Maraio, fondi per riarmo? Per salute e infrastrutture
“La proposta della Presidente della Commissione Europea sul riarmo per la difesa del continente va rivista. Impensabile usare i fondi europei per la coesione per finanziare il riarmo degli Stati membri. Quei fondi, soprattutto all’Italia, servono per recuperare il gap infrastrutturale fra il nord e il sud del Paese, per creare sviluppo, fare investimenti per le imprese, dare sostegni concreti alle famiglie in difficoltà. Le risorse vanno impegnate per la sanità pubblica e la scuola, per la salute e la formazione. Ne discuteremo con gli altri partiti membri del Pse nel prossimo pre consiglio europeo convocato a Bruxelles. E su questo chiederemo al Governo chiarezza: è arrivato il momento che la Meloni dica da che parte sta. È finito il tempo di fare il pesce in barile.”
Lo ha dichiarato il Segretario del Psi, Enzo Maraio che ha aggiunto: “Il piano per riarmare l’Europa, circa 800 miliardi di euro, è il piano per bombardare il Sud. Ci sono molti modi per sganciare bombe, questo è uno di quelli. Sono bombe sulle giovani generazioni, sulle imprese. Non è l’Europa che vogliamo”.
La Commissione Europea, infatti dopo ha presentato il piano per il finanziamento della difesa. “Viviamo in tempi pericolosi ha detto – la nostra sicurezza è minacciata in modo serio”, ha messo in guardia Ursula von der Leyen presentando la sua proposta di ben 800 miliardi di euro tra risorse nazionali, liberate dalla deroga al Patto di stabilità, e soldi freschi comunitari, presi a prestito dall’esecutivo Ue sui mercati.
Ivana Veronese (UIL): “Nettamente contrari all’utilizzare dei fondi della coesione europea”
“Siamo nettamente contrari all’utilizzare dei fondi della coesione europea per finanziare il piano di riarmo europeo”. Lo ha dichiarato la segretaria della Uil, Ivana Veronese.
“Le risorse della coesione europee servono per ridurre le disuguaglianze occupazionali e i divari territoriali, di genere, generazionali e infrastrutturali. I Fondi strutturali e di investimento – ha sottolineato Veronese – sono uno strumento essenziale per orientare la politica economica e sociale dell’Unione europea, perché indirizzano le strategie di programmazione, convogliando investimenti aggiuntivi a forte impatto sui territori. Sono quindi un volano per lo sviluppo – ha concluso Veronese – e per creare il benessere delle persone”.
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