È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025 la Legge 21 febbraio 2025, n. 15 di conversione in legge del DL 202/2024 (cosiddetto “Milleproroghe”).
Relativamente all’ambito lavoro, si segnala, in particolare la proroga al 31 dicembre 2025 del termine entro il quale i datori di lavoro nel settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi (fermo restando il limite complessivo di 24 mesi del rapporto a termine) per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, a condizione che la contrattazione collettiva non preveda specifiche causali di ricorso al contratti a termine.
Si ricorda che è obbligatorio indicare una causale all’avvio di un rapporto di lavoro a termine:
- in caso di stipula del primo contratto a tempo determinato o della somministrazione
- a termine superiore a 12 mesi;
- al superamento dei 12 mesi con contratti a tempo determinato e in somministrazione a termine.
Nel caso in cui la contrattazione collettiva stipulata da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro RSA/RSU abbiano previsto le specifiche causali per la stipula dei contratti a termine, occorre fare espressamente riferimento a queste casistiche, scegliendo quella più attinente alla situazione realmente presente in azienda al momento dell’instaurazione del contratto a termine.
Rimane la possibilità di stipulare contratti acausali in caso di rapporti a termine di durata complessivamente non superiore a dodici mesi.
Emendamenti non approvati
Diversamente da quanto auspicato, la versione definitiva del “Milleproroghe”, non ha modificato e, pertanto, non ha rinviato al 1° luglio 2025:
- il nuovo regime fiscale per le auto aziendali in uso promiscuo assegnate ai dipendenti, né abbia introdotto uno specifico regime transitorio;
- gli obblighi di tracciabilità delle spese di trasferta;
- ed il nuovo regime Iva sui distacchi di personale.
In ragione di quanto precede, le disposizioni di legge che disciplinano le suddette materie risultano in vigore dal 1° gennaio 2025.
Si rimane in attesa di disposizioni e chiarimenti puntuali da parte dell’Agenzia delle Entrate e si auspica in un coordinato intervento legislativo soprattutto in merito alla fiscalità delle auto aziendali.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link