Credito d’Imposta nelle ZES: opportunità per la nautica da diporto


La normativa sul Credito d’Imposta nelle Zone Economiche Speciali (ZES) rappresenta un’importante occasione per incentivare investimenti strategici, anche nel settore della nautica da diporto. Introdotta con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo economico del Mezzogiorno, questa misura offre agevolazioni fiscali alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali, con particolare attenzione alle attività produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La nuova legge di bilancio 2025 prevede anche per il 2025 un credito di imposta in favore degli investimenti effettuati nelle aree ZES a partire dal 1/1/2025 al 15/11/2025. Lo stanziamento previsto è di 2,2 miliardi di euro ma la presentazione delle istanze sarà possibile solo dal 31 marzo al 30 maggio. La ZES unica è stata istituita dal Decreto Sud, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 19 settembre 2023, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e la coesione sociale delle aree più svantaggiate del paese.

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Le origini della normativa ZES

Il Credito d’Imposta ZES nasce come contributo a favore delle imprese per sostenere l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture già esistenti o di nuova creazione nelle aree designate. Per l’anno 2024, l’investimento minimo richiesto ammontava a €200.000,00. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato la proroga di questa misura anche per il nuovo anno, mantenendo invariata la soglia di accesso. Tuttavia, non sono state introdotte modifiche per semplificare ulteriormente l’iter di accesso al credito.

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La nautica produttiva tra i beneficiari

Tra i settori che possono usufruire del Credito d’Imposta ZES rientra anche quello della nautica da diporto. In particolare, le aziende coinvolte nella produzione di imbarcazioni sportive e da diporto fino a 24 metri possono presentare domanda per ottenere l’agevolazione. Gli investimenti ammissibili riguardano: beni immobili strumentali, imbarcazioni destinate ad attività produttive.

Tuttavia, il valore dei beni immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento.

Esempio di Calcolo del Credito d’Imposta

Per un investimento totale di €250.000, composto da €100.000 in beni immobili e €150.000 in macchinari, impianti e attrezzature, il credito d’imposta è pari al 60% della somma investita, ovvero €150.000.

Credito d’imposta per le società che operano nel charter nautico

Le imprese che operano nel noleggio di unità da diporto possono beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, inclusi quelli nelle ZES, poiché tali attività non sono assimilabili al “settore dei trasporti”, escluso dall’agevolazione. 

È importante che le imbarcazioni siano parte di un’organizzazione d’impresa radicata nel territorio ammissibile al beneficio, indipendentemente dal fatto che la navigazione avvenga al di fuori di tali aree. Inoltre, le imprese che operano sia nel settore dei trasporti sia in quello della nautica da diporto possono usufruire del credito d’imposta, a condizione che le diverse attività rappresentino rami d’azienda distinti e autonomi, con contabilità separata

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Come Presentare la Domanda

La comunicazione delle spese sostenute o da sostenere deve essere effettuata esclusivamente online, tramite il software “ZES UNICA”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Le scadenze previste sono:

Dal 31 marzo al 30 maggio 2025: invio della comunicazione delle spese sostenute fino al 15 novembre 2025.

Entro il 2 dicembre 2025: invio della comunicazione integrativa che certifica la realizzazione degli investimenti.

È importante conservare tutta la documentazione relativa alle spese per eventuali controlli futuri.

Certificazione delle spese

Le spese devono essere certificate da un revisore legale dei conti o da una società di revisione. Inoltre, il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24 e indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di maturazione del credito.

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Pregi e difetti della normativa ZES

La politica ZES presenta diversi punti di forza. Incentivi fiscali significativi: favoriscono investimenti nelle regioni del Mezzogiorno, stimolando lo sviluppo economico locale e riducendo il divario regionale.

Supporto specifico al settore nautico: l’inclusione di aziende del settore evidenzia una strategia mirata per potenziare industrie chiave.

Semplificazione amministrativa: l’introduzione del software “ZES UNICA” riduce la burocrazia, accelerando i tempi di risposta.

Tuttavia, vi sono anche alcune criticità. Soglia di investimento elevata: la soglia minima di €200.000,00 può risultare impegnativa per le piccole e medie imprese.

Finestra temporale limitata: i periodi per presentare le comunicazioni sono relativamente brevi e potrebbero non essere sufficienti per completare l’intero iter burocratico.

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Utilizzo limitato del credito: il credito è fruibile solo in compensazione, limitando la disponibilità immediata di liquidità per le aziende.

La capacità di valorizzare al meglio questa agevolazione dipenderà anche dalla chiarezza e dall’efficienza delle procedure amministrative, oltre che dall’effettiva disponibilità dei fondi stanziati per il 2025. In questo contesto, la nautica può giocare un ruolo chiave nello sviluppo economico sostenibile delle regioni coinvolte.

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