LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I DONATORI DEGLI ETS

Le donazioni rappresentano una delle principali fonti di finanziamento per gli Enti del Terzo Settore (ETS), ma spesso i donatori non sono consapevoli dei vantaggi fiscali connessi alle loro erogazioni.

Per questo motivo, è fondamentale che gli ETS conoscano bene il quadro normativo e sappiano comunicare correttamente ai propri sostenitori le agevolazioni previste dalla legge.

In questo articolo analizziamo le detrazioni e deduzioni fiscali applicabili alle donazioni, le modalità di versamento richieste e alcuni suggerimenti per ottimizzare il fundraising.

Donazioni agli ETS: il quadro normativo

Le agevolazioni fiscali per chi effettua donazioni a favore degli Enti del Terzo Settore sono regolate dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017, art. 83).

Questa normativa ha introdotto importanti benefici per incentivare il sostegno economico agli ETS, applicabili sia alle persone fisiche sia alle imprese.

Gli strumenti di incentivo sono due:

• Detrazione fiscale: riduzione dell’imposta dovuta, applicabile alle persone fisiche.
• Deduzione fiscale: riduzione del reddito imponibile, disponibile sia per persone fisiche che per imprese.

È importante sottolineare che questi benefici si applicano solo alle donazioni effettuate verso ETS iscritti al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), escluse le imprese sociali costituite in forma di società.

Detrazione o Deduzione? Come scegliere la più conveniente

Chi dona può scegliere tra detrazione e deduzione fiscale, ma la convenienza dipende dal proprio reddito e dalla tipologia di donatore.

A) Detrazione per le persone fisiche

Le persone fisiche possono detrare il 30% dell’importo donato, fino a un massimo di 30.000 euro annui. In caso di donazioni a Organizzazioni di Volontariato (ODV), la detrazione sale al 35%, sempre con un limite di 30.000 euro.

Esempio pratico:

Mario dona 1.000 euro a un ETS. Con la detrazione al 30%, potrà ridurre le sue imposte di 300 euro.

Quando conviene? Se il reddito imponibile è relativamente basso e l’imposta da pagare non è elevata, la detrazione è generalmente più vantaggiosa.

B) Deduzione per persone fisiche e imprese

In alternativa, le persone fisiche e le imprese possono dedurre la donazione dal reddito complessivo fino al 10% del reddito dichiarato.

Esempio pratico:

Un’azienda con un reddito imponibile di 100.000 euro effettua una donazione di 10.000 euro. Grazie alla deduzione, il reddito imponibile scende a 90.000 euro, con conseguente riduzione delle imposte dovute.

Quando conviene? Se il donatore ha un reddito elevato, la deduzione può essere più vantaggiosa della detrazione, in quanto riduce direttamente la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte.

📌 Nota importante: Se la quota deducibile supera il 10% del reddito dichiarato, l’eccedenza può essere riportata negli anni successivi (fino a 4 anni).

Agevolazioni fiscali maggiorate per gli ETS ammessi al Social Bonus

Un’ulteriore opportunità per incentivare le donazioni riguarda gli ETS ammessi al Social Bonus, una misura prevista dal Codice del Terzo Settore (art. 81, D.Lgs. 117/2017) per agevolare il recupero di immobili pubblici inutilizzati da destinare a finalità sociali.

I donatori che effettuano erogazioni liberali in denaro a favore di ETS beneficiari del Social Bonus possono godere di un trattamento fiscale ancora più vantaggioso rispetto alle normali donazioni:

• Persone fisiche: detrazione del 65% dell’importo donato, con un limite massimo di €30.000 annui.
• Imprese: deduzione dal reddito imponibile pari al 50% dell’importo donato.

Queste agevolazioni sono molto più elevate rispetto alla detrazione ordinaria del 30% e alla deduzione del 10%, rendendo il Social Bonus un potente strumento per attrarre donatori e sostenere progetti di interesse pubblico.

Per accedere a questo regime agevolato, l’ETS deve presentare un progetto di recupero immobiliare e ottenere l’approvazione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che pubblica l’elenco degli enti ammessi al beneficio.

Gli ETS che rientrano nel Social Bonus possono quindi promuovere le donazioni evidenziando questo vantaggio fiscale maggiorato, attirando donatori interessati a un impatto sociale significativo con un forte risparmio fiscale.

Come promuovere le agevolazioni fiscali per incentivare le donazioni?

Gli Enti del Terzo Settore hanno tutto l’interesse a comunicare efficacemente i vantaggi fiscali delle donazioni ai potenziali donatori.

Ecco alcune strategie per migliorare la comunicazione e incentivare il fundraising:

• Inserire un’informativa chiara sulle agevolazioni fiscali nei materiali di raccolta fondi (siti web, brochure, e-mail di ringraziamento).
• Fornire ai donatori un’attestazione valida da conservare per la dichiarazione dei redditi.
• Utilizzare strumenti di pagamento tracciabili e facilitare le donazioni online con pagamenti digitali conformi ai requisiti fiscali.
• Evidenziare gli esempi pratici: spiegare con simulazioni concrete quanti vantaggi fiscali può ottenere un donatore in base all’importo versato.
• Personalizzare la comunicazione: rivolgersi in modo mirato a privati e aziende, mostrando la convenienza fiscale di ogni opzione.

Un’opportunità per ETS e donatori

Le agevolazioni fiscali sulle donazioni sono uno strumento potente per incentivare il fundraising e aumentare il sostegno economico agli ETS.

Spiegare in modo chiaro ai donatori come detrarre o dedurre le erogazioni liberali può fare la differenza tra una donazione occasionale e un contributo regolare.

📩 Vuoi sapere se il tuo ETS può accedere al Social Bonus o hai bisogno di supporto per la gestione delle agevolazioni fiscali sulle donazioni? Scrivimi via email: info@avvocatodidonato.net e sarò felice di aiutarti!