differenti varietà di olive. La giuria ha assegnato tre foglie (il massimo riconoscimento assegnato agli oli “eccezionali”) al “Blend 1”, e due foglie (il voto per gli “oli eccellenti”) per il “Blend 2”. “Sono sorpreso e felice per questi risultati – commenta il presidente del Consorzio, Bruno Della Vedova –. Siamo una realtà piccola e giovane ed è una grande soddisfazione per noi essere riusciti ad ottenere riconoscimenti tanto importanti e significativi in così poco tempo”.

Il premio Consorzio dell’anno.

Nell’assegnare il premio Consorzio dell’anno, la commissione di valutazione è rimasta impressionata oltre che dal progetto e dall’innovazione tecnologica degli impianti (nel 2022 la Regione FVG ha finanziato al Consorzio il progetto di filiera per produzione, trasformazione e commercializzazione e nel 2023 è stato inaugurato un frantoio di ultima generazione con tutti i servizi associati), anche dal modello consortile scelto. “Il nostro ecosistema di filiera nasce da una strategia regionale ben precisa, che punta a sostenere la rinascita del comparto – spiega ancora il Presidente-: secondo la giuria il nostro progetto, avviato in Friuli da un gruppetto di piccoli produttori, può diventare un modello da replicare in altre regioni italiane. Noi lavoriamo sulla formazione, sulla collaborazione tra imprese, sulla sostenibilità e, naturalmente, sulla qualità dell’olio: rappresentare i valori della filiera e del nostro territorio come esempio per altre realtà è motivo di orgoglio”.

I numeri del consorzio.

I numeri mostrano i passi in avanti fatti dal Consorzio, nato nel 2022 a seguito della legge regionale 6/2021 che ha inserito l’olivo fra i progetti di filiera da rilanciare. Partito con 15 soci, produttori locali associati, e 12mila piante su 20 ettari, con i contributi regionali al settore nel 2025 il numero dei soci è salito a 34 e questi, insieme, avranno a terra 26mila piante su 53 ettari entro fine anno. “In due anni abbiamo più che raddoppiato il numero di piante e le superfici – aggiunge Della Vedova -. Sappiamo che le stagioni non sono sempre favorevoli, ma contiamo, nei prossimi tre-quattro anni di toccare quota 100 soci e 100 ettari complessivi”.

Ad accompagnare questo percorso di crescita c’è la Regione FVG, che negli ultimi anni ha risvegliato il settore dell’olivicoltura, proponendo aiuti concreti alle imprese. L’ultimo, in ordine di tempo, il finanziamento agevolato con remissione del debito fino all’80% che mira a dare risposta al fabbisogno di liquidità derivante da investimenti per la produzione di olive e per la commercializzazione e promozione dei prodotti che derivano dalla lavorazione delle stesse.

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“Le imprese, grazie a queste significative iniziative regionali, si stanno avvicinando al Consorzio e questo ci dà la motivazione per organizzarci al meglio al fine di riuscire a sostenere i produttori e garantire un extravergine di elevata qualità, anche dopo un ultimo anno difficile – conclude il presidente Della Vedova -. Per dare seguito a questa nostra visione e progettualità si potrebbe ipotizzare, in futuro, un intervento sulla pianificazione e sul sostegno alle risorse umane chiamate a gestire la formazione e l’assistenza tecnica”.



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