Nel contesto globale odierno, caratterizzato da una crescente interdipendenza economica e da mercati sempre più connessi, l’internazionalizzazione è un imperativo strategico per la sopravvivenza e la crescita delle imprese italiane. L’export, in particolare, si configura come un potente volano di sviluppo, un’opportunità per ampliare i propri orizzonti, conquistare nuove quote di mercato e affrontare con successo le sfide di un’economia sempre più competitiva.
Le imprese sono spinte ad internazionalizzarsi per una varietà di ragioni. Tra queste, la possibilità di mettere a frutto un proprio vantaggio competitivo, come, per esempio, un prodotto unico od offrire prezzi più bassi della concorrenza. Un altro fattore può essere la saturazione del mercato interno che rende necessario trovare nuovi sbocchi commerciali.
Il percorso verso l’estero: come internazionalizzare il business
Il processo di internazionalizzazione si articola in diverse fasi, richiedendo una pianificazione accurata. Fondamentale è l’analisi preliminare del mercato di destinazione, raccogliendo dati attraverso indicatori macroeconomici (come PIL e reddito pro capite) e ricerche di mercato specifiche.
Segue la definizione della strategia di ingresso. Le imprese possono scegliere tra esportazione diretta, vendendo direttamente all’estero, o indiretta, avvalendosi di intermediari. Altre opzioni includono la costituzione di filiali, joint venture con partner locali o investimenti diretti esteri (IDE).
Infine, è cruciale una valutazione dei rischi e delle opportunità specifiche di ogni mercato, considerando fattori politici, economici, finanziari, legali, culturali e logistici, per massimizzare le opportunità e minimizzare i potenziali problemi.
Gli strumenti finanziari per l’internazionalizzazione
Per affrontare con successo il percorso di internazionalizzazione, le imprese possono contare su una serie di strumenti finanziari messi a disposizione da enti pubblici e privati. Questi strumenti sono progettati per sostenere le diverse fasi del processo, dall’analisi preliminare alla realizzazione degli investimenti, fino alla promozione e al consolidamento della presenza all’estero.
In questo senso SIMEST gioca un ruolo chiave, gestendo il Fondo 394/81, che offre finanziamenti agevolati alle imprese italiane, in particolare alle PMI, per progetti come studi di fattibilità, partecipazione a fiere e sviluppo di e-commerce.
SIMEST gestisce anche il Fondo 295/73, che concede contributi in conto interessi per rendere più competitive le esportazioni italiane, offrendo condizioni di pagamento agevolate ai clienti esteri. Un altro strumento è il Fondo di Venture Capital, sempre gestito da SIMEST, che supporta l’acquisizione di quote di capitale in imprese estere o l’espansione di startup e PMI innovative.
Esistono poi bandi pubblici che erogano contributi a fondo perduto per coprire parte delle spese sostenute dalle imprese in progetti di internazionalizzazione, come la partecipazione a fiere, missioni commerciali o consulenze specialistiche.
I benefici dell’internazionalizzazione: vantaggi competitivi export di crescita
I vantaggi derivanti dall’internazionalizzazione sono molteplici e si traducono in un significativo miglioramento delle performance aziendali.
- Aumento del volume d’affari e della redditività: L’accesso a nuovi mercati consente di ampliare la base di clienti potenziali, incrementando le vendite e, di conseguenza, i profitti.
- Diversificazione del rischio e maggiore resilienza: Operare su più mercati riduce la dipendenza da un singolo contesto economico, rendendo l’impresa meno vulnerabile alle fluttuazioni del mercato interno e alle crisi congiunturali.
- Accesso a nuove risorse, competenze e tecnologie: L’internazionalizzazione offre l’opportunità di entrare in contatto con realtà diverse, acquisire nuove conoscenze, apprendere best practices e accedere a tecnologie all’avanguardia, migliorando la propria competitività.
- Rafforzamento della posizione competitiva: L’esperienza maturata sui mercati internazionali, la maggiore visibilità e la reputazione acquisita a livello globale contribuiscono a consolidare la posizione dell’impresa anche nel mercato interno.
L’internazionalizzazione rappresenta quindi una leva fondamentale per la crescita e l’innovazione delle imprese italiane specie per il campo export nell’economia globale. Superare i confini nazionali non è solo un’opportunità per aumentare il fatturato, ma anche un modo per acquisire nuove competenze, diversificare il rischio, rafforzare la propria competitività e contribuire allo sviluppo del Sistema Paese.
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