(AGENPARL) – Roma, 7 Marzo 2025
(AGENPARL) – ven 07 marzo 2025 C O M U N I C A T O S T A M P A
EDILIZIA A RILENTO IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA:
IMPRESE STRETTE TRA COSTI IN AUMENTO E PAGAMENTI BLOCCATI, OCCUPAZIONE FERMA E BENE CASA SEMPRE MENO ACCESSIBILE
Diffusi i dati della 46° indagine congiunturale per il primo semestre 2025 del Centro Studi dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta
La frenata registrata alla fine del 2024 viene confermata nei primi sei mesi del 2025. Secondo i dati dell’indagine congiunturale per il primo semestre 2025, elaborata dal Centro Studi dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta, il settore delle costruzioni regionale affronta una fase di rallentamento, come dimostra l’andamento dei principali indicatori.
L’analisi conferma un calo del fatturato, la stagnazione delle assunzioni e criticità nel reperire personale qualificato. Sebbene le imprese mostrino una propensione agli investimenti, il portafoglio ordini – inteso come aspettative di lavoro privato e pubblico – diminuisce. Peggiorano i tempi di pagamento dei committenti totali e pubblici. [V. dettaglio scheda in allegato]
“Il 2025 conferma la situazione preoccupante che avevamo già delineato alla fine del 2024”, dichiara Paola Malabaila, Presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta. “Il calo del fatturato è da attribuire principalmente alla progressiva riduzione dei bonus fiscali, in particolare il Superbonus che è stato un motore di crescita per il nostro settore. A questo si aggiunge l’affievolirsi dell’impatto del PNRR, destinato a esaurirsi nel 2026. È fondamentale adottare una strategia di lungo respiro per garantire stabilità al comparto edile.”
Il Presidente Malabaila si sofferma poi sul ruolo centrale del settore delle costruzioni, informando che l’Ance insieme alla filiera delle costruzioni, riunita per la prima volta sotto il logo di Fondamentale, ha dato voce al settore attraverso la campagna di comunicazione “Noi, che veniamo da lontano” – di e con Luca Zingaretti – per sensibilizzare sull’importanza dell’edilizia nello sviluppo del Paese e nella diffusione della cultura della sicurezza:
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Il quadro occupazionale riflette la fase di stallo: le imprese non prevedono aumenti di organico, anzi, fanno crescente affidamento sulla manodopera esterna. “Un dato che torna positivo rispetto alla precedente rilevazione”, precisa Francesco Panuccio, Coordinatore Ance Piemonte e Valle d’Aosta con delega al Centro Studi. “Le difficoltà nel reperire personale qualificato restano critiche: quasi il 70% delle aziende segnala problemi in tal senso. Inoltre, i tempi di pagamento per i lavori eseguiti continuano ad allungarsi, arrivando in media a 79 giorni. Un ritardo che deriva da un circuito finanziario poco fluido, dovuto a procedure di rendicontazione e controllo eccessivamente complesse”.
Proseguendo nell’analisi dei dati rilevati per i primi sei mesi dell’anno, il Coordinatore Panuccio, pone l’accento sul dato relativo alle intenzioni di investimento: “Nonostante il contesto di rallentamento, quasi la metà delle imprese valuta la possibilità di aumentare gli investimenti, grazie agli incentivi fiscali come il Credito d’imposta 4.0, per l’acquisto di beni strumentali, e il Credito d’imposta 5.0, che sostiene la transizione verso un modello produttivo più efficiente e sostenibile.”
Sul piano contrattuale, il comparto delle costruzioni si è distinto per la rapidità nell’adeguare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, introducendo aumenti sia del minimo di paga base che dello stipendio complessivo per contrastare la perdita di potere d’acquisto.
“L’aumento del costo della manodopera, derivante dal rinnovo contrattuale, non è ancora stato recepito dal prezzario regionale, costringendo le imprese a sostenerne integralmente gli oneri. A questo si aggiunge l’obbligo di rinnovare il parco mezzi a partire da ottobre 2025, con ulteriori costi a carico delle aziende. In questo contesto, sebbene vi sia la volontà di investire per adeguarsi alle normative e alle richieste del mercato, senza un adeguato riconoscimento degli oneri aggiuntivi, questi investimenti rischiano di non concretizzarsi. Ignorare l’impatto di questi aumenti potrebbe avere conseguenze anche sull’accessibilità al bene casa. – conclude il Presidente Malabaila. – Servono politiche mirate per garantire che l’acquisto di un’abitazione rimanga sostenibile e alla portata di tutti.”
L’ANCE PIEMONTE VALLE D’AOSTA rappresenta – attraverso le Associazioni Territoriali di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara Vercelli, Torino, Verbania e Aosta – le maggiori imprese di costruzione edilizia operanti in Piemonte e Valle d’Aosta per un totale di 1.500 imprese con circa 25.000 addetti: essa aderisce, a livello nazionale, all’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, con sede a Roma. L’attività dell’ANCE PIEMONTE VALLE D’AOSTA è volta principalmente alla promozione dell’attività edilizia in tutte le sue componenti: edilizia residenziale privata, edilizia residenziale pubblica e agevolata, infrastrutture ed opere pubbliche, edilizia commerciale ed industriale.
Per ulteriori informazioni
ANCE Piemonte e Valle d’Aosta
Evelyn Gosmar
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