Regime “de minimis”: un supporto finanziario alle imprese


Regime “de minimis”: un supporto finanziario alle imprese

Quando si parla di regime de minimis si fa riferimento a uno strumento dell’Unione Europea che consente ai Paesi che ne fanno parte di concedere un supporto finanziario contenuto alle imprese senza provocare distorsioni per quanto riguarda la libera concorrenza.

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Tale regime è stato introdotto per rendere più semplice l’erogazione di piccoli aiuti finanziari alle imprese evitando tutto il complesso carico burocratico relativo alle autorizzazioni della Commissioni Europea; questi aiuti, infatti, hanno un’entità piuttosto ridotta e, di conseguenza, non sono considerati distorsivi per il libero mercato dell’Unione Europea.

Questo strumento agevolativo prevede dei limiti e il metodo di calcolo de minimis per determinare il plafond massimo degli aiuti è noto come “rolling basis”.

Per non incorrere in sanzioni è necessario verificare gli aiuti ricevuti in de minimis e una possibilità di farlo è accedere al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato. Qui andranno identificate soltanto le agevolazioni classificate come aiuto de minimis. Esistono a tal proposito tool automatizzati che consentono un calcolo esatto degli aiuti de minimis, in modo da non commettere errori.

Data l’importanza di questi aiuti, cerchiamo di scoprire qualcosa in più sul regime de minimis e sul rolling basis.

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De minimis: aiuti finanziari sotto varie forme

I sostegni finanziari previsti dal regime in questione possono essere erogati sotto varie forme: sussidi diretti, prestiti a tasso agevolato, sostegno all’esportazione, agevolazioni per attirare investimenti in una specifica regione, cancellazione o conversione di debiti, esenzioni fiscali, indennità a condizioni favorevoli e altre agevolazioni economiche.

Il limite standard degli aiuti è attualmente di 300.000 euro per impresa nel periodo di 3 anni; fino al 2023 il limite era inferiore (200.000 euro).

I massimali degli aiuti de minimis

I massimali relativi agli aiuti de minimis sono diversi a seconda del settore. Fino all fine dell’anno 2023, la maggior parte delle aziende poteva ricevere al massimo fino a 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari. Erano però previste alcune eccezioni al limite standard.

Le cose sono cambiate a partire dal 2024, con il regolamento UE 2023/2831 del 13 dicembre 2023 che ha aggiornato i limiti per quanto riguarda il settennato 2024-2030.

Attualmente il regolamento prevede che un’impresa possa ricevere fino a 300.000 euro in tre anni. Per quanto riguarda i servizi di interesse economico generale, il limite è passato da 500.000 a 750.000 euro.

La soglia per le imprese che operano nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi è di 100.000 euro; per quanto riguarda le imprese del settore agricoltura il limite è di 50.000 euro.

Il regime de minimis può essere applicato sia alle PMI che alle grandi imprese.

Il “rolling basis”

Il rolling basis è il metodo di calcolo che viene impiegato per stabilire il limite massimo degli aiuti de minimis; è un approccio nel quale vengono sommati gli aiuti ottenuti negli ultimi tre anni a partire dalla data di calcolo.

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Questo metodo permette di considerare un periodo mobile di tre anni. Per esempio, se si effettua il calcolo il 1° aprile del 2025, si dovranno sommare gli aiuti de minimis ricevuti a partire al 1° aprile 2022 fino ad arrivare al 1° aprile 2025. Se si sono ottenuti aiuti prima del 1° marzo 2022, questi non saranno conteggiati e ciò garantisce un aggiornamento continuo della situazione relativa agli aiuti.



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