La transizione 5.0 non è solo una rivoluzione tecnologica, ma un cambio di paradigma che pone al centro sostenibilità, resilienza e centralità della persona. Questo il messaggio lanciato ieri nel corso del convegno “Transizione 5.0: Innovazione e Sostenibilità. Opportunità per le imprese”, un evento che ha unito istituzioni, professionisti e imprenditori per discutere le sfide e le opportunità offerte dalla doppia transizione energetica e digitale. Organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania, l’Associazione Italiana Cultura Qualità (AICQ) Sicilia e con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, il seminario ha affrontato gli aspetti tecnici, fiscali e regolamentari del “Piano Transizione 5.0”, offrendo strumenti concreti per accompagnare le imprese nell’adozione degli incentivi.
Lucio Colombo, vicepresidente di Confindustria Catania e presidente del Digital Innovation Hub Sicilia, ha sottolineato come la transizione 5.0 rappresenti una “svolta epocale” per le imprese del territorio. “Non è un’opzione, ma una necessità – ha dichiarato Colombo – per garantire sostenibilità, crescita economica e resilienza. Promuovere un’azione coordinata e strategica è fondamentale per aiutare soprattutto le piccole e medie imprese a districarsi tra le complessità normative, tecnologiche e finanziarie”. Giusy Virone, vicepresidente di AICQ Sicilia, ha evidenziato il ruolo cruciale delle risorse stanziate per la transizione 5.0: “Rappresentano un’opportunità concreta per le imprese di innovarsi sul piano digitale ed energetico, con benefici diretti sui costi operativi. Tuttavia, è importante porre maggiore attenzione alla centralità della persona, un pilastro fondamentale per lo sviluppo di politiche di welfare aziendale e dell’imprenditoria femminile”.
In questo contesto, il piano varato dal Governo, che mette in campo circa 6,3 miliardi di euro, rappresenta una delle opportunità più significative per le imprese. A questo proposito, sono intervenuti i chiarimenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che hanno semplificato l’accesso ai fondi, prevedendo anche la cumulabilità degli incentivi 5.0 con altri aiuti finanziati con fondi europei. Un’opportunità che estende la possibilità di utilizzo anche al credito d’imposta ZES, offrendo ulteriori vantaggi alle imprese siciliane. Anna Quattrone, consigliere e tesoriere Odcec di Catania, ha ribadito l’importanza di cogliere le opportunità offerte dagli incentivi disponibili: “Chi si muove per tempo avrà un vantaggio competitivo.
È essenziale iniziare subito un percorso concreto per una crescita sostenibile e innovativa”. Antonio Brunetto, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, ha sottolineato la necessità di un approccio sinergico tra imprese, istituzioni e professionisti: “La transizione 5.0 richiede un forte impegno nella formazione e nella riqualificazione del personale aziendale. Non basta investire le risorse del Pnrr, serve una visione strategica per costruire un nuovo modello di lavoro e sviluppo”.
I focus tecnici del convegno sono stati affidati a Ciro Strazzeri, presidente della Sezione Consulenza e referente per la Sostenibilità di Confindustria Catania, Francesco Rizzo, presidente della Sezione Hi Tech e ICT di Confindustria Catania, Giuseppe Sabatino (AICQ Sicilia) e Marco Vitale, dottore commercialista. I loro interventi hanno fornito alle imprese una guida pratica su come affrontare le sfide tecnologiche, normative e fiscali che accompagnano il “Piano Transizione 5.0”, permettendo loro di ottimizzare le risorse disponibili. Moderato da Alfredo Cavallaro, vicepresidente della sezione Hi Tech e Ict di Confindustria Catania, il convegno ha visto anche le testimonianze di alcuni imprenditori che hanno condiviso le loro esperienze sul campo. Le parole di Angelo Cavallaro (AC2), Santo Muscarà (Ciesse) e Mariangela Camarda (Coseap) hanno fornito una visione concreta di come le imprese locali stiano affrontando la transizione 5.0, integrando la sostenibilità e l’innovazione digitale nei propri modelli di business.
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