Marzo è uno dei mesi più intensi per i contribuenti italiani, con numerose dichiarazioni da presentare e versamenti da effettuare. Imprese, professionisti e partite IVA devono rispettare un fitto calendario fiscale, ma anche le famiglie e i cittadini devono prestare attenzione ad alcune date chiave per non perdere benefici e agevolazioni. Ecco una guida completa per non dimenticare nessuna delle scadenze fiscali più importanti del mese e per evitare sanzioni.
Ogni anno, il mese di marzo segna un periodo cruciale per il fisco italiano, con una serie di scadenze che coinvolgono non solo aziende e professionisti, ma anche privati e famiglie. Dichiarazioni, pagamenti e aggiornamenti di documenti come l’ISEE e la Certificazione Unica sono solo alcune delle operazioni che devono essere completate entro il mese.
Alcune date sono già passate, ma altre stanno per arrivare e non vanno assolutamente dimenticate. Dall’accredito dell’Assegno Unico alla registrazione dei contratti di locazione, passando per il versamento dell’IVA annuale, ogni adempimento fiscale deve essere rispettato per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate. Ecco una panoramica completa delle scadenze fiscali di marzo 2025 e dei consigli utili per chi non ha ancora adempiuto ai propri obblighi.
Scadenze fiscali di marzo 2025: tutte le date da ricordare
Ecco l’elenco delle scadenze fiscali più importanti di marzo 2025:
- 1 marzo → Aggiornamento dell’ISEE per il calcolo dell’Assegno Unico.
- 3 marzo → Registrazione dei contratti di locazione e pagamento dell’imposta di registro.
- 17 marzo → Scadenza principale del mese: rilascio della Certificazione Unica (CU) 2025, versamento IVA annuale, ritenute e contributi INPS.
- 20 marzo → Versamento dei contributi mensili per spedizionieri e agenzie marittime.
- 25 marzo → Presentazione del Modello Intra per acquisti e cessioni intracomunitarie di febbraio.
- 31 marzo → Ultimo giorno per numerosi adempimenti, tra cui l’invio telematico delle vendite di carburante, la vidimazione dei libri sociali e il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche.
Per chi non ha rispettato alcune scadenze, esistono delle soluzioni per mettersi in regola ed evitare sanzioni. Ad esempio, per l’ISEE, se l’aggiornamento avviene entro il 30 giugno, è ancora possibile ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico.
Attenzione al 17 marzo: certificazione unica e versamenti obbligatori
Uno degli appuntamenti fiscali più rilevanti di marzo è quello del 17 marzo 2025, giorno in cui imprese, lavoratori e pensionati devono prestare particolare attenzione.
Entro questa data, i datori di lavoro, l’INPS e gli enti previdenziali dovranno rilasciare la Certificazione Unica (CU), il documento fondamentale per la dichiarazione dei redditi. La CU serve ai lavoratori dipendenti e ai pensionati per verificare le imposte trattenute e per presentare il modello 730 precompilato.
In questa stessa giornata, le aziende e i titolari di partita IVA dovranno effettuare i seguenti versamenti:
- IVA annuale per il 2024
- Ritenute e contributi INPS
- Tobin Tax sulle transazioni finanziarie
- Tassa di vidimazione dei libri sociali per le società di capitali
Chi non rispetta questa scadenza può incorrere in sanzioni amministrative e in possibili problemi fiscali con l’Agenzia delle Entrate.
31 marzo: l’ultima data chiave del mese
L’ultimo giorno del mese segna una serie di adempimenti fiscali che non devono essere trascurati:
- Versamento dell’IVA intracomunitaria per enti non commerciali e agricoltori esonerati
- Invio telematico delle vendite di carburante per i distributori automatizzati
- Registrazione delle retribuzioni nel Libro Unico del Lavoro
- Versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
- Pagamento dell’imposta sostitutiva per il concordato preventivo biennale
Questa data è particolarmente importante per autonomi e imprese, che dovranno completare tutti gli obblighi fiscali per evitare sanzioni e ritardi nei pagamenti.
Cosa fare se non si è rispettata una scadenza fiscale?
Se una delle scadenze fiscali è stata dimenticata, non tutto è perduto. Il sistema fiscale italiano prevede la possibilità di ravvedimento operoso, una procedura che consente di regolarizzare pagamenti e dichiarazioni tardive con una riduzione delle sanzioni.
Ecco alcuni consigli utili per rimediare:
- ISEE scaduto? Aggiornarlo entro il 30 giugno per ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico.
- Certificazione Unica non ricevuta? Chiedere il documento al datore di lavoro o all’INPS.
- IVA o contributi INPS non versati? Utilizzare il ravvedimento operoso per pagare con una sanzione ridotta.
- Dimenticata l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche? Verificare se l’importo complessivo è inferiore a 5.000 euro, nel qual caso è possibile rimandare il pagamento al trimestre successivo.
Marzo 2025, un mese cruciale per il fisco
Marzo si conferma come uno dei mesi più intensi dell’anno per imprese, lavoratori e famiglie, con una serie di scadenze fiscali da rispettare per evitare problemi e sanzioni.
Dall’aggiornamento dell’ISEE al versamento dell’IVA, passando per la Certificazione Unica, il calendario fiscale è fitto di appuntamenti. Tuttavia, per chi ha dimenticato una scadenza, esistono soluzioni per rimediare, come il ravvedimento operoso e la possibilità di recuperare alcuni benefici fiscali.
Seguire queste indicazioni aiuterà a gestire al meglio gli obblighi fiscali e a evitare brutte sorprese.
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