La holding lussemburghese Exor, controllata dalla famiglia Agnelli-Elkann, ha venduto circa 7 milioni di azioni Ferrari, pari al 4% del capitale circolante del Cavallino. A Piazza Affari la quotazione di Ferrari scende fino a -9% poi chiude a -7,9%. La casa di Maranello si ricomprerà 300 milioni di euro di azioni, pari al 10% di quelle cedute da Exor
Dopo il record storico di Ferrari a Piazza Affari nel 2024, con un +25% nell’ultimo anno, arriva il crollo sul mercato. A scatenarlo è stato l’annuncio da parte di Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann, della vendita di circa 7 milioni di azioni Ferrari, pari al 4% del capitale circolante del Cavallino, a investitori istituzionali. Questa operazione sembra non avere un legame diretto con i risultati deludenti di Stellantis ma, secondo fonti interne alla holding, servirebbe a “fare cassa”, assicurando circa 3 miliardi di euro e puntare a nuovi investimenti in altri settori. Se il portafoglio di Exor punta alla diversificazione, però, il titolo di Ferrari scende nel mercato europeo fino al -9% (439,50 euro ad azione). A fine giornata chiude alla Borsa di Milano con un calo del 7,9%.
cosa cambia
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Ferrari corre ai ripari, comunicando di essere pronta a coprire fino al 10% dell’offerta di Exor, pari a 300 milioni di euro, che rientrerà nel piano di buyback di 2 miliardi di euro già avviato. Con questa cessione Exor avrà una partecipazione in Ferrari che scende dal 24 al 20%, ma riuscirà a mantenere i diritti di voto al 30% con Piero Ferrari.
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